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Archive for 5 novembre 2022

La Sicilia stretta nella morsa del maltempo

LiveSicilia

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La Protezione Civile regionale ieri ha diramato un avviso di allerta meteo arancione per rischio meteo-idrogeologico e idraulico per temporali nelle province tirreniche, mentre è gialla per tutte le altre.

Piogge battenti, temporali diffusi e forti raffiche stanno interessando da ieri sera l’isola.

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Stromboli si è risvegliata, ancora una volta, in mezzo al fango e ai detriti venuti giù dalla montagna, rimasta indifesa dopo il violento incendio del 25 maggio scorso.

Le violente piogge di ieri hanno causato anche altri disagi.

Numerosi i voli cancellati o dirottati. “Il violento nubifragio che si è abbattuto sulla Sicilia nella notte tra venerdì e sabato ha portato a una serie di disagi per quanto riguarda i voli di linea”, scrive Italpress.

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A Roma

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Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate a Caltanissetta

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Esercitazione SISMA DELLO STRETTO 2022

Nello Musumeci

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313256903_675380710618883_7007612441739370408_nÈ iniziata oggi 4 Novembre 2022 a Villafranca Tirrena l’esercitazione nazionale sul rischio sismico “Sisma dello Stretto 2022”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni Calabria e Siciliana, le Prefetture-UTG di Reggio Calabria e di Messina, in collaborazione con le componenti e le strutture operative del Servizio Nazionale di protezione civile.

Ho portato al Comitato operativo il saluto e l’apprezzamento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di tutto il Governo.

Un’esercitazione come questa testimonia la vitalità del Dipartimento di Protezione Civile e l’attenzione che viene riservata ad una materia che non può essere affrontata soltanto per un dovere di calendario.

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Se tutti, infatti, comprendessero sul territorio quanto sia importante avere un efficiente servizio di protezione civile comunale, provinciale e regionale, credo che restituiremmo a gran parte della popolazione quella necessaria serenità di cui si ha bisogno.

Foto /Totino Saia

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E’ disponibile su Amazon il libro di 𝐑𝐨𝐬𝐚 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐞𝐧𝐳𝐚𝐧𝐨 “𝗢𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗿𝗲𝗽𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲”

rp.

Il destino… Io penso che il destino è come un puzzle incompleto. Sta a noi mettere i tasselli che mancano al posto giusto e, come ogni cosa, anche il destino esige il coraggio: il coraggio di cambiare, di lottare e di ricominciare”.


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B0BJ7PRGYW.01._SCLZZZZZZZ_SX500_Fabio e Gabriel, due persone opposte: uno tormentato dalla propria omosessualità, l’altro estroverso e solare.

Due vite in apparenza distanti e inconciliabili, ma destinati a incontrarsi.

Impareranno qualcosa l’uno dall’altro e inizieranno un viaggio dentro sé stessi, in un mondo interiore da scoprire e ascoltare, per ritrovarsi.

Un viaggio sofferto che porterà entrambi a compiere 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐬𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐯𝐢𝐭𝐚.

Scoprilo qui https://tinyurl.com/3k6eukwf

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I nuovi Partigiani del rave alla canna del gas

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rave

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DECRETO ANTI-RAVE. MACCHÉ LIBERTICIDA, MATTARELLA LO HA FIRMATO: MALEDETTO AUTOGRAFO!
di Carmelo Briguglio
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313381784_574707484655487_2895516676978616370_nVi siete meravigliati ? Davvero vi sorprendono gli alti lai delle opposizioni contro il decreto-legge varato dal governo per contrastare i raduni illegali ? Vi hanno colpito gli spari di benvenuto e la web-veemenza con cui é stato accolto dalle minoranze un esecutivo appena insediato ? A me no. Mi é tutto chiaro. Politicamente. E lo sarà pure a voi, se raccogliete il filo rosso che lega il decreto a un “fatto” e a un “atto”. E a un autografo. Vabbè, vi devo spiegare tutto ?
Conte e il filo rosso col “caso Sapienza”
Il “fatto” é accaduto la scorsa settimana, alla “Sapienza”. Sapete, no ? Un episodio così chiaro: si é cercato di impedire a un’associazione di giovani universitari (libertà di associazione), a un giornalista (libertà di stampa), a un deputato (libertà parlamentari) di esserci. E di dire la loro. Ve l’ho narrata come non l’avete letta altrove, lo so. “Non accettiamo – hanno motivato i contestatori – che le nostre università diventino spazio di propaganda fascista e capitalista”. Il proclama si proclama da solo. Che devo commentare ? La polizia ? Ha fatto la polizia; ha garantito il “diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi”: c’è bisogno di ricordare l’articolo 17 della Costituzione? Sì, c’è bisogno. A Giuseppe Conte, ad esempio, che con affermazioni che fanno venire “i brividi” – disambiguo io le sue parole – in bocca a uno che ha fatto il capo del governo: si é schierato con chi voleva “impedire”, non con i minacciati di essere “impediti”. E contro i poliziotti descritti come “manganellatori”, non tutori dell’ordine pubblico. Perché ? Come perché ? Gliela dà a bere al popolo di sinistra. Cosa ? Acqua di Lete: macché minerale, che avete capito ? Del fiume dell’oblio. E “libertà”. Ora é a “capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo”, il popolo progressista. Trovate tutto nella Repubblica. Di Platone, non di Molinari. Suvvia, Conte vuole sorpassare Letta. Come ? Facendo scordare il suo passato salviniano. Fa l’estremo “sinistro”. Si é scatenato. Sul “caso Sapienza” prima. E ora contro il decreto-Piantedosi. Ecco.
Opposizioni mute su ergastolo ostativo
E l’”atto” ? Come, quale atto ? L’altro decreto. Ah, allora voi che siete sempre connessi, non connettete le questioni ? Il decreto sull’ergastolo ostativo. Eh sì, quello: é andato storto ai “contras”. Non lo criticano. E come potevano ? Sì, lo so, la Meloni dovrà fare fronte: alla Consulta, ai penalisti, ai giureconsulti, alla varia umanità garantista e sansonettiana. Farà lo slalom. É brava. Intanto porta a casa la coerenza. Su “legge e ordine”. E anche un pezzo di “egemonia” gramsciana o di “primato” giobertiano, fate voi; bel tema, eh, ma ne parliamo un’altra volta. Intanto, pure Travaglio la plaude. E Conte e Letta ? Che potevano dire ? Muti sono: il governo si é guadagnato grande credito di legalità e “antimafia”. É inattaccabile su quel fronte. Che potevano fare ? Dovevano recuperare, reagire. E così si sono buttati sul “delirio” (rave). É la parola ad averli fascinati ? Forse. Certo é che sia Letta che Conte, nella foga di riprendersi , hanno commesso un po’ di errori. Il più blu: l’hanno buttata sulla volontà liberticida del governo e della premier. “Questa è una norma da ‘stato di polizia’”, grida il leader del M5S. “È la libertà dei cittadini che così viene messa in discussione“, lo insegue Letta: ne chiede addirittura il ritiro. Bum. Ehi, non crederete che io mi metta a elencare il perché e il per come hanno torto sul piano giuridico. Non potete pretenderlo da me. Qualcosa so, ma non é roba mia. Pane per denti giurisperitali. Ne troverete, eccome. Tastate, leggete, ascoltate.
Stato di polizia ? Sul decreto nessuna obiezione dal Quirinale.

(altro…)

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 20,27-38

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7In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda:
«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello.
C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli.
Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli.
Da ultimo anche la donna morì.
Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio.
Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui».

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