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Archive for 1 giugno 2012

Ragni da centrotavola

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A qualche amante degli arredi di una volta potrebbe sembrare un curioso centrotavola di pizzo ricamato.

E invece no, quello che vedete qui è la tela di un ragno. Per l’esattezza un esemplare di ragno tigre (Argiope savignyi), fotografato in Costa Rica, in mezzo alla sua complessa tela.

Ma perché questi ragni non fabbricano tele semplici come i loro cugini nostrani? Ancora non si sa e gli scienziati fanno solo delle ipotesi. Una recente spiegazione vuole che gli Argiope “decorino” le loro ragnatele per “esercitare” le ghiandole produttrici di seta aciniforme, un materiale molto resistente che serve anche per immobilizzare le prede. Secondo uno studio del 2007 invece sarebbero usati come trappole per gli insetti. I malcapitati pensano di trovarsi di fronte ad abbeveratoi – l’acqua piovana infatti si raccoglie nei “ricami” – inconsapevoli di essere finiti invece nella tela del ragno.
[A. P.]

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Lady Spiritella e le Sorelle Bandiera

di Salvatore Ferlisi

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Immagino, che a seguito delle pubbliche lagnanze di “ Lady Spiritella “, il Comune di Milena, debba spendere l’avanzo di bilancio, per comprare delle auto blu, e per pagare dei chaffeurs, allo scopo di poter accompagnare a sua altezza ( a me sembra quasi sempre alticcia ), e le sorelle bandiera, a questo evento, e a tutti gli eventi pubblici, che il Comune ha in programmazione, o si prefigge di mettere in cantiere, nel prossimo futuro.

Tutto questo è doveroso, ma non basta : occorre anche, che il Sindaco, predisponga un servizio di inviti “ ad personam “ , non solo per la lady e le sorelle bandiera, ma anche per tutto l’harem del signore del feudo di rocca di bacco, come galateo impone.

Il Sindaco non può limitarsi ad un semplice invito su carta comune uguale per tutti, ( da non crederci, le signore della rocca di bacco, non possono essere invitate, come la gente comune del volgo, che vive senza cariche e senza gettoni di presenza ) , questi sono metodi di staliniana memoria, che tendono a mettere tutti sullo stesso piano: può esserci offesa più grave ?

Un Sindaco che non ha rispetto dell’aristocrazia del palazzo, non è degno della carica che ricopre: egli ( il Sindaco ), in passato, avrebbe dovuto recarsi a casa di lady Spiritella e delle sorelle bandiera, previo invio anticipato di doni, ( spiritosi e burlesques ), per aggraziarsi la sua ( e le loro ) benevolenze, e, poi, successivamente, quando le sue graziose altezze lo avessero ritenuto giusto, il Sindaco avrebbe potuto invitarla/( e ) personalmente, previo inchini e baciamano, ( sempre con tanto spirito, e sventolio di foulards ), agli eventi futuri.

La nobiltà appartenente alla casta della rocca di bacco, non comunica con avvisi pubblici, non comunica con manifesti, e nemmeno con inviti semplici su carta comune: questa nobile stirpe, forgiata da tanto spirito, pretende di essere riverita, implorata, pregata, per poter presenziare ad un evento plebeo, perché è gente di diverso lignaggio ( di rovere ? ) che lady spiritella, insieme alle sorelle bandiera rappresentano a pieno titolo.

Non è più tollerabile questa continua vessazione e umiliazione dell’immagine pubblica della casta in salsa paesana, anche se decaduta, per volontà popolare, da parte di gente senza scrupoli, che non mostra nessuna inclinazione alla genuflessione, come è sempre stato da queste parti, ( lady spiritella e le sorelle bandiera, lo esigono ), come si usava fare fino a poco tempo addietro.

Faccio una raccomandazione a chi è preposto agli inviti. Vada in via del luppolo, ove normalmente si trovano le sorelle bandiera e lady spiritella, insieme ai tanti loro spiritosi amici, si prostri, chieda loro perdono, per tutti i mali del mondo, chieda loro come e quando vogliono essere serviti e riveriti, per approntare loro, il migliore dei servizi di trasporto possibili, naturalmente a spese della gente che paga le tasse.

