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Archive for 30 giugno 2021

Solo lacrime e amarezza di fronte all’ennesima tragedia umana.

Adriana Vitale

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Non esiste alcuna soddisfazione nel dire che il Presidente vi aveva avvertiti, semmai dolore e rabbia.

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Il bambino mai nato chissà cosa sarebbe potuto diventare, chissà se l’umanità ha perso uno scienziato, un luminare, uno scrittore o molto più semplicemente un uomo perbene.

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AL VIA IL “BONUS FIGLI”. DAL GOVERNO MUSUMECI MILLE EURO PER OGNI NUOVO NATO IN SICILIA A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE

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OIP (2)Mille euro per ogni nuovo nato nel territorio della Regione Sicilia.
Torna anche quest’anno il “bonus figli”.
Si tratta di una manovra con cui il Governo MUSUMECI intende sostenere le famiglie siciliane meno abbienti e incentivare la natalità nell’isola.
L’avviso è stato pubblicato dall’Assessorato Regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, e può contare su una dotazione complessiva di 2 milioni di euro.
Per il 2021 sono stati messi a bilancio 500 mila €uro in più rispetto a un anno fa.
Il contributo sarà assegnato anche in caso di adozione ed erogato attraverso graduatorie stilate dai vari Comuni isolani.
Per ottenere il contributo occorre avere:
un indicatore Isee, che non deve superare i 3 mila euro annui,
la cittadinanza italiana o comunitaria,
la residenza in Sicilia al momento del parto o dell’adozione.
Nel caso in cui il richiedente sia un soggetto extracomunitario, invece, è necessario il possesso del permesso di soggiorno.
Sul sito del Dipartimento Regionale alla Famiglia, oltre all’avviso, è disponibile anche il modulo per la presentazione della domanda agli uffici del proprio Comune.
Con tale misura incentivante il Presidente della Regione, Nello MUSUMECI, ha inteso ridurre gli ostacoli di ordine economico che limitano la procreazione all’interno delle famiglie meno abbienti.
Ha anche incentivato la nascita che dà l’idea di ripresa dopo un periodo caratterizzato da eventi di estrema gravità sanitaria.

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Beppe Grillo spazza via Giuseppe Conte: “Incapace, non ne abbiamo bisogno. Chi lo segue è tossicodipendente”. E chiama al voto sulla piattaforma.

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gril“Mi sento così: come se fossi circondato da tossicodipendenti che mi chiedono di poter avere la pasticca che farà credere a tutti che i problemi sono spariti”. 

Beppe Grillo ha rotto il silenzio ed è tornato a farsi sentire tramite il suo blog. Il garante ha confermato ancora una volta di essere pronto a trascinare nell’abisso il Movimento 5 Stelle pur di non cederlo a Giuseppe Conte.

Quest’ultimo “può creare l’illusione collettiva di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema. Vanno affrontate le cause per risolvere l’effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato ma efficiente)”.

E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazioni”: parole durissime, che sanciscono ancor di  più una rottura.

maChi si aspettava un passo di lato da parte del garante, che Conte vorrebbe ridimensionare nel nuovo statuto, rimarrà profondamente deluso.

Il progetto dell’ex premier sta quindi per naufragare definitivamente, dato che Grillo scrive a chiare lettere di non voler lasciare che “un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco”.

C’è un però, come sottolineato dallo stesso Grillo: “Assumersi la responsabilità significa smettere di drogarsi, smettere di voler creare l’illusione di una realtà diversa da quella attuale e affrontarla. Perciò indico la consultazione in rete degli iscritti al Movimento 5 Stelle per l’elezione del Comitato Direttivo, che si terrà sulla piattaforma Rousseau“.

Il perché del ritorno da Casaleggio è presto spiegato: “Il voto su qualsiasi altra piattaforma esporrebbe il Movimento a ricorsi in tribunale per la sua  invalidazione. Ho pertanto chiesto a Davide Casaleggio di consentire lo svolgimento di detta votazione sulla piattaforma Rousseau e lui ha accettato”.

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Il Vittorio Emanuele è diventato centro prescrittore per l’asma.Il commento del Presidente della Commissione sanità

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g2L’on.Michele Mancuso ha reso noto che Il Vittorio Emanuele è diventato centro prescrittore per l’asma mediante terapie biologiche.

