Andare incontro a chi pagherà in ritardo la Tari e a chi non ha ricevuto la bolletta
Alfonso Cipolla
.
In questi giorni siamo venuti a conoscenza che c’è stata una “discriminazione” (in parte giustificabile) tra i cittadini comuni e i cittadini esercenti attività commerciali ai quali si sarebbero dovute consegnare alcune bollette davvero “esagerate”. Questi operatori commerciali, non avendo avuto consegnata la bolletta, non hanno pagato la Tasi entro la data stabilita del 16, sono a posto dal punto di vista legale e non dovranno pagare alcuna penalità.
Risulta però che anche tra i cittadini comuni siano state riscontrate, accanto ad alcune bollette di costo inferiore rispetto all’anno scorso, altre molto più care di prima. Anche a questi cittadini l’Amministrazione avrebbe potuto non consegnare le bollette “più care”. Se non lo ha fatto, almeno potrebbe prevedere un riesame, come accaduto per artigiani e commercianti.
In atto tutte le speranze di questi concittadini stanno tutte in un generico impegno del Sindaco a utilizzare i soldi degli evasori (se e quando si staneranno) per calmierare le bollette; ammesso che ciò sia possibile, dato che la legge non consente più ai comuni di intervenire per ridurre il costo dei rifiuti; come ha ammesso lo stesso primo cittadino.
E quindi chi non ha voluto pagare e anche chi non ha potuto pagare può rischiare di pagare salata la sua scelta: oltre al dovuto, anche le sepese di notifica e gli interessi maturati; se e quando l’agenzia delle tasse si accorgerà dei mancati pagamenti e poi li contesterà agli inadempienti.
Nel frattempo per evitare ulteriori disagi alla cittadinanza, consiglio di leggere cosa hanno fatto a Gela a tal proposito, per capire che si può – se si vuole – venire incontro ai problemi e ai bisogni della cittadinanza senza tartassarla con sanzioni. Leggiamo:
L’evasione stimata in base ai dati degli anni passati si aggira intorno a 5000 cartelle: sono questi i dati della tassa sui rifiuti resi noti dalla drigente del settore dott. ssa Simonetta Guzzardi nel corso di una conferenza stampa.
La prima importante comunicazione ai cittadini è che chi non ha ricevuto la cartella non deve temere sanzioni. Come è noto la Tari si paga in due rate: la prima entro il 16 novembre e la seconda entro il 16 febbraio 2015. «Chi non avesse ricevuto il modello di pagamento o lo abbia ricevuto troppo a ridosso della data di scadenza non deve preoccuparsi – ha detto la dott. ssa Guzzardi – l’Amministrazione è consapevole degli eventuali ritardi e proprio per questo non considererà perentorio il termine del 16 novembre. L’importante è che il cittadino paghi non appena riceverà la bolletta”.
Da qui l’invito al Sindaco di muoversi in questa direzione. E per quanto riguarda le sanzioni a diramare un comunicato che metta chiarezza. MML ha riferito sulle voci diverse sulle sanzioni previste per quelli che non hanno vuluto o potuto pagare in tempo. In sintesi veniva riportato testualmente:
Alcuni sostengono che chi non paga o non ha pagato non rischia niente in quanto non esisterebbe un riscontro sull’avvenuta ricevuta delle bollette. Altri dicono che si pagherà solo le spese della notofica che arriverà per raccomandata solo e allorquando l’ente esattore si accorgerà dei mancati versamenti alle scadenze previste. Altri ancora dicono che la legge non ammette ignoranza e quindi scatterebbe una penale del 2% per ogni giorno di ritardo nel versamento. Altri ancora dicono che potrebbero non pagare la bolletta e non incorrere in sanzioni quanti hanno ricevuto una bolletta molto più cara degli anni passati, dimostrandola agli uffici comunali.
Ecco perchè rinnovo la richiesta di un comunicato alla cittadinanza sulle effettive sanzioni per quanti non hanno pagato ma anche per quanti vorrebbero pagare non appena sarà loro possibile. In particolare chiedo di “copiare” il sindaco di Gela non rendendo perentorio il termine del 16 novembre.