Convegno delle Acli: il 53,9% non arriva alla fine del mese «e non si vede chi può dare la svolta»
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Famiglie in crisi economica
Giuseppe Scibetta
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Le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) della provincia di Caltanissetta ha deciso di “scendere in campo” per aiutare le famiglie nissene a venir fuori da una crisi che sembra senza rimedio e che, così come si proietta nel futuro, sembra irreversibile.
È questo l’obiettivo che – così come ha sottolineato il presidente provinciale Stefano Parisi – intendono perseguire gli organizzatori del convegno che ha avuto come tema “La Famiglia che c’è… “ e che nella sala conferenze di Villa Barile ha registrato la presenza oltre che del presidente nazionale Gianni Bottalico, del suo vice Santino Scirè e del responsabile nazionale delle Politiche di Cittadinanza delle Acli Giuseppe Marchese (che è originario di Caltanissetta), degli assessori comunali Piero Cavaleri e Boris Pastorello anche di un consistente numero di partecipanti.
«Le Acli – ha ricordato Parisi – ancora una volta, considerata la situazione, intende mettersi a disposizione della collettività, cercando anche di dare risposte puntuali ai bisogni delle famiglie, ma anche, in quanto associazione di promozione sociale, aiutarlo a non percepirsi come semplici ricettori passivi dei cambiamenti in atto, ma come molecole di una coscienza collettiva, capace di accogliere le trasformazioni in corso e di dare ad esse una direzione positiva. Il fine rimane quello di stare accanto alle famiglie del nostro territorio, che, vacillanti per le numerose e varie difficoltà, tentano di reggere l’urto della crisi e, nonostante tutto, continuano ad assolvere al compito di rigenerare la società».
Particolarmente allarmante la situazione rappresentata durante il convegno dai relatori, i quali hanno hanno ricordato che le famiglie nissene – anche in conseguenza del drastico abbassamento delle tutele, dei posti di lavoro e delle prospettive «vedono aumentare il loro senso di incertezza. E ciò anche perchè le famiglie, molte delle quali hanno la difficoltà ad arrivare a fine mese».
E i dati Istat della provincia di Caltanissetta che fanno riferimento a questi anni di crisi (dal 2008 al 2012) sono davvero spietati, poichè – come è stato ribadito anche ieri durante il convegno – oltre la metà delle famiglie nissene (il 53,9%) ha difficoltà ad arrivare a fine mese, mentre il 62% incontra difficoltà nell’affrontare spese impreviste.
«La situazione – ha aggiunto Giuseppe Marchese che ha reso noti i dati elaborati dalle Acli in provincia – è ulteriormente aggravata dal fatto che Caltanissetta ed il suo territorio non sembrano avere dei rappresentanti abbiano la capacità ed il peso di intervenire energicamente e di incidere a livello regionale e nazionale per invertire questa tendenza e creare delle condizioni socioeconomiche ed infrastrutturali tali da aiutare le famiglie nissene a vivere la quotidianità avendo maggiore fiducia in un futuro migliore».
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