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Di Caro presidente

Sebastiano Borzellino

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terre-di-collinaIl presidente del consiglio comunale di Delia Toni Di Caro martedì sera è stato eletto presidente del consiglio dell’Unione Terre di collina.
Ex segretario del Circolo cittadino del Partito Democratico di Delia, Di Caro è stato eletto a maggioranza assoluta e i suoi concittadini hanno appreso la notizia proprio martedì sera su Facebook grazie al sindaco Gianfilippo Bancheri: «Questa sera il nostro presidente del Consiglio comunale Tony di Caro è stato eletto presidente del consiglio dell’Unione dei Comuni “Terre di Collina”. Un risultato davvero importante per il nostro territorio e per la nostra amministrazione. È ormai evidente a tutti il segno di discontinuità con il nostro recente (e meno recente) passato politico. Questa elezione (che bisogna distinguere dalla nomina) segue quella, avvenuta qualche mese fa, del sottoscritto come delegato regionale dell’Anci Sicilia. Il nostro lavoro è oggettivamente apprezzato a livello provinciale e regionale».

Tony De Caro

Tony De Caro

Appena insediato, Di Caro ha presieduto la riunione consiliare facendo approvare il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2012 e 2013; il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2014; il bilancio pluriennale 2014/2016; la relazione previsionale e programmatica 2014/2016; la nomina del revisore dei conti 2015/2017.

Durante il suo discorso di insediamento, Di Caro ha presentato alcuni punti programmatici che intende trattare nel corso del suo mandato triennale: «La realizzazione di un ufficio di presidenza e segreteria; migliorare la comunicazione mediante ufficio stampa e sito web istituzionale; allestimento annuale di una mostra mercato dei prodotti tipici dei vari Comuni dell’Unione; il rispetto del “Patto dei sindaci” che vuol dire, tra le altre cose, intercettare i fondi europei destinati a progetti intercomunali; l’apertura di eco sportelli; l’avvio della raccolta differenziata in tutti i Comuni dell’isola e di centri di stoccaggio unici; l’apertura (come già avvenuto a Delia) di centri di distribuzione di acqua potabile, la cosiddetta “Casa dell’acqua”; la messa in sicurezza della rete stradale intercomunale; promuovere l’educazione civica nelle scuole grazie a progetti comuni che coinvolgano scuole ed istituzioni. Ed infine aprire l’Unione a nuovi Comuni interpretando e applicando tutte le potenzialità della legge Delrio e cioé dei Liberi consorzi di Comuni».
E sempre a proposito di Facebook, sulla pagina ufficiale dell’amministrazione deliana sono arrivati i complimenti a Di Caro da parte di tantissimi colleghi consiglieri e degli assessori.

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Un consiglio animato

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prima giuramentoIl consiglio dell’Unione dei Comuni di Terre di Collina inizia puntualmente alle 18 di lunedì 12 gennaio in un’aula consiliare, quella del Comune di Serradifalco, quasi vuota.

All’assemblea erano presenti i sindaci di Serradifalco, Delia, Bompensiere e Milena, mancava quello di Montedoro. Presenti nove consiglieri su 15. Si ricorda che il Consiglio intercomunale è formato da 15 consiglieri: tre per ogni comune aderente: due per la maggioranza e uno per la minoranza.

Tra gli assenti all’appello vanno considerati i tre consiglieri di Serradifalco decaduti per lo scioglimento del Comune e che saranno di lì a poco sostituiti con i nominativi scelti dal Commissario del Comune stesso. All’ordine del giorno é prevista anche la sostituzione della dimissionaria consigliera del comune di Bompensiere.

nolaSi comincia appunto con la surroga del consigliere Schillaci Deborah con il consigliere Nola Graziella in rappresentanza del Comune di Bompensiere; il suo giuramento sarà seguito dagli applausi, come avverrà in segno augurale anche per tutti i nuovi componenti.

