Recuperiamo il portale di San Martino, fino a quanto è ancora possibile e per quel che vale
Salvatore Ferlisi
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Da diverso tempo, il blog “ Milocca “ , noto in paese, per il suo sincero ed incondizionato sostegno all’azione amministrativa del Sindaco e della sua Giunta, sta portando avanti , la proposta illustrata pure in Consiglio Comunale, dai suoi epigoni, di restaurazione e rivalutazione del villaggio di San Martino.
Come tutti sanno, questo villaggio è stato abbandonato, definitivamente, dai suoi residenti da oltre un ventennio. Tutti i manufatti edili ivi ubicati, oggi, non sono altro che macerie. Occorrerebbe una ordinanza sindacale per interdire l’accesso a tutti, per impedire che qualche curioso distratto si possa fare del male.
Certamente l’idea di salvare tutto il villaggio è grandiosa: ma qualcuno dovrebbe spiegare come fare. Come convincere i proprietari dei ruderi a restaurare quelle che un tempo erano le case dei loro antenati ? Con quali capitali ? Si potrebbe pensare di salvare quello che un tempo era il monastero: ma anche in questo caso bisognerebbe acquisire il sito e poi successivamente procedere al restauro. Possiamo permetterci questa spesa ?
Una cosa a mio modo di vedere potrebbe essere fattibile.
Si potrebbero recuperare tutti i singoli pezzi del portale, unico elemento di un certo pregio ed interesse, per ricollocarlo al centro del paese, al posto di quel simulacro di fontana, rimontato con il concorso e la supervisione dei tecnici della soprintendenza di Caltanissetta ed il nulla/osta del competente Assessorato Regionale, all’interno di una teca in vetro infrangibile con relativa illuminazione interna.
E’ una proposta, a mio parere fattibile, che non rimanda alle calende greche.