DIEI NOCTISQUE HORAE
Teobaldo FABBRI – Elde BALZONI
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Le ore del giorno e della notte
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Anticamente i Romani dividevano il giorno nelle seguenti parti:
- nox media = mezzanotte
- gallicinìum = canto del gallo
- diluculum = l’alba
- aurora = l’aurora
- primo mane = di primo mattino
- mane = mattino
- ad meridìem = mattino avanzato
- merìdies = mezzogiorno
- de merìdie = subito dopo mezzogiorno
- hora suprema solis o supremo sole = il tramonto
- vesper = l’imbrunire
- crepusculum = la sera (opposto di diluculum)
- concubium = l’ora del riposo
- ìntempesta nox = notte profonda.
Ma la divisione del tempo non era molto regolare; lo divenne quando, verso il 300 a. C., fu introdotto in Roma il solarium (=orologio a sole) consistente in un’asta (gnomon) fissata perpendicolarmente su una superficie di marmo, su cui erano tracciate le linee corrispondenti alla ore: l’ombra che si proiettava dall’asta indicava l’ora.
Nel primo secolo dopo Cristo fu inventata la clessìdra (clepsydra) rudimentale orologio ad acqua o a sabbia che offriva il vantaggio di far conoscere l’ora sia di giorno che di notte.
Il giorno era diviso in 12 ore dalle sei del mattino alle sei di sera: hora prima, secunda, tertia, ecc.; la sesta corrispondeva a mezzogiorno.
La notte, che pure constava di 12 ore e andava dalle sei di sera alle sei del mattino, era divisa in quattro vigiliae (da vigilo=sto sveglio) di tre ore ciascuna, chiamate così perché corripsondevano al turno di veglia delle sentinelle:
- Prima vigilia = prima veglia – dalle 18 alle 21
- Secunda vigilia = seconda veglia – dalle 21 alle 24
- Tertia vigilia = terza veglia – da mezzanotte alle 3
- Quarta vigilia = quarta veglia – dalle 3 alle 6.
Le ore della giornata romana, anche se raggiungono lo stesso totale delle nostre, non erano di eguale durata nel corso dell’anno, ma variavano col variare delle stagioni: quelle d’estate erano più lunghe e più brevi in inverno. E’ stato possibile stabilire una corrispondenza precisa tra le ore dei Romani e le nostre, solo quando nel tardo medioevo, fu inventato l’orologio almeno in parte simile a quelli odierni.
A proposito delle ore, ecco alcune iscrizioni moderne su meridiane:
- Surgo oriente sole, sole cadente cado = Ho vita al sorgere del sole, muoio quando quello tramonta.
- Aflictis longae, celeres gaudentibud horae = Lunghe sono le ore per gli afflitti, veloci per chi gode.
- Quota sit hora petis, dum petis hora fugit = Tu chiedi che ora sia, mentre tu lo chiedi l’ora fugge.
- Omnes vulnerant, ultima necat = Tutte (le ore) feriscono, l’ultima uccide.
grazie a questo post ho finalmente capito le ore dell’antica Roma
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