Questo è “successo” (nel senso “è accaduto”)
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- Presente il vicesindaco Enzo Nicastro in versione tricolore.
- Presente la presidente del consiglio comunale Menuccia Falletta.
- Presente l’assessore Alessandra Antinoro unico rappresentante femminile in giunta.
- Presente la maggioranza, al di fuori degli obiettivi fotografici, con i consiglieri Totò Mattina e Claudia Pellitteri.
- Presente la minoranza con il suo capogruppo Gioacchino Palumbo.
- Presente un impiegato comunale nelle vesti di porta gonfalone.
- Presente Don Luca Milia che ha ufficiato la cerimonia religiosa
- Presente l’ospite d’onore, l’anziano Salvatore Mattina anche quest’anno nel ruolo di testimonial.
- Presente il rappresentante provinciale dell’Anpi Giuseppe Cammarata che gli ha donato il prestigioso fazzoletto tricolore.
- Presente una scarsa dozzina di partecipanti, cioé una decina di persone ammogliate venute a vedere i loro bambini suonare nella banda municipale G. Verdi precettata per l’occasione.
- Presente nel corteo a all’inaugurazione la rappresentanza della Polizia Municipale.
- Presente nel corteo la rappresentanza dei Carabinieri che però non hanno potuto assistere all’inaugurazione chiamati altrove per motivi di servizio.
- Presente l’avvocato Totò Ferlisi con consorte.
Tutti qui. Tutto qui.
- Assente il sindaco, fuori Milena.
- Assente la Cittadinanza.
Dopo la posa e l’inaugurazione sono sorte immediatamente alcune polemiche sulla lapide: sia sul posto in cui è stata collocata che sul testo scritto e quanto invece si doveva scriversi. Per ora MML non intende entrare nel merito, non mancherà occasione successivamente.
Per tagliare le polemiche il sindaco, al suo ritorno, se riterrà opportuno potrebbe assegnare alla lapide un posto migliore; far incidere i nomi dei partigiani milenesi per farli conoscere ai cittadini di oggi e tramandarli poi i posteri; far togliere la scrritta “milocchesi” perchè negli anni della II Guerra Mondiale il nostro paese si chiamava già Milena: non si babbìa con i momenti storici.
E, nel caso volesse continuare a far incidere il suo nome sulle lapidi, come suole fare, veda però di non mettere alla fine la solita scritta: “Giuseppe Vitellaro sindaco pose”, non “pose” ma semmai… “ripose”.
E dopo tutti questi aggiustamenti e con una lapide nuova con i loro nomi in bell’evidenza, i partigiani di Milena potranno finalmente riposare in pace.
RIGUARDA LE POSE