Appello agli indecisi: “Domenica andiamo a votare”
Alfonso Cipolla
.
Domenica prossima si vota per il rinnovo della Camera e del Senato ma anche per la Regione Siciliana.
Domenica si vota. Si “deve” votare.
Cerchiamo di limitare l’astensionismo a quanti saranno effettivamente impossibilitati ad esprimere il voto.
Il giorno delle elezioni la nostra Costituzione mette nelle mani dei cittadini la scelta dei loro rappresentanti e del prossimo governo.
Il voto è l’arma più potente e precisa che la democrazia ci offre per esprimere le nostre idee, liberamente, nel segreto delle urne, al riparo delle tante pressioni e dei condizionamenti che alcuni candidati esercitano sugli elettori, a volte condizionandoli pesantemente o promettendo mari e monti.
Al di là di alcuni casi sui quali sappiamo che vigila sempre la magistratura, in Italia siamo veramente liberi di esprimere il voto a favore dei partiti e dei politici che più ci rappresentano e in cui ci si può identificare.
A volte alcuni elettori, non trovando “il meglio” scelgono e votano “il meno peggio”. Anche questa è comunque una scelta rispettabile. Altrettanto rispettabili sono altri tipi di espressione politica come la scheda bianca o la scheda nulla che comunque riescono a far giungere ai politici il grado di delusione o, peggio, di contestazione nei loro confronti.
Ecco perché è necessario votare ed esprimere il proprio voto.
Non farlo, rinunciando all’arma potente del voto, non solo è autolesionistico ma anche dannoso in quanto in tale modo alla fine, se ci riflettete, si favoriscono i partiti organizzati i quali possono contare su una marea di attivisti che, in ultima analisi, rafforzano il potere dei potenti e depauperano il potere del Popolo.
Nasce da queste considerazioni il mio appello al voto: “Domenica si vota. Domenica andiamo a votare”.
In tanti a Milena hanno già deciso per chi in base alla loro convinzione politica, alla simpatia, alla militanza in un partito e anche alla campagna elettorale dei diversi candidati. Molti voteranno secondo le proprie convinzioni e convenienze.
C’è però una fascia di elettori indecisi, ai quali voglio rivolgere un appello particolare. Un appello che apparentemente non ha nulla di politico ma che in sostanza ne ha invece molto.
Agli indecisi non chiedo il voto per la mia coalizione o per il partito a me vicino. Ognuno di noi politici ha già fatto la propria scelta e voterà in linea con le sue convinzioni.
A quelli che non hanno ancora scelto, a coloro che sono liberi da schemi e posizionamenti, chiedo il “voto paesano”, cioè il voto per quei candidati “milenesi”, di nascita o di adozione, che sono in lista.
Michele Mancuso e Valeria Vella per le Regionali. Peppe Provenzano e Michele Mancuso per la Camera dei Deputati.
Sono convinto che i tre – se rieletti o eletti o comunque destinati negli organigrammi di governo – a prescindere dall’appartenenza politica, faranno qualcosa per aiutare in particolare il nostro comune.
E’ questo il senso dell’invito al “voto paesano”, per i milenesi.
Dietro questo appello c’è anche la volontà di potere dialogare serenamente anche dopo il 25 settembre, quando si formeranno il governo nazionale e quello regionale in il Presidente viene eletto direttamente dal popolo siciliano.
Vale anche la pena di ricordare che il prossimo giugno 2023 andremo a votare per il rinnovo del Consiglio Comunale e per il prossimo Sindaco di Milena. A quell’appuntamento, personalmente e come componente del gruppo consiliare, vogliamo arrivare in un clima positivo e di dialogo.
Intendiamo costituire un Movimento di donne e uomini, di giovani e anziani, di lavoratori e pensionati in grado di rinnovare il modo di amministrare per il bene esclusivo del nostro paese, per una Milena migliore. Senza compromessi.
Lascia un commento