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Sicurezza delle caldaie multe salate per chi non ottempera

Impiantisti della confartigianato

Impiantisti della confartigianato

Dal 15 ottobre è in vigore il nuovo libretto di impianto e contestualmente la registrazione di tutti gli impianti presenti nelle abitazioni (non più solo caldaie e sistemi di riscaldamento, ma anche climatizzatori, impianti solari e così via), prevedendo una diagnosi completa per verificare sicurezza, salubrità, igiene ed efficienza energetica degli stessi impianti. La novità è contenuta nel nuovo DPR 74/13 che prevede nuova modulistica tecnica e l’obbligo di registrare gli impianti sul Catasto Termico soltanto per via telematica.
«Purtroppo – dice Marco Spiaggia, presidente degli impiantisti termoidraulici di Confartigianato – chi era tenuto a fornire chiarimenti ai cittadini finora non si è ancora attivato e sull’innovazione c’è una certa confusione. La cosa principale da spiegare è comunque che la novità non deve essere considerata come un nuovo balzello, ma rappresenta una garanzia di sicurezza e risparmio».
Il responsabile d’impianto (di riscaldamento e climatizzazione) è l’occupante dell’abitazione a qualunque titolo, quindi il proprietario nel caso di abitazione privata e l’inquilino in caso di affitto. Fatta eccezione in un condominio con riscaldamento centralizzato, dove la responsabilità è dell’amministratore.
«Per effettuare i nuovi controlli di sicurezza – aggiunge Spiaggia – è necessario rivolgersi a manutentori o installatori in possesso dei necessari requisiti, ovvero che siano abilitati ai sensi del D. M. 37/08, per operare su impianti di riscaldamento e/o di climatizzazione e registrati presso il Catasto Termico Regionale».
Per chi non effettua questi interventi è prevista una sanzione che va dai 500 euro ai 3 mila euro. Anche per l’installatore che comunica in maniera errata o incompleta l’esito del controllo è prevista una multa che va dai mille ai 6 mila euro. La periodicità dei controlli per l’efficienza rimarrà a discrezione delle Regioni. Mentre per la manutenzione e la verifica della sicurezza spetterà al tecnico indicare la frequenza dei controlli, anche se in genere si tratterà di una revisione annuale.

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