Il “pesce mangia plastica” donato al “Carafa” per esortare gli studenti
CONCETTA SANTAGATI
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La dirigente dell’Istituto Superiore “Carafa”, Adriana Quattrocchi l’altro giorno ha accolto il Rotary Club distretto 2110, il presidente Massimo Arena e i soci Vincenzo e Anna Alessi che hanno donato alla scuola il famoso pesce “mangia plastica”.
Nato da un’idea del Rotary e realizzato con la collaborazione della ditta casearia di Gianni Ruggeri di Barrafranca, il flavofish è prodotto dalla storica famiglia di imprenditori mazzarinesi “Fratelli Alessi”, e sta riempiendo città di mare, spiagge e litorali siciliani per sensibilizzare alla riduzione del consumo di plastica.
“Il flavofish prende nome dal batterio mangia plastica flavobacterius ed è diventato il simbolo della lotta all’inquinamento – dichiara il presidente Arena – fa parte di un progetto che ha valenza internazionale, “End plastic
soup”, letteralmente fine della zuppa di plastica nel mare. Si tratta di un gruppo internazionale di azione rotariano che ha sede in Olanda e si prefigge la riduzione della plastica in mare.
Tutto il territorio distrettuale è connesso attorno a questa iniziativa che si sta espandendo sempre più in ogni
provincia della Sicilia”.
I flavofish in Sicilia sono circa una ventina, allocati a Cefalù, Catania, Marina di Modica, Marina di Selinunte, Acicastello e Acitrezza ma anche negli spazi scolastici di varie città tra cui Niscemi, Motta Sant’Anastasia, Misterbianco e Paternò.
“L’Istituto Carafa che ha da tempo avviato un’operazione plastic free, adesso si dota del flavofish per continuare l’opera di persuasione tra la popolazione studentesca, un’opera che ha ricadute sociali tra le famiglie e nella città – dichiara la dirigente -. Ringrazio il Rotary e la famiglia Alessi per la lodevole iniziativa”.
“Il flavofish è un prodotto registrato dalla ditta Fratelli Alessi –dichiarano i rappresentanti della famiglia Alessi – un prodotto artigianale che, su progetto del Rotary, viene realizzato dalle abili mani dei nostri operai che ne creano di varie misure, dalle little fish agli esemplari giganti che vengono installati sulle spiagge. La sua immagine è di impatto per grandi e piccini. E’un prodotto di cui andiamo orgogliosi e l’installazione a Mazzarino era una tappa d’obbligo per sottolineare l’importanza della tutela dell’ambiente, partendo dai ragazzi che spesso sono più ricettivi degli adulti”.