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Archive for 10 giugno 2012

LA FESTA DEL CORPUS DOMINI

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Corpus Domini ’53 -Altare a Robba Cardiddru – (da sinistra) Giulietta Cassenti, Maria Palumbo (a Baruna), Carmela Esposito, Assunta Esposito e Pietrina Chiarelli. Il bambino è Alfonso Cipolla (il dottore)

Gesù Sacramentato veniva portato in processione, ogni pomeriggio per l’intera settimana.

Mentre il primo giorno la processione si svolgeva nel Centro Urbano, gli altri giorni visitava i villaggi.

Si spazzavano le vie allora sterrate o con il solo selciato. Si preparavano gli Altari dove il Sacerdote dopo un Canto benediceva tutti i partecipanti.

Per la preparazione degli Altari si tirava fuori la più bella biancheria, che oltre all’altare faceva ala per alcuni metri. Le bisacce facevano da tappeto, gli ori andavano disposti ad ornamento di Gesù Crocifisso sulla parete centrale.

Era  una gara di maestria e buon gusto e capitava che nello stesso villaggio venivano preparati diversi altari.

Processione Corpus Domini dei primi anni ’20

Si cantava il Rosario:

  • E ludammo ogni momento
  • nostru Dio nel Sacramento.

E il coro rispondeva:

  • Oggi e sempre sia ludato
  • nostro Dio Sacramentato.

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I falsi leader

ONESTA’ – LEALTA ‘- SINCERITA’ : PAROLE STRANIERE !

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Ma com’è possibile che certa gente continui ad assumere ruoli da “mercato della Vucciria” quando invece potrebbe dedicarsi alla propria attività e mantenere almeno la facciata? Anziché passare il tempo nelle parrucchierie durante l’orario lavorativo, non sarebbe il caso di starsene nelle proprie stanze a tentare di occuparsi delle carte in attesa da lustri  di essere evase?

Crediamo, ragionevolmente, di poter esortare all’azione, all’adempimento del proprio dovere forse sarebbe troppo; ci limitiamo all’esortazione dell’adempimento semplice che possa in qualche modo giustificare l’accredito mensile, che possa giustificare almeno in parte la tanto sudata poltrona in pelle sulla quale poggia l’oramai rilassato lato B.

Ci chiediamo, in sintesi, cosa spinge alcuni ad occuparsi delle altrui faccende quando si potrebbero tranquillamente prendere in seria considerazione almeno le proprie?

E’ evidente che oggi la società impone dei modelli cui ispirarsi, ma che motivo c’è di apparire quando non si è dei veri leader, guida o musa ispiratrice? Certo l’autostima è importante per ogni essere umano, è come il combustibile per il motore, ma l’amor proprio è un’altra cosa e non va confuso con una visione distorta della realtà e di sé stessi.

Le distorsioni del reale, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti e basta una lente un po’ più forte per accorgersi di quanto ci si discosti; basti pensare ai presunti leader che sistematicamente non vogliono apparire mai dei perdenti, o nell’errore, in quanto la loro “sfortuna” dipende sempre dai subalterni o dagli incapaci collaboratori.

Mai visto un presunto “capo” ammettere di essere la causa del fallimento! E’ una forma di comodità, come la pelle sulle poltrone o la stufetta in una stanza fredda o ancora il posto macchina riservato; dare la colpa ai sottoposti è comodo e dà la serenità per un roseo futuro. L’autostima, l’immagine non vengono intaccate.

Noi invece riteniamo che l’essere umano che si pone come leader vero, sia dotato di senso, ragione e intelletto e conosca bene il significato della locuzione “mente sapendo di mentire” in cui si miscelano malafede e falsità; non si tratta di tendenza, allora, ma di consapevolezza esplicita.

Chi oggi viene accusato di un disastro, non può raccontare ancora la fiction “ la colpa dell’entourage”. No!

E’ inaccettabile e profondamente offensivo, la colpa di una debacle deve trovare paternità nel capo, è lui il responsabile del funzionamento dell’apparato; la scusa dei collaboratori “scadenti” andava bene quando giocavamo a “uno, due, tre … stella”, oggi non siamo disposti più a mandarla giù.

Bisogna guardare dentro sé stessi prima di vedere negli altri l’errore, bisogna avere l’umiltà e il coraggio di accusare sé stessi prima di additare gli eventuali “altri” di incapacità e lasciare che le chiacchiere scivolino su questi binari, altrimenti il tutto diviene un esilarante ed imbarazzante spettacolo “dopo il big bang”, altrimenti il tutto va bene al mercato.

I signori “navigati” e le signore “naviganti” sono avvisati

Una scusa è peggiore e più terribile di una menzogna, perché la scusa è una bugia guardinga.

Alexander Pope

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La tarantola blu

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Questa meravigliosa – gli aracnofobici avranno qualcosa da ridire – tarantola blu e pelosa (Pterinopelma sazimai) è stato il primo animale proveniente dal Brasile a entrare nella top 10.

Non è la prima tarantola blu scoperta finora, ma il suo habitat è particolarmente in pericolo: proviene infatti dall'”isola ecologica” della Tabletop mountains, che hanno elevata piovosità e suoli molto differenti dalle aree circostanti.

L’aracnide è inoltre minacciato dalla tratta illegale di animali e dalla distruzione del suo areale.

