Atreju, Giorgia Meloni e il complotto del 2011: “La storia sarà implacabile con i traditori”
“Da quel giorno – continua tra le ovazioni dei presenti – abbiamo smesso di difendere i nostri interessi nazionali, l’Italia è diventata terra di saccheggio del capitalismo straniero”.
I leader che si sono susseguiti dopo il Cavaliere a Palazzo Chigi, da Mario Monti a Enrico Letta, da Matteo Renzi a Paolo Gentiloni, hanno semplicemente seguito le linee imposte dall’Unione europea e da Berlino, ricavandone elogi personali nel migliore dei casi.
“Ma se in Europa ti fanno i complimenti – ironizza la Meloni – significa che non hai fatto bene il tuo lavoro. Nessuno ha fatto i complimenti a Macron quando ha bloccato una commessa importante vinta da Fincantieri per rimetterla in mano ai francesi”.
Sul tappeto c’è anche il tema del futuro del centrodestra: “Primarie o no, io sono in campo insieme a Berlusconi, Salvini e tutti gli altri. Non credo all’uomo, o alla donna, solo al comando. Se vogliano davvero essere competitivi occorre fare gioco di squadra. E poi, certamente, ci vorrà un portabandiera”, ha spiegato la Meloni al Fatto quotidiano. “Il vero avversario da temere sarà l’astensione. Renzi mi sembra bollito e il suo fallimento è sotto gli occhi di tutti, mentre i grillini collezionano una figuraccia dietro l’altra. Non dico che per vincere ci basta stare fermi, ma quasi”.
[…] via Meloni contro i traditori — Milocca – Milena Libera […]
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