Dall’alba al tramonto fiamme e fumo
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L’appezzamento a lato del cimitero, proprio davanti la chiesetta di San Giuseppe, è stato dato alle fiamme. L’incendio, evidentemente controllato, non si è esteso oltre il perimetro recintato e già alle 8 del mattino si era estinto. Solo un po’ di fumo grigio e tanto odore di bruciato per i passanti occasionali e quanti vanno al cinitero, per professione o per passione verso i defunti.
L’area comunque è trafficata. Il traffico non si ferma in via Jan Palach (prende il nome dallo studente di filosofia all’Università di Praga che 45 anni fa, il 16 gennaio 1969, si diede fuoco alla maniera dei monaci buddisti in Piazza San Venceslao per protestare contro l’occupazione della Cecoslovacchia da parte delle forze del Patto di Varsavia).
In questi giorni c’è uno speciale via vai verso i ruderi di San Martino di tanti curiosi di vedere se l’amministrazione comunale farà qualcosa per impedire il crollo del portale della fattoria monastero da cui originò il paese di Milocca che, unitosi nel 1923 alla frazione San Biagio, avrebbe dato il volto all’odierna moderna Milena.
A proposito, dopo l’avvistamento dell’automezzo del comune, niente ancora è stato fatto: a sostegno della pietra di volta pericolante restani due pali collocati da cittadini pietosi e sensibili che fanno le veci di amministratori impietosi e insensibili… almeno a queste cose.
Sul tardo pomeriggio invece si è sprigionato (fuoco autonomo da autocombustione oppure provocato?) un vero incendio alle falde del monte Campanello nelle vicinanze del boschetto con tanto di fiamme e una vasta nuvola di fumo che per fortuna il vento spingeva lontano dalle abitazioni del paese.
Al tramonto la situazione appariva sotto controllo: il fuoco si era spento (o è stato spento?).