«Inserire nel Piano il finanziamento del Ponte»
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REGGIO CALABRIA.
Il Ponte sullo Stretto deve essere il nodo centrale della strategia di rilancio del Paese, che deve partire dalla Sicilia come hub europeo delle merci e dell’energia nel Mediterraneo.
Per questo l’infrastruttura va inserita nel Fondone che finanzia le opere complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza. È il messaggio che l’Associazione Europea del Mediterraneo ha inviato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier Mario Draghi e ai ministri competenti, al termine di un convegno svoltosi nella sede della città metropolitana di Reggio Calabria.
L’Aem ha anche chiesto l’istituzione «della Macroregione del Mediterraneo, peraltro prevista dallo stesso Parlamento europeo sin dal 2012, iniziativa che non comporta impegno di spesa, mentre potrebbe coordinare e calamitare risorse».
L’Aem, che ha condiviso e fatto proprio il “Progetto di Sistema” elaborato da Svimez, Animi, Cnim e Arge, presentato lo scorso 6 maggio al Capo dello Stato ed inviato al governo, ha condiviso anche il documento sottoscritto il 4 giugno
dalle due Regioni Calabria e Sicilia
«che, in sintonia con un punto essenziale del Progetto di Sistema, motiva il parere condizionato al “Pnrr” espresso in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 3 giugno, che ha subordinato ogni deliberazione in merito alla creazione del Fondo complementare a valere sul Fondo sviluppo e coesione “all’accoglimento degli emendamenti e delle considerazioni indicate nel documento approvato”».
In sostanza, le Regioni Siciliana e Calabria, «richiamandosi alle posizioni della Conferenza e delle competenti Commissioni parlamentari», ribadiscono la «imprescindibile esigenza di inserire la realizzazione del Ponte sullo
Stretto di Messina tra le norme della recente legge numero 59 del 6 maggio scorso con un esplicito, formale impegno del governo nazionale a realizzare il Ponte sullo Stretto con risorse aggiuntive.
Ciò in conformità a quanto precisato nel suddetto parere del 3 giugno 2021per il quale la realizzazione del Ponte assume carattere di assoluta priorità, da inserire tra i progetti del “Pnrr” e del Fondo complementare in quanto opera europea essenziale per realizzare la Missione numero 3 del “Recovery Plan”, “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile” e la Missione numero 5 “Inclusione e Coesione”».

Il documento inviato a Mattarella, a Draghi e al governo conclude con l’auspicio dei presidenti di Sicilia e Calabria, Nello Musumeci e Nino Spirlì, che «in ragione della rilevanza strategica, nazionale ed europea, del Ponte sullo Stretto di Messina, la questione possa avere soluzione compositiva sul piano politico-istituzionale».
Infine, l’appello dell’Aem: «È ormai tempo di assumere impegni formali provvedendo al finanziamento con atto governativo immediatamente successivo».
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