2Segue la surroga dei rappresentanti del Comune di Serradifalco con i delegati nominati dal Commissario Straordinario: Pace Salvatore, Vigadauro Salvatore e Cipollina Graziano, al momento assente.

Dopo l’esame di eventuali incompatibilità a ricoprire la carica di Consigliere dell’Unione, i neo nominati consiglieri vengono convalidati e giurano fedeltà alle istituzioni democratiche.

Subito dopo i consiglieri intervengono sull’argomento importante della elezione del nuovo Presidente del Consiglio dell’Unione, in quanto il vecchio era decaduto con lo scioglimento del consiglio di Serradifalco.

virgadNel dibattito i nuovi consiglieri si dicono non bene informati sull’argomento e chiedono pertanto il rinvio dell’argomento posto all’ordine del giorno al fine di avere più tempo per informarsi e farsi un’idea più precisa.

E’ per il rinvio anche la consigliera di Milena Rosalba Pellegrino, la proposta della quale si differenzia perché chiede che l’elezione del Presidente si sposti a dopo le elezioni comunali di Serradifalco che avverranno a breve, quando cioè saranno eletti il nuovo sindaco e i nuovi consiglieri. Ciò “per evitare soluzioni intempestive e frettolose che invece di risolvere un problema, rischiano di crearne degli altri”.

Dagli interventi dei consiglieri Marotta di Bompensiere e Di Caro di Delia si apprende che i giochi per la elezione del nuovo Presidente erano già stati aperti e si era giunti ad un “specie di accordo” in cui si prevedeva la rotazione della carica per un anno e mezzo ciascuno ma non si era deciso chi dei due avrebbe cominciato per primo.

ccIl neo consigliere Pace di Serradifalco, oltre al rinvio dell’elezione del nuovo Presidente, nel suo intervento chiede che si attenzioni e risolva il problema del conferimento dei rifiuti che scarica gli altissimi costi sui cittadini dei cinque comuni e si augura che tutti e cinque possano conferirli nella discarica di Serradifalco. Inoltre  sottolinea il ruolo politico del Consiglio di Terre di Collina che deve dettare la linea politica alla Giunta e non viceversa. Alla Giunta infatti spetta il compito di realizzare gli obiettivi approvati in Consiglio.

Al rinvio dell’elezione del Presidente si associano i consiglieri di Bompensiere Marotta e Nola, i quali invocando le stesse ragioni di dare più tempo ai nuovi consiglieri, propongono che sia rinviato anche il successivo ed ultimo argomento all’ordine del giorno, cioè il trasferimento all’Unione Terre di Collina dei servizi e delle competenze riguardante l’ufficio di assistente sociale professionale.

A questo punto insorge il sindaco di Delia che rivendica le ragioni del suo Comune che avrebbe “bisogno urgente dell’assistente sociale”. In soccorso della richiesta di rinvio dei consiglieri Marotta e Nola arriva il sindaco di Bompensiere, ne nasce un dibattito animato tra i due sindaci. A questo punto viene chiesta e ottenuta una breve sospensione dei lavori del Consiglio.

Segue un conciliabolo generale, dopo di che alla ripresa dei lavori, si passerà alla votazione delle proposte.

Il “rinvio dei due punti, elezione Presidente e assistente sociale, chiesto dai consiglieri Marotta e Nola ottiene solo due voti a favore, i loro, e viene quindi respinto.

Passa la proposta del solo rinvio dell’elezione del Presidente con 10 voti a favore e 2 astenuti (Marotta e Nola)

pellegrinoSi passa quindi all’esame dell’ultimo punto all’ordine del giorno che riguarda l’assistente sociale di cui dovrà dotarsi l’Unione Terre di Collina. Il progetto prevede la possibilità che i cinque Comuni dell’Unione (Serradifalco, Montedoro, Milena, Delia e Bompensiere) possano usufruire di un unico assistente sociale.

Segue un animato dibattito sull’argomento in cui intervengono tutti i sindaci presenti ed in cui emerge un contrasto di idee in particolare il sindaco di Bompensiere e quello di Delia.

In seguito, a tenere alta la tensione e l’attenzione, sarà l’intervento della consigliera Rosalba Pellegrino, la quale chiede  chiarimenti sul perché si debba scegliere la figura dell’assistente sociale tramite una cooperativa e non seguendo un pubblico bando aperto a tutti, cosa che avrebbe garantito più trasparenza e una migliore selezione tra le professionalità.

Al sindaco di Delia che aveva fretta di potere servirsi dell’assistente sociale e al sindaco di Serradifalco che rivendicavano ragioni di economicità, viste le ristrettezze finaziarie dei comuni, la consigliera Pellegrino ribadisce quanto già espresso nel Consiglio comunale di Milena al riguardo: che cioè non si può solo guardare al punto di vista economico ma che va sempre e comunque tenuto conto della capacità, dell’esperienza di chi sarà l’assistente sociale dei cinque comuni visto il ruolo delicato che andrà a rivestire. Chiede inoltre al segretario di verbalizzare il senso del suo intervento e preannuncia per coerenza il suo voto contrario.

L’argomento all’ordine del giorno passerà con 11 voti favorevoli ed 1 contrario.

La riunione si chiude con l’intervento del Presidente della Giunta dei sindaci dell’Unione Vitellaro che si dice contento di avere assistito ad un Consiglio in cui si è alzato il livello di preparazione politica.

 

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Il Consiglio dura sette minuti, l’ira dell’opposizione!

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cbDura reazione a Bompensiere dei quattro consiglieri comunali di minoranza (Luigi Guarino, Angela Licata, Mariella Monella, Adriano Martorana) a seguito di quanto accaduto durante l’ultima riunione del Consiglio municipale, durante la quale i componenti della maggioranza in sette minuti (dalle ore 18 alle 18.07) hanno approvato i sette punti all’ordine del giorno.

«Risulta davvero impossibile comprendere – scrivono i rappresentanti di “Cambia Bompensiere – come si possano leggere le proposte, discutere l’oggetto e votare ogni singolo agromento ad una media di un minuto per ogni punto all’ordine del giorno. Argomento questi importantissimi, tra cui l’ approvazione del regolamento della Iuc, la determinazione delle aliquote delle imposte comunali, la presa d’atto di uno squilibrio di bilancio, l’approvazione dello schema di bilancio della cancelleria».

images64XKJBL0«Non appena arrivati – spiega Adriano Martorana – i consiglieri di minoranza (sono 4 su 12, ndr) hanno potuto solamente constatare l’atteggiamento scorretto mantenuto dal presidente del Consiglio Salvatore Gioacchino Lo Sardo, contestando ogni scelta fatta dalla maggioranza e depositando gli emendamenti (che non sono stati nemmeno discussi) preparati per la seduta svolta chissà come in soli cinque minuti».
«Ancora una volta siamo costretti a subire le scorrettezze e le ingiustizie – aggiungono – di un presidente del Consiglio e di una maggioranza intenta ad impedire il libero e democratico confronto con l’opposizione, violando ogni norma di buon senso e di comune rispetto. È l’ennesima volta che nella gestione dei lavori del Consiglio comunale siamo costretti ad alzare la voce nei confronti di un gruppo di maggioranza che inconsapevolmente avalla ogni decisione della Giunta comunale, e tra queste anche le scelte più dissennate concernenti l’aumento delle tasse comunali».

Marotta alla minoranza: «Nessun bavaglio, 7 minuti perché non c’era l’opposizione!»

(c. l.)