Certa gente non riesce a rendersi conto che tutto è cambiato.

L’oppressione, il terrore, la paura diffusa della gente va svanendo, ogni giorno, sempre più velocemente. Non può essere qualche insulto, gratuito a fermare la libertà di comunicare e di esporre le proprie idee. Il tentativo di portarci indietro nel tempo è sempre in agguato.

Nei prossimi giorni e settimane non mancheranno occasioni per ricostruire, anche nei minimi dettagli, le fortune economiche delle sorelle bandiera, con quali sistemi, ed in danno di quali cittadini, hanno raggiunto alcuni obiettivi del loro vivere.

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Sindaci sì e sindaci no

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Il Comune di Milena versa altri 12mila euro all’Ato, ha aderito alla richiesta di intervento sostitutivo avanzata da parte dell’Ato Cl1 per l’anticipo delle somme al fine di provvedere al pagamento della ditta Catanzaro Costruzioni srl, quale gestore della discarica di Siculiana nella quale vengono conferiti i rifiuti solidi urbani. D’altro canto, il rischio che potessero crearsi disservizi era alquanto concreto con conseguenti pregiudizi per l’igiene e la salute pubblica.

I sindaci che nei giorni scorsi hanno fatto pervenire la loro quota (Campofranco 15 mila euro, Bompensiere 3 mila, Mussomeli 63 mila, Milena 12 mila) hanno lamentato l’inadempienza degli altri sei Comuni che scaricano i rifiuti nella discarica di Siculiana.

Nella riunione che si è tenuta in prefettura, il il prefetto Carmine Valente si è dichiarato disponibile ad avviare un contatto con la “Catanzaro Costruzioni” al fine di tentare una mediazione. Il dott. Valente, rivolgendosi ai sindaci presenti, li ha invitati a “raschiare il barile”, comunicando entro domani gli importi che potranno versare nel più breve tempo possibile alla società di ambito.

Nel corso della riunione il sindaco del capoluogo Michele Campisi si è impegnato a versare 200 mila euro i primi giorni di giugno. È arrivato, anche, l’impegno da parte del sindaco di San Cataldo, Francesco Raimondi, che si è detto disponibile a reperire delle somme, senza indicare l’importo. Il sindaco di Bompensiere, Salvatore Lo Sardo, ha riferito di essere nelle condizioni di versare tutta la somma dovuta. Sforzo anche da parte del sindaco di Montedoro, Federico Messana, il quale ha preannunciato il versamento di 6 mila euro.

Giorni addietro si è svolta un’assemblea molto “vivace” nella sede dell’Ato Ambiente CL1 a conclusione della quale i sindaci dei quindici comuni soci della società hanno proceduto alla riapprovazione del progetto integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani sul quale l’assemblea si era già pronunciata favorevolmente lo scorso 10 febbraio, e per il quale la Regione aveva chiesto la riconferma dettata dalla recente circolare emanata dall’assessorato all’Energia.

Assenti i Comuni di Sutera e Campofranco. L’unico ad espirmere voto contrario è stato il sindaco di Serradifalco, Giuseppe Dacqui, mentre i sindaci di Bompensiere e Montedoro (il primo contrario, il secondo favorevole) si sono allontanati dalla sala riunioni, non partecipando alla votazione.

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I buffoni che TIRubano

Caccia agli autori dell’assalto ai Tir

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Da parte dei carabinieri del reparto operativo è caccia aperta alla banda che nella notte tra sabato e domenica scorsi ha assaltato la sede dell’area di sosta del consorzio Trasporti Aias, nell’8ª strada della zona industriale, asportando 5 Tir carichi di merce.

