“Oltre le crepe del cuore” per ritrovare sé stessi senza paura e rinascere
Alfonso Cipolla
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Sabato 28 gennaio, biblioteca comunale, sala Falcone-Borsellino piena, dopo un brevissimo saluto del sindaco, viene presentata al pubblico l’opera prima di Rosetta Provenzano, il romanzo “Oltre le crepe del cuore”.
Introduce, modera, conduce e coinvolge brillantemente la prof. Rosa Pia Raimondi.
Poi prende la parola il prof. Michele Morreale, docente di storia e filosofia al liceo scientifico di Mussomeli, che ha curato la prefazione del libro. Il suo intervento che spazia dall’aspetto storico del tema omosessualità alla critica letteraria del romanzo, viene seguito con attenzione dal pubblico. Il tema dell’omosessualità è un tema ancora oggi scabroso che però viene trattato dall’autrice con leggerezza e in maniera coinvolgente.
Rosetta Provenzano, in un primo momento alquanto emozionata, mano a mano si scioglie e fornisce al pubblico una dettagliata analisi delle motivazioni che la hanno ispirata, ricostruisce i tratti salienti dei protagonisti, sottolinea il loro dimenarsi in una ragnatela di sofferenze e lo sforzo per prendere coscienza di sé e appropriarsi della propria vita.
Numerosi e stimolanti gli interventi del pubblico che si riassumono in apprezzamento e curiosità.
La prof. Maria Giulia Provenzano domanda all’autrice se ha intenzione di scrivere un altro romanzo e riceve risposta affermativa. Carlo Petix si complimenta con il prof. Morreale per l’excursus storico. Alfonso Paolino Cipolla sottolinea l’attualità del tema ormai diffuso. Calogera Mangione si complimenta per l’analisi dei personaggi.
Ma gli interventi più attesi sono stati quelli dell’arciprete Luca Milia e del pastore Nino Mancuso che hanno svelato il volto nuovo delle chiese di fronte a quella che prima era considerata se non una malattia una deviazione e che invece oggi è vista con accettazione e benevolenza.
I due hanno sottolineato infatti che Dio è amore e quindi la fede è in grado di sanare le ferite del cuore.
Infine la scrittrice ha confidato all’interessato pubblico alcuni aspetti anche curiosi. A cominciare delle città descritte nel romanzo. Il perché della scelta di Padova, Losanna e Barcellona ma anche di un paesino della Toscana preso a caso su google map.
A chi infine le chiedeva se c’era del suo nei personaggi di “Oltre le crepe del cuore” ha risposto con sincerità che non si può non partecipare emotivamente e non lasciare nel libro parte del proprio io.
Andare “Oltre le crepe del cuore” e ritrovare sé stessi senza paura non è forse come rinascere e trionfare sulle paure e le discriminazioni, affrancandosi dal retaggio retrivo di alcune famiglie e da nazioni barbare che ancora oggi puniscono e condannano persino a morte i “diversi”? Sicuramente è il passaggio, la mutazione da una vita strisciante e buia da bruco a quella solare di farfalla che dispiega le ali e vola nel cielo limpido.
Il libro di Rosetta Provenzano sta riscuotendo molto successo sia per l’attualità dello scottante tema sia per la sensibilità con la quale è stato trattato, sia per il messaggio positivo veicolato che richiama il virgiliano “Omnia vincit amor” (l’amore vince su tutto”).
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Complimenti a Rosa Provenzano per il libro
E a tutti i partecipanti al dibattito.
Ma Complimenti e stima all’autore di questo pregiatissimo articolo.
Angelo Manta senior
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