Interact «Una fetta di beneficenza» a Mussomeli
Roberto Mistretta
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Alcuni giovani dell´Interact Club di Mussomeli
“Una fetta di beneficenza”, questa l’iniziativa giunta alla quinta edizione, organizzata dai ragazzi dell’Interact Club di Mussomeli-Valle del Platani presieduto da Alessio Zagarella. Una raccolta di fondi da destinare in beneficenza grazie all’impegno ed allo spirito solidale dei ragazzi che hanno allestito uno stand offrendo ai tanti passanti che in questi giorni prenatalizi erano in strada per recarsi al mercato settimanale, una fetta delle innumerevoli torte casalinghe e buonissime (fatte in casa insomma, grazie all’aiuto di mamme e zie che si sono prestate di buon grado all’iniziativa), in cambio di un contributo.
Tale contributo è destinato all’acquisto di un defibrillatore portatile da destinare ad una squadra di calcio del Mussomeli. Ai giovanissimi soci hanno dato una mano anche i soci “più anziani” del Rotaract Club, presieduto da Giulia Territo.
E questi ragazzi impegnati nel sociale, ringraziano oltre a tutti coloro che hanno contribuito col loro acquisto solidale al progetto, anche i dipendenti comunali, quelli dell’Ufficio dell’ Entrate e delle Poste Italiane, nonché la BCC “San Giuseppe” e Dario Ferreri, che hanno messo a disposizione tavoli e sedie.
Un valido contributo l’ha dato anche il presidente del Rotary Club, Gero Ferlisi, che s’è impegnato a formare gli interessati all’utilizzo del defibrillatore.
Grande soddisfazione è stata espressa dal giovanissimo presidente dell’Interact per la generosità mostrata dalla gente di Mussomeli e non solo.
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Addio all’ufficio del Giudice di pace tra tanti rimpianti
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“Mi hanno riferito che il 18 dicembre è stato firmato il decreto di chiusura degli uffici del Giudice di pace di Mussomeli. Si attende la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Dobbiamo complimentarci con gli amministratori comunali che continuano ad impegnarsi nell’interesse della collettività”. Questo il sarcastico commento dell’avvocato Amedeo Cumella alla notizia della prossima soppressione dell’ufficio del Giudice di pace.
C’è da dire che ogni “pezzo” di servizio pubblico che si perde, è una sconfitta non solo per Mussomeli, pomposamente definita la capitale del Vallone ma per tutto il territorio e per chi ci vive, e soprattutto per la politica, incapace di difendere tali presidi in un territorio povero di tutto.
Tante chiacchiere, insomma, e poca sostanza.
E dopo l’ufficio del Giudice di pace cosa sarà dismesso? In predicato c’è l’Ufficio delle Entrate, ma anche l’ospedale è stato a rischio. E mentre in altri comuni come ad esempio Acquaviva Platani perfino la caserma dei carabinieri è a rischio chiusura, tant’è che l’amministrazione comunale s’è impegnata a reperire a sue spese idonei locali pur di non perdere il presidio dell’Arma nel suo territorio, a Mussomeli non s’è riuscito a fare altrettanto per difendere con i denti gli uffici del Giudice di pace che arrecavano non solo prestigio, ma creavano anche un notevole indotto economico per la presenza di avvocati provenienti dal circondario e dei loro assistiti che al Giudice di Mussomeli si rivolgevano.
Adesso anche per contestare una banale multa, bisognerà rivolgersi al Giudice di pace di Caltanissetta, con costi triplicati e non poco dispendio di tempo.
Sia chiaro, qui non si vuole fare il processo al sindaco di Mussomeli, Calà, che in verità insieme al sindaco Caruso di Acquaviva avevano individuato il personale per tale ufficio e i locali dove ospitarlo. Né vogliamo fare il processo agli altri sindaci del territorio che dopo avere dato piena disponibilità a co-gestire i costi vivi (affitto, acqua, luce, riscaldamenti, telefonia), hanno fatto marcia indietro per i problemi di bilancio che attanagliano i loro enti.
Non è questa la sede per fare processi. Ciò non toglie che vedere sfumare nell’indifferenza generale della politica, la possibilità di mantenere tale ufficio dopo che faticosamente s’era trovata la soluzione per non farlo chiudere, è una sconfitta che brucia e stringe il cuore per il futuro mesto che attende questo spicchio di provincia di frontiera da tutti dimenticata. Possibile che non s’è capaci di uno scatto di orgoglio e responsabilità?
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Due operai di Mussomeli sorpresi con droga in auto
Carmelo Ricotta
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Nell’ambito di una serie di servizi di controllo del territorio effettuati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Lercara Friddi, in occasione del Natale, sulla Ss 189 i militari fermavano e controllavano l’autovettura Chevrolet Matiz condotta da Carmelo Ricotta, 29 anni di Mussomeli, operaio, con a bordo Salvatore Piazza, 31 anni, nato a Mussomeli e residente ad Albenga (SV), carpentiere, entrambi conosciuti dalle forze dell’ordine.
A seguito di perquisizione personale e veicolare, i militari rinvenivano nella loro disponibilità 200 grammi di sostanza stupefacente, verosimilmente del tipo”hashish”, che veniva sottoposta a sequestro.
I due arrestati venivano pertanto tratti in arresto, tradotti presso il Tribunale di Termini Imerese per il giudizio direttissimo. Per entrambi dopo la convalida, sono stati richiesti dai loro legali i termini a difesa, e l’udienza è stata fissata per il prossimo 21 gennaio. Carmelo Ricotta è stato rimesso in libertà, mentre per Salvatore Piazza è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
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