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Per Caritas

Dal cesto delle offerte direttamente in Emilia

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In Emilia Romagna la terra continua a tremare. I bisogni della popolazione si fanno sempre più stringenti, soprattutto dove il sisma ha colpito più duramente.

Benedetto XVI ha invitato alla preghiera e alla solidarietà e la Conferenza Episcopale Italiana ha indetto per domenica 10 Giugno una Colletta nazionale che si terrà in tutte le Chiese. Il ricavato verrà consegnato alle Caritas diocesane che provvederanno ad inoltrarlo a Caritas Italiana, operativa nelle zone segnate dal terremoto con un proprio Centro di coordinamento.

I vescovi italiani vigileranno per «facilitare la corretta distribuzione delle risorse riguardo ai bisogni rilevati, evitando iniziative improvvisate». La Caritas invita a sostenere gli interventi in Emilia Romagna tramite la causale: Terremoto Nord Italia 2012, nei canali ufficiali che sono stati preposti.

Si moltiplicano, intanto, le iniziative di solidarietà, grande l’impegno dei volontari e importante la presenza di movimenti cattolici. Fra tutte segnaliamo la straordinaria iniziativa della struttura della Città dei ragazzi che sorge ai piedi del Santuario della Beata Vergine del Castello di Fiorano Modenese. La casa di preghiera, che solitamente ospita esercizi spirituali, ha aperto le porte ad anziani e disabili rimasti senza casa.

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Milena si arricchisce di un nuovo blog che si propone di essere “l’espressione massima dell’indignazione milenese!”.

da MML  i migliori auguri che possa stimolare i concittadini

Gradirei essere inserito nei vostri Link amici

In fede,MULUcchisi.

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Patto Pagano

Appello dell’on. Pagano ai sindaci del territorio per il Piano attuativo da approvare «Un patto per la Sanità»

di Giuseppe Scibetta
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«Chiedo un patto politico ma anche sociale per costringere la direzione generale dell’Asp di Caltanissetta a lavorare una volta per tutte nell’interesse della nostra comunità»: è l’on. Alessandro Pagano che, in vista del parere che la Consulta dei sindaci della provincia nissena dovrà esprimere sul Piano attuativo aziendale predisposto dal direttore generale dell’Azienda sanitaria di Caltanissetta dott. Paolo Cantaro, lancia l’idea di una “alleanza” tra tutti i partiti rappresentati in provincia e le varie associazioni di volontariato operanti presenti sul territorio al fine di procurare, assieme ai singoli cittadini interessati, «un adeguato rilancio dell’assistenza assicurata attualmente nelle strutture sanitarie nissene del settore».

«Il Piano attuativo predisposto da Cantaro e dai suoi collaboratori – sostiene il parlamentare del Pdl – è assolutamente inadeguato». E spiega perchè: «È in sostanza un “copia ed incolla”, di ben 170 pagine non a tutti comprensibili, dei princìpi programmativi enunciati dall’assessorato regionale alla Sanità, senza dunque tener conto delle vere esigenze degli assistiti della provincia di Caltanissetta e dei servizi essenziali da assicurare. Non si punta l’attenzione e non si valorizzano le strutture sanitarie esistenti nel territorio, per cui si continua ad “intasare” l’attività svolta negli ospedali dove i pazienti sono costretti a cercare le cure di cui hanno bisogno. L’attuale manager poi sembra comportarsi con atteggiamenti clientelari, perchè fa tutto su suggerimento dei suoi dante causa politici che sono dell’Mpa e del Pd a cui, rimanendo così l’attuale stato delle cose, va la responsabilità morale e politica di tutto quello che sta accadendo nella sanità nissena. Cantaro poi non riesce a “frenare” la “fuga” dei dirigenti medici e tecnici già in organico, per cui a quella dei primari Francaviglia, Morini e Talarico adesso si è aggiunta anche quella dell’ing. Vincenzo Spera, originario di Mussomeli e già responsabile a soli 42 anni dei servizi tecnici ed ora trasferitosi anche lui al “Civico” di Palermo».

Cantaro

Poi l’on. Pagano si sofferma su “quello che non va del Piano attuativo provinciale”: «Oggi dobbiamo prender atto che con questo Piano in realtà nulla è stato programmato e che tutto è lasciato ad una povertà organizzativa e gestionale; ragione per la quale i servizi sanitari risultano sempre più costosi ed insufficienti.

Niente a che vedere dunque con l’Asp di Treviso, che è organizzata in maniera da pagare i suoi fornitori in 60 giorni, che ha liste di attesa che non superano i 20 giorni e che ha un utile aziendale che ogni anno supera molti milioni di euro.

Qui invece si continua a fare arrivare negli ospedali nisseni soprattutto gli ammalati cronici a danno di quelli acuti. E questo perchè c’è una Asp che si ostina a non privilegiare le strutture del territorio e che non attiva presìdi sanitari leggeri che costano poco e che rispondono ai bisogni degli assistiti. Ancora Cantaro non si è reso conto che se non funzionano le strutture del Territorio succede il patatrac».

(altro…)

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,20-35

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Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E’ fuori di sé».
Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni».
Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana?
Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.
Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa.
In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «E’ posseduto da uno spirito immondo».
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare.
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

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