Cresce il malcontento sulla gestione del servizio idrico con Caltaqua sotto accusa per il canone esoso e per il «taglio» delle utenze
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Il depuratore non c’è ma la depurazione si paga
Carmelo Sciangula
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Proteste a Sommatino per le bollette di Caltaqua. I cittadini mettono in discussione non solo la gestione del servizio ritenendo il canone esoso rispetto alla qualità del servizio offerto, ma anche per l’erogazione idrica che in paese viene garantita ogni sei giorni.
Ad aggravare la situazione anche la «voce» che Caltaqua riporta in bolletta e relativa alla quota fissa, del costo della depurazione e della gestione delle fogne. Solo che Sommatino non ha un depuratore funzionante.
Occhi puntati altresì anche sul Piano delle fogne e sulle continue perdite lungo la condotta con Caltaqua costretta ad intervenire con tempi lunghi e con l’aggravio in alcuni casi del costo dall’utenza visto che la società non ha un servizio di manutenzione.
Ora i cittadini chiedono il perché Siciliacque, vende l’acqua a Caltaqua a 82 cententesimi e Caltaqua la rivende ai cittadini, circa il doppio, applicando pure una quota fissa a cui si aggiunge il costo della depurazione, della riparazione dei guasti sulle condotte e la bollettazione.
Ad oggi l’acqua resta pubblica ma gestione privata fa lievitare i costi: per 28 metri cubi di acqua Caltaqua a Sommatino arriva a chiedere circa 52 euro a bolletta, partendo da una quota fissa di 22 euro, per non parlare dei costi che devono sostenere gli esercizi commerciali che si triplicano.
Altro tema scottante è la realizzazione nel paese di un altro depuratore visto che quello attuale non può essere riattivato. Secondo una stima il costo superebbe il milione di euro. Proprio nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla gestione dei depuratori e sulla mancanza ha nominato per la Sicilia un commissario.
Altro tema scottante è il taglio – a detta dei cittadini indiscriminato – dei contatori per gli utenti morosi o impossibilitati a pagare. Infatti ad oggi se un cittadino non paga le bollette di Caltaqua gli viene sigillato il contatore e tagliata l’acqua e il cittadino è così costretto ad approvvigionarsi dai privati.