I criminali, che indossavano passamontagna – e soltanto uno di loro una maschera da clown (è stata smentita dai carabinieri infatti la notizia secondo cui rapinatori portavano maschere di Paperino e Topolino) – oltre ad aver picchiato, rapinato e legato come un salame il custode dell’Aias e immobilizzato quattro autotrasportatori, hanno portato via l’hard disk del sistema di videosorveglianza, giusto per non lasciare agli investigatori il «vantaggio» dei filmati.

Professionisti e furbi senz’altro, ma poco accorti sono stati gli uomini di questa banda che non hanno minimamente fatto caso al fatto che gli autoarticolati rubati potessero essere dotati di antifurto satellitare, circostanza che ha consentito ai carabinieri di ritrovare nel giro di poche ore la refurtiva per intero (si trattava per lo più di considerevoli derrate alimentari e pneumatici) in un’area che sorge in territorio di Lentini, in cui sono stato sorpresi due cittadini romeni di 18 e 36 anni, i quali sono già stati arrestati per ricettazione.

Le indagini pertanto non partono da zero; gli investigatori non escludono la pista mafiosa, anche se è possibile che i la banda operi al di fuori delle cosche. Al di là del successo investigativo – che si auspica possa presto arrivare – resta l’allarme in una parte di città diventata ormai troppo vulnerabile alla criminalità organizzata come è appunto la zona industriale.

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Il parto di Maris

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C’è attesa nel più grande acquario del mondo, in Georgia, per il parto di Maris, femmina di una rara specie di beluga arrivata quasi alla 14esima settimana di gravidanza. Si tratta del primo mammifero che partorirà nella struttura di Atlanta, inaugurata nel 2005.

Per di più, il concepimento è avvenuto in maniera naturale, cosa molto rara per i beluga costretti a vivere in cattività. Maris viene monitorata ventiquattro ore su ventiquattro dal personale dell’acquario, mentre la scadenza del parto si avvicina.

La data è prevista per giugno, quando darà vita a una balenottera che potrà pesare sino a 23 chilogrammi.

Ma le sfide non finiranno con la nascita, perché i balenotteri neonati di madri primipare della specie spesso non riescono a sopravvivere. I dipendenti dell’acquario, per aiutare la futura mamma, le stanno insegnando come accudire il neonato una volta che sarà al suo fianco.

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Occhio alle ninfomani

Assatanata abborda un africano di 31 anni su un bus e lo costringe a rapporti per un giorno e mezzo

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Ninfomane costringe uomo a 36 ore di sesso

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La ninfomane quarantasettenne di Monaco di Baviera ha colpito ancora.

La vittima questa volta è un africano di 31 anni, che la polizia ha scoperto in lacrime in una strada della capitale bavarese, dopo essere uscito stremato da 36 ore di sesso con la signora. L’uomo era stato agganciato in un autobus ed aveva seguito la stakanovista del sesso nella sua abitazione.

Tra le lacrime il ragazzo ha spiegato agli agenti di essere stato vittima di un vero e proprio martirio sessuale, con la donna che non gli ha dato pace per un giorno e mezzo, chiedendogli prestazioni di continuo. Per evitare che la sua vittima si sottraesse alle sue richieste, la scatenata ninfomane aveva chiuso a chiave l’appartamento ed aveva tolto all’uomo anche il suo cellulare, in modo che non potesse dare l’allarme.

Due settimane fa era stata un’altra vittima della donna, Dieter S., un disc-jockey di 43 anni, che dopo essere stato costretto a 8 amplessi durante l’intera notte era riuscito a rifugiarsi sul balcone, chiedendo aiuto alla polizia con il cellulare. Quando gli agenti avevano suonato alla porta la ninfomane aveva aperto nuda ed aveva subito proposto di fare sesso di gruppo. Ricoverata nel reparto psichiatrico di una clinica, la maratoneta del sesso era stata rilasciata pochi giorni dopo, ma ha apparentemente ripreso subito la sua caccia agli uomini, come ha sperimentato la sua ultima vittima.

Interrogata dagli agenti, la donna ha spiegato il suo singolare comportamento con il desiderio insopprimibile di diventare madre.

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