Benvenuti fratelli, comunque siate arrivati
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Finalmente sono arrivati, il primo nucleo familiare è giunto a Milena.
Si tratta di extracomunitari che rientrano nella categoria dei richiedenti asilo e rifugiati che scappano dalle loro nazioni sconvolte dalla guerra.
A quanti lasciano con dolore e disperazione la loro terra natìa va tutta la nostra sincera compassione e l’augurio di buon soggiorno a Milena. “Comunque” siano arrivati fin da noi. Purtroppo, per mancanza di comunicazione di quanti hanno gestito la “cosa”, il loro arrivo è stato preceduto da molte polemiche, sorte appunto dall’ignoranza dei fatti.
Della loro venuta a Milena si è appreso ufficialmente solo dopo che il sindaco Giuseppe Vitellaro ha risposto ad un articolo polemico di Denis Sottile apparso sulla stampa.
L’esponente del movimento “Noi con Salvini” chiedeva una mobilitazione di tutta la comunità temendo che si possano verificare problemi di ordine pubblico: “Vogliamo vivere sereni, vogliamo che i nostri figli possano essere liberi di coircolare in paese senza alcun pericolo. Sicuramente ci accuseranno di essere razzisti, ma se questo può servire ad evitare l’invasione ben venga”.
Alle paure sollevate dal Sottile il sindaco aveva risposto testualmente: “Nel nostro paese arriveranno 4-5 famiglie per un massimo di 20 stranieri che hanno già ottenuto lo status di rifugiati per cui ogni allarmismo è fuori luogo. Si tratta di un gesto di solidarietà verso persone che fuggono da situazioni drammatiche e che è giusto accogliere”.
Ufficialmente – ripetiamo – si sa poco sulle generalità delle persone che arriveranno, nè per quanto tempo rimarranno, nonostante una pressante richiesta ufficiale di chiarimenti presentata da tempo dai consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Milena in Comune” all’amministrazione: un silenzio assordante che non rispetta la tanto decantata trasparenza vantata dall’assessore alla stessa.
Se poco si sa da parte del comune, niente si sa da parte della Cooperativa che gestirà tutto quanto ruota sull’ospitalità, sul vitto e alloggio dei nostri fratelli scappati dalle loro martoriate patrie: e ciò non depone bene per chi la presiede e dà adito a sospetti di favoritismi, magari inesistenti.
MML vuole tentare di proiettare un fascio di luce sull’intero progetto perchè tutto sia trasparente, regolare e nulla di spregevole avvenga a spese dei rufugiati e sulla loro pelle, dando spazio a quanti vorranno intervenire sull’argomento, in primis all’amministrazione comunale e alla cooperativa I Girasoli perché smentiscano ogni illazione che si è fatta, comunque giustificata dalla mancanza d’informazione alla cittadinanza.
I cittadini hanno diritto di sapere. Tutto.