La Regione assicura il finanziamento per l’apertura del Museo Civico archeologico di Palma di Montechiaro
Filippo Bellia
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XOANA da Palma di Montechiaro (Ag). Statuette femminili di tradizione dedalica intagliate nel legno di cipresso e di pioppo, fine VII sec. – inizi VI sec. a.C.
E’ stato assicurato un finanziamento di oltre 500 mila euro da parte dell’Assessorato ai Beni Culturali guidato da Alberto Samonà per consentire l’apertura del Museo Civico archeologico di Palma di Montechiaro nella sede dell’ex Carcere Mandamentale attigua al Palazzo Ducale con la realizzazione dei sistemi di sicurezza e delle vetrine e la catalogazione dei reperti che arricchiranno la struttura, fatta ristrutturare nel 2000 dall’ex sindaco Rosario Gallo.
Lo ha assicurato il sindaco Srefano Castellino il quale ormai è fermamente deciso di offrire alla cittadina che amministra con grande impegno e lungimiranza da quasi quattro anni,ad offrire al territorio un’altra importante opportunità per incrementare il turismo che già ha avuto un particolare rilievo con le tante iniziative culturali promosse in questi ultimi anni.
Il primo cittadino palmese’ ha confermato che il Museo Civico archeologico sarà intitolato al grande archeologo palmese Giacomo Caputo, ex Accademico dei Lincei, scopritore dell’insediamento preistorico della Grotta Zubbia, ex
Soprintendente negli anni trenta in Libia dove scopri’ gli insediamenti di stile romanico, che negli sessanta fu
Soprintendente a Firenze degli insediamenti dell’arte Etrusca e che amo’ la sua Palma sino alla fine dei suoi giorni avventura l’8 Settembre del 1982 a Firenze ma la cui salma è stata traslata al cimitero comunale nella antica tomba di famiglia.
Con l’occasione il sindaco Stefano Castellino ha deciso di anticipare al nostro giornale una importante novità. Nell’istituire Museo Civico archeologico sarà esposta la Triscele, rinvenuta nel corso di una campagna di scavi in un Santuario rupestre e che attualmente si trova conservata al Museo archeologico regionale San Nicola di Agrigento.
La Triscele è un antico simbolo da tre spinale intrecciate o per estensione. Risale al VI – VII secolo a.c. nel periodo della dominazione di Agatocle ed è realizzata con ceramica di produzione Geloa.
Un cimelio quindi di enorme importanza che arricchirà la struttura in cui il sindaco ha anche promesso che per alcuni mesi verranno esposte le tre statuette di legno votive chiamate Xoana, scoperte proprio in località Tomazzo nell’agro di Palma dall’allora giovane archeologo Giacomo Caputo.
Ma il primo cittadino ha inteso sottolineare che l’organizzazione sarà concordata con la Soprintendenza alle Antichità di Agrigento e non ha escluso il coinvolgimento nella scelta dei reperti con le dovute didascalie dell’altro grande
archeologo palmese e cioè Giuseppe Castellana che fu tra l’altro proprio il direttore del Museo Archeologico San Nicola di Agrigento.
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