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Nessun bavaglio è stato messo alla minoranza consiliare nel consiglio comunale nel quale è stata approvata l’aliquota della Tasi e il regolamento della Iuc. A replicare è stato il presidente del consiglio Giosuè Marotta. «nessuno ha messo bavagli alla minoranza che, semmai, considerata l’importanza dei punti da trattare, avrebbe dovuto presentarsi in orario in consiglio evitando poi di fare gratuita demagogia».

imagesR5PUKY8ISecondo il presidente: «La minoranza cerca la sterile spiegazione tempistica con la quale sono stati approvati i punti in consiglio; in realtà la Presidenza del consiglio si era attivata per tempo informando dei punti che sarebbero stati discussi in Consiglio; i consiglieri di maggioranza si sono anzitempo documentati su quanto doveva essere deliberato e sono andati in Consiglio con le idee chiare; il gruppo di minoranza, invece, non s’è presentato all’orario di convocazione (ore 18) giungendo in aula solo dopo che erano stati approvati i punti precedenti».

Il presidente ha poi spiegato: «la minoranza, qualora avesse dovuto ritardare, avrebbe dovuto informare la presidenza; non avendo ricevuto comunicazioni, i lavori sono iniziati alle 18; essendoci il numero legale, la seduta è stata celebrata; il Consiglio ha preso atto degli emendamenti della minoranza ma non potevano essere rivotati a votazione conclusa; e poi si presume che in ritardo possano arrivare uno – due consiglieri non l’intero gruppo». Infine, Giosuè Marotta ha ribadito: «L’aliquota della Tasi approvata è stata del 2 per mille, come altri comuni limitrofi, e comunque, quanto prima, si procederà ad una revisione dell’imposta».

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milena-in-comune2Gruppo Consiliare MILENA IN COMUNE

DIFFIDA AD ADEMPIERE ALLA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Al Sig. Sindaco Dott. Giuseppe Vitellaro
Al Sig. Presidente del Consiglio Rag. Filomena Falletta
Al Segretario Comunale Dott. Vincenzo Chiarenza

Milena, 07/07/2014

I sottoscritti Consiglieri Comunali appartenenti al gruppo consiliare MILENA IN COMUNE, in riferimento alla nota prot.n.2775 del 09.06.2014 con la quale veniva richiesta la convocazione del Consiglio Comunale ai sensi della normativa vigente.

Rilevato che alla data odierna nessuna convocazione è pervenuta agli scriventi e che l’art. 39, comma 2, del TUEL 267/2000 prevede espressamente che “… il presidente dei consiglio comunale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri inserendo all’ordine dei giorno gli argomenti richiesti”.

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(altro…)

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FERMIAMO LA METASTASI NEL CALCIO ITALIANO

Fiorentina – Napoli spettacolo indecoroso

Franco Petraglia

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imagesZ284GU20Il mio animo, come cittadino e amante del calcio, è sconvolto e vilipeso per gli atti di guerriglia, con pistolettate fuori dallo stadio, con almeno 10 feriti: tra cui un agente. Ho visto un calcio incivile esibirsi davanti alle massime autorità civili: presidente del Consiglio e presidente del Senato. Un capo ultrà che indossava una maglietta inneggiante alla libertà dell’omicida del commissario Raciti.

Credo che l’Italia sia l’unico paese che abbia un grosso problema di ordine pubblico in materia di partite di calcio. Gli inglesi sono stati capaci di debellare gli hooligans da diverso tempo e noi dobbiamo assistere supinamente e sistematicamente a spettacoli indegni a tutti i livelli cacistici.

Non si può andare avanti così. Basta con i petardi,le bombe-carta, i delinquenti comuni a dettare ordini fuori campo e sugli spalti. Ben venga il Daspo a vita per i facinorosi e i criminali, come suggerito dal ministro degli Interni Alfano. Bisogna far sì che il teppismo-guerriglia non trionfi a danno degli ideali di bellezza della vita. Ricordiamoci che lo sport in genere deve soprattutto educare gli animi.

Mi duole dover constatare che tra un anno saranno trent’anni dall’ Heysel e noi non abbiamo tratto alcun insegnamento. Vergogna, vergogna!.

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Renzi? Nooo!

