Scegