Dopo aver ripercorso la storia del convento di San Martino, oggi ridotto a discarica abusiva e a un mucchio di ruderi pericolanti, la minoranza chiede al Sindaco di metterlo in sicurezza e di far sì che finalmente si possa restaurarlo salvandolo dalla completa distruzione.
Non si può dimenticare che la storia del nostro paese è cominciata proprio da questo convento e dimenticare le proprie origini sarebbe “una colpa imperdonabile”.
Ieri 30 giugno 2021 i quattro consiglieri del gruppo “Miena Domani” hanno inoltrato al Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale e per conoscenza al Comandante della Caserma dei Carabinieri una pressante richiesta di “Messa in sicurezza della Fattoria-Convento di San Martino” e di recupero di questo bene storico e monumentale.
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Mettiamo in sicurezza il Convento di San Martino e dopo cerchiamo una volta per tutte di restaurarlo
Gruppo Consiliare “Milena Domani”
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FAI, i luoghi del cuore. Dal censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.
Signor Sindaco,
Come lei ben sa il Convento di San Martino rappresenta il primo nucleo abitativo di Milocca, fu infatti il centro di sviluppo religioso, economico e sociale attorno al quale sorsero poi tutte le robbe e i villaggi del nostro paese.
Negli corso degli anni sul Convento “San Martino” sono stati fatti studi, convegni, progetti e anche tesi di laurea.
Gli storici locali e le associazioni culturali si sono impegnati per la conservazione e il restauro dello storico bene. Purtroppo le amministrazioni comunali che si sono avvicendate nel tempo hanno trascurato il valore storico e monumentale del nostro prezioso bene.
Il Convento di “San Martino” – che oggi è usato come location di spettacoli giovanili e stage fotografici – è tuttora inserito nell’elenco delle opere pubbliche dell’amministrazione comunale ma nulla finora si è mosso.
Riteniamo opportuno che si cominci a fare sul serio.
Siamo sicuri che sia la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta che l’Assessorato Regionale dalla quale dipende, mostreranno la massima sensibilità e attenzione per la conservazione, il restauro e la valorizzazione della Fattoria-Convento di “San Martino”.
Per far ciò è indispensabile che l’Amministrazione, il Consiglio Comunale, le associazioni culturali operanti nel territorio e gli storici locali operino tutti insieme remando nella stessa direzione al fine di riuscire a salvare tutto ciò che si può ancora conservare e tramandare ai posteri.
Non farlo sarebbe una colpa imperdonabile.
Ciò premesso intendiamo segnalare un altro aspetto legato al primo e propedeutico alla salvaguardia del convento di San Martino.
Ci riferiamo alla prevenzione dell’inquinamento ambientale causato dall’abbandono di immondizia dentro lo stesso da parte di incivili e della incolumità delle persone che incautamente dovessero entrarvi.
La struttura infatti è in gran parte ridotta a rudere, con al suo interno molti muri pericolanti che potrebbero causare danni seri agli avventori.
Pertanto la sollecitiamo a voler provvedere con urgenza alla recinzione dell’intera struttura onde evitare eventuali spiacevoli incidenti e anche responsabilità soggettive e oggettive.
Consideri il nostro appello sotto entrambi gli aspetti: salvaguardia sia del bene storico che delle persone che incautamente si aggirassero dentro la struttura.
E anche come l’inizio di un percorso che consenta, finalmente, il restauro e la valorizzazione in chiave moderna della Fattoria-Convento di “San Martino”, bene architettonico, ambientale e culturale testimonianza fondamentale della stessa origine del nostro comune.
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MONASTERO DI SAN MARTINO | I Luoghi del Cuore – FAI (fondoambiente.it)