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Ma lasciate in pace Machiavelli, il suo Principe mal orecchiato nella provincia dei gazzettieri!
pdCiò che è accaduto ieri – una direzione di partito che defenestra il suo Presidente del Consiglio senza dare contenuti e ragioni di un improvviso cambiamento di verso – è assai peggio di un misfatto: un errore politico. E la bella beffa, per chi la pensa così, è scoprirsi senza una buona alternativa ad augurarsi  il meglio per il nuovo governo.
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imagesCAFVPYCLE alla fine spuntò il franco tiratore

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Il 2 dicembre è scaduto il mandato di Revisore dei Conti ricoperto da Diego Vitello. Bisognava quindi effettuare un nuovo bando. Sono pervenute tre richieste, tra le quali quella dello stesso uscente Vitello che parte favorito in quanto di gradimento del sindaco. La nomina deve passare per legge attraverso il Consiglio Comunale che vota a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta.

Dopo oltre un mese dalla scadenza, lunedì sera la nomina del revisoere dei conti arriva in consiglio comunale.

Franco tiratore è un modo per dire cecchino o tiratore scelto. In campo politico è un personaggio che  vota diversamente dallo schieramento politico di appartenenza e  può mettere nei guai i suoi alleati

Franco tiratore è un modo per dire cecchino o tiratore scelto. In campo politico è un personaggio che vota diversamente dallo schieramento politico di appartenenza e può mettere nei guai i suoi alleati

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La maggioranza non si presenta compatta. Mancano la presidente del consiglio comunale Falletta provata dalla recente scomparsa del padre e il capogruppo Caldiero. Restano otto componenti ritenuti comunque sufficienti ad eleggere il candidato di bandiera che, come si chiacchierava, è Diego Vitello.

Dopo il dibattito, il voto in segreto quindi si passa allo scrutinio delle schede. E qui spunta l’inattesa novità, la botta e la crepa: conta e riconta spuntano 6 schede bianche e 7 votate a favore di Diego Vitello, invece che 8.

imagesCA767P2MNon ci vuole molto a capire che la minoranza, cosciente che i suoi cinque voti non potevano essere determinanti, ha scelto di consegnare nell’urna scheda bianca e che la “sesta” significa che c’è stato tra le fila della maggioranza un traditore (o traditrice), il così detto “franco tiratore” che ha votato in dissenso con il suo gruppo di appartenenza.

Così facendo ha “impiombato” il candidato “patrocinato” dal sindaco Vitellaro e dal consigliere suo nipote Claudio Cipolla. Le loro facce appaiono rabbuiate, dei due meglio dissimula il malcontento lo zio. Stupore triste sui volti della maggioranza. Stupore contento su quelli della minoranza. E tutti a guardarsi dentro gli occhi alla ricerca di scoprire  il volto del Franco Tiratore che ha centrato e abbattuto il candidato favorito che di fatto non viene eletto.

469480-i-soliti-sospettiSi riproverà la prossima volta. La maggioranza cercherà di schierarsi al gran completo al gran completo e non dovrebbe faticare ad eleggere il Vitello. A meno che non aumentino al suo interno i franchi tiratori. Non si esclude la richiesta di qualche “aiutino” alla minoranza cercando volpescamente di adescarla e intenerirla.

Vedremo alla prossime puntate cosa succeederà. Per ora registriamo che qualcosa non va dentro la squadra del sindaco. Qualcosa che è esplosa nel segreto dell’urna e che fa fare cattivi pensieri e non fa dormire sonni tranquilli. Per esempio c’è chi pensa che la “contestazione dentro l’urna” sia diretta al sindaco e alle sue scelte che sarebbero non condivise ma subite… Chi contro i più vicini al sindaco che avrebbero la parte del leone nelle scelte quotidiane premiando chi è a loro vicino… C’è invece chi pensa che sotto sotto ci sia una lotta per la vicesindacatura… C’è che invece parla del malessere di qualche compagno di viaggio… C’è chi…

Insomma un solo voto, tanti sospetti.

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