I Consiglieri di Milena Domani hanno presentato un’interrogazione sulla lapide dedicata al Principe Lanza di Scalea nel 1905 inviata al Presidente del Consiglio comunale e rivolta al Sindaco, all’Assessore comunale alla cultura e per conoscenza alla Sopraintendenza ai Beni Culturali e i Ambientali di Caltanissetta e all’Assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana.
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Signor Sindaco,
I sottoscritti consiglieri comunali Alfonso Cipolla, Angela Falcone, Maria Carmela Ferlisi e Maria Giulia Provenzano del Gruppo “Milena Domani” abbiamo accolto positivamente la notizia che, in seguito ad un video registrato e diffuso da una locale associazione, la lapide marmorea in oggetto, dopo 23 anni di sosta nei magazzini comunali, sia stata finalmente recuperata in questi giorni e trasferita presso la Biblioteca comunale dove attualmente è esposta. https://www.youtube.com/watch?v=eWkn1bODcik
La lapide è particolarmente preziosa perché testimonianza storica di un periodo risalente ai Fasci Siciliani, quando i contadini intrapresero una lunga lotta contro le angherie padronali che provocò una dura repressione contro questo movimento di operai, braccianti e mezzadri.
La lapide commemorativa, risalente all’anno 1905, è stata dedicata da un’associazione locale al Principe Pietro Lanza di Scalea per l’impegno profuso nella lotta contro il pesante fiscalismo e per la spartizione delle terre demaniali ai contadini conclusasi con l’assegnazione delle quote di terreni ai contadini di Sutera e Milocca.
Oltre a testimoniare la denominazione di quando Milena si chiamava Milocca, la lapide si riferisce al periodo storico delle lotte contadine avvenute al tempo dei Fasci Siciliani animate nel nostro paese da Giuseppe Cannella, “il Presidente” che guidò i contadini nella lotta che culminò con la celebre “Rivolta delle donne di Milocca”, di cui scrisse anche da Luigi Pirandello nel suo famoso libro “I vecchi e i giovani”.
Ciò premesso, la interroghiamo per sapere:
– se prima di esporre la lapide intende provvedere a un opportuno restauro;
– se tale lapide debba continuare a permanere nella zona dell’ingresso della biblioteca;
– se non reputa che sia sia meglio conservarla ed esporla dentro l’Antiquarium comunale dove sarebbe più visibile, fruibile e protetta;
– se abbia provveduto ad avvisare opportunamente la Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta.
In attesa di sollecita risposta, inviamo distinti saluti.
Alfonso dott. Cipolla
Consigliere comunale capogruppo di “Milena Domani”
L’ hanno spolverata si e no e messa li.
Questi signori che ci comandano sono sciarriati con la cultura. Si vede la sensibilità di come hanno trattato la lapide, san martino, le tombe e tutto quello che riguarda il nostro passato.
Ci hanno cancellato tutto pensano agli amici e a fare babbiate per mettersi in mostra e raccgliere i voti.
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