Incontro con il comandante provinciale dei Carabinieri
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È la candelina numero 198 quella che oggi spegne l’Arma dei carabinieri.
Una cerimonia sobria quella che si svolge alle ore 18 nella caserma “Guccione” di viale Regina Margherita, quando i festeggiamenti entrao nel vivo con la parata dei militari dei vari reparti, la lettura dei messaggi istituzionali, l’intervento del col. Roberto Zuliani che traccia un bilancio di 12 mesi impegnativi per i carabinieri del Comando provinciale che dirige.
E poi, come tradizione vuole, vengono consegnati encomi e riconoscimenti a quei carabinieri distintisi in servizio ma non solo.
È come sempre nei numeri che si evidenzia l’impegno dell’Arma da nord a sud del Nisseno e che il col. Zuliani ha sintetizzato ieri durante la conferenza stampa, affiancato dal ten. col. Massimo Giaramita e dai capitani Antonino Restuccia, Fabrizio Cappelletti e Domenico Dente.
«I nostri militari hanno improntato la loro azione puntando alla tutela della sicurezza della gente – ha detto Zuliani -. Certamente i cittadini ritengono più importante che si arresti il ladro d’appartamento piuttosto che il mafioso, ma la nostra presenza sul territorio è ovviamente globale e capillare».
E la crisi colpisce anche la Benemerita: Zuliani, infatti, ha spiegato che nella logica della “stretta” entro il prossimo inverno non ci sarà più la caserma dei carabinieri del villaggio Santa Barbara di cui si parlava già da tre anni. «La presenza dei carabinieri – ha assicurato l’alto ufficiale – sarà sempre garantita ma sotto un’altra forma, ad esempio con la Stazione mobile. Vi sarà una riorganizzazione degli uffici ma il personale non diminuirà».
Zuliani ha affrontato alcuni fenomeni legati alle tipologie di reati.
«Stupisce che non vi sono denunce per usura, forse da quando mi sono insediato ho letto soltanto una segnalazione. Magari chi è stato soggiogato si vergogna perché non ha raggiunto i propri obiettivi economici. Il racket esiste e per contrastarlo occorre il coraggio della gente, che l’Arma coinvolge già dalle scuole parlando con gli studenti».
Giaramita, invece, ha detto che in provincia «la criminalità dà meno segnali di tipo militare». Nell’ultimo anno i carabinieri hanno arrestato 281 persone, 131 in flagranza e 150 su provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Sul fronte antidroga arrestate 45 persone, denunciate 14 e 122 i segnalati. Sono state 14.048 le pattuglie impegnate, 5.789 i servizi di perlustrazione, 1.059 i servizi d’ordine pubblico, 49.134 i veicoli controllati e 57.176 le persone, 4.989 le contravvenzioni stradali, 864 i mezzi sequestrati, 528 documenti ritirati e 56.529 le chiamate dei cittadini al numero d’emergenza “112”.