È uno straordinario traguardo raggiunto grazie al lavoro profuso. Non possiamo che ringraziare l’impegno di tutti, a cominciare dal primario, Antonino Biundo e da tutti i medici che si occuperanno di questa attività. Grande risultato per garantire un servizio alle persone più bisognose e anziane”– ha detto Mancuso.

Da presidente della V commissione sanità– ha commentato Rosario Trainito- non posso che esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto.Finalmente si parla del nostro ospedale in positivo . Grazie al lavoro profuso dall’On. Mancuso che si è impegnato per ottene questo centro importante in città e naturalmente un ringraziamento all’ Asp che si è subito attivata. Un grazie al primario il dottor Biundo per l’impegno sul territorio. Finalmente sarà possibile prescrivere terapie biologiche legate alla Feno e all’asma anche a Gela. Su questo bisogna fare leva , ottenere grandi risultati per il nostro nosocomio”

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La roccia e la verità

di Briciolanellatte

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brQuella notte sembrava che il cielo del piccolo borgo si volesse spaccare in due; caddero tantissimi fulmini, uno dopo l’altro, a volte anche contemporaneamente, in un crepitio serrato che avrebbe potuto ricordare ai più anziani una terribile giornata di guerra al fronte.

Poi all’improvviso il temporale si acquietò quasi fossero finite le munizioni o il “nemico” volesse ricordarsi di come risuonasse in montagna la voce del silenzio. Ma era solo una pausa, una preparazione scenica per quello che sarebbe stato il fulmine definitivo, quello più potente di tutti.

E, quando s’abbatté, la valle si illuminò a giorno; parve l’occhio di Dio che volesse scrutare severamente ad una ad una tutte le povere anime di quegli abitanti. Era un fulmine spesso, ramificato, terrificante. Se ne stette aggrappato alla notte per lunghi interminabili secondi perché l’infinito si mostrasse in tutta la sua vacuità. Molti vetri nel paese andarono in frantumi, i cani guairono sbattendo la testa contro i muri delle case e alcune galline persero le piume e smisero di fare le uova per un mese intero.

Per fortuna il fulmine cadde lontano, in montagna, lasciando nell’aria solo un sibilo lugubre e un odore di cordite come se a scoppiare fosse stata davvero una bomba ad alto potenziale.

Il giorno dopo, alcuni giovani del borgo andarono a controllare in montagna cosa fosse successo scoprendo così che il fulmine aveva colpito una Roccia ricca di ferrite, peraltro, a quanto se ne sapeva, l’unica in tutta la regione. Aveva creato un largo foro d’entrata, e un lungo cunicolo rastremato verso l’interno; anche se ciò che più sembrò curioso era il fatto che si aveva l’impressione che l’energia del fulmine fosse rimasta imbrigliata nella Roccia.

Si sentiva infatti delle vibrazioni provenire dal suo profondo e un ronzio come di migliaia di calabroni che vi avessero fatto il nido.
Man mano che passava il tempo si sparse la voce che la Roccia avesse anche un effetto benefico su chi la sfiorasse; faceva passare le malattie della pelle, l’emicrania, il tremore alle mani e chissà quale altra affezione. Ma la cosa più sconcertante è che, toccandola, si diceva avesse il potere di far comprendere la propria Verità.

Si aveva cioè, in un attimo, la percezione esatta, nuda e cruda, della propria esistenza senza infingimenti, senza scuse o false giustificazioni. Ognuno che faceva quella esperienza capiva ciò che nella vita aveva sbagliato, ciò che avrebbe dovuto fare e non aveva fatto, facendo emergere le proprie responsabilità e le proprie colpe.

Sul sentiero che portava alla Roccia oramai si era formata una fila ininterrotta di gente che percorreva quel sentiero impervio a tutte le ore del giorno e in tutte le stagioni dell’anno. Una processione laica, lenta, dolorosa; salivano lassù come se non potessero farne a meno.

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Tanti appuntamenti per appassionati, curiosi e bambini nella cinquecentesca Tenuta a Militello in Val di Catania


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Torna ad Ambelia la Fiera mediterranea: una 3 giorni per scoprire il mondo del cavallo

La Sicilia

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094117445-82946521-211d-49a0-8baf-aab569682fe4Dal 2 al 4 luglio 2021, ad Ambelia, torna la Fiera Mediterranea del Cavallo. Una terza edizione nata dopo il successo delle precedenti che rivivrà nella cinquecentesca Tenuta a Militello in Val di Catania e sarà organizzata dalla Regione Siciliana con il supporto tecnico di Fieracavalli.

A presentarla, a Catania, il governatore Nello Musumeci, l’assessore regionale allo Sport, Manlio Messina, e la principessa Caterina Grimaldi di Nixima, presidente dell’Istituto di incremento ippico per la Sicilia. La Terza Fiera Mediterranea del Cavallo è rivolta a tutti gli appassionati, agli addetti ai lavori, ma anche a famiglie e curiosi. Un’occasione per scoprire tutto sul mondo del cavallo e sulle tradizioni siciliane, ma anche per visitare un luogo pieno di storia, originariamente parte dei possedimenti dei signori di Militello.

Oggi la struttura, gestita dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia, recentemente ristrutturata, è adibita alla conservazione, al miglioramento e alla diffusione delle razze equine siciliane, e in particolare al mantenimento del Purosangue Orientale, del Cavallo Sanfratellano, dell’asino Ragusano e Pantesco.

Il 2 luglio ci sarà con l’inaugurazione e ci saranno numerosi appuntamenti nelle diverse aree in cui sono stati divisi i 50 ettari della tenuta. All’interno dei ring verranno ospitate tutte le diverse discipline dell’equitazione: dal Salto Ostacoli, agli Attacchi, al Dressage, dai Pony Games, alle discipline americane. Si potranno ammirare anche animazioni, spettacoli equestri, concorsi e sarà possibile esplorare la tradizione allevatoriale siciliana con la Vetrina del Cavallo Siciliano da Sella con Aracsi, quella dei muli con «Sicilia Antica – La tradizione del mulo e le sue bardature» e con la presentazione delle altre razze siciliane.

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Spazio anche per i Cavalli Arabi con circa 80 esemplari protagonisti della Sicily Etna Arabian Horse Cup che prevede, il 4 luglio, i Campionati Finali International Show Ecaho. Si parlerà del ruolo di cavalli e asini come “dottori e assistenti” nello sviluppo emotivo e affettivo dei bambini con la terapia assistita con gli animali. Ci saranno laboratori con i pony e attività ludiche e artistiche con gli asini. Sono in programma dei laboratori tattilo-sensoriali ai quali parteciperà anche un gruppo di bambini dai 5 ai 10 anni ciechi e ipovedenti dell’Uici di Catania. Al tramonto ci sarà il Gala equestre «Sicilia, così è se vi pare»: un omaggio, attraverso i cavalli e la musica, all’isola che ha ispirato grandi personaggi dii storia, letteratura e arte. Il 3 luglio si terrà il colloquio internazionale «A cavallo!», una riflessione su turismo slow ed equestre, con esponenti del settore provenienti da Grecia, Albania, Croazia, Repubblica Ceca, Spagna, Portogallo, Tunisia ed Italia.

«La Sicilia si inserisce per la prima volta nel circuito internazionale dello sport equestre – ha detto il governatore Nello Musumeci, a Catania, presentando la terza edizione della Fiera – e per farlo ha dovuto riqualificate la tenuta di proprietà della Regione, in cui le scuderie che esistono da 150 anni sono diventate un punto di riferimento almeno nell’Italia meridionale: da Arezzo in giù non c’è un impianto di sport equestre. Un settore che indubbiamente alimenta un sostanzioso segmento turistico che permetterà alla Sicilia di potere vivere anche di turismo sportivo».

«Ambelia – ha aggiunto Musumeci – è un contenitore di emozioni. Non soltanto cavalli, ma anche razze autoctone di asini panteschi e ragusani e gli ibridi, il mulo. Con i suoi 45 ettari, oggi la tenuta è una delle località più conosciute nel mondo dello sport equestre».

Ai 200 cavalli della tenutase ne aggiungeranno in questi giorni altri 350 che parteciperanno alla manifestazione. «Un impegno costante della Regione che – ha sottolineato il governatore – ha permesso di rafforzare nel tempo la collaborazione tra Ambelia e Fiera Cavalli Verona, mentre è stata firmata una convenzione con l’alta scuola spagnola di Cordova. Una ricaduta sul territorio nella zona Sud del Simeto non indifferente, con tutte le strutture ricettive già piene».

Regione Siciliana – Conferenza stampa Fiera Mediterranea del Cavallo 3 – Bing video

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