Comune di Roma. I fondi non bastano per soddisfare tutti i ladri
Veronica Tussi
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Ecco perché ogni volta che gli inquilini di Via A. Mammucari, 25 (case di edilizia popolare) chiedevano disperatamente al Comune di Roma di liberarli dall’invasione delle orribili blatte (schifosissimi scarafaggi marroni alati), gli veniva risposto dal V Municipio che non c’erano abbastanza fondi per un paio di disinfestazioni. Era vero, in fondi non c’erano perché fluivano direttamente nelle tasche dei mafiosi. Alla fine, dopo innumerevoli mail, lettere raccomandate e telefonate, qualche fondo fu trovato, e qualche disinfestazione fu fatta, e le blatte diminuirono. Ma già ci preoccupiamo: dopo tanto latrocinio, al V Municipio arriverà qualche soldino?
Ecco perché la pericolosa (soprattutto per i bambini) ringhiera erosa dalla ruggine è ancora lì, nonostante le innumerevoli segnalazioni: non ci sono i fondi. Non ci sono perché si trovano nelle tasche dei ladri. Ecco perché non c’è la disponibilità di quattro soldi per intonacare i muri che cadono a pezzi e fanno tanta malinconia. Non ci sono i fondi e si sa dove sono finiti, i fondi.
Ecco perché i bidoncini della raccolta differenziata sono stati collocati in un’aiuola dove la terra diventa fango appena piove. C’è un posto idoneo, ma è un po’ rialzato e servirebbe una rampa metallica. Quanto costa una rampa metallica? Quattro soldi. Ma non ci sono i fondi. Ecco perché l’impianto antincendio, da tempo immemorabile è fuori uso. Non ci sono i fondi per ripristinarlo.
Non ci sono i fondi, non ci sono i fondi, non ci sono i fondi. Lo volete capire inquilini di Via Mammucari che non ci sono i fondi? Lo volete capire che i ladri sono troppi e non ci sono i fondi per soddisfarli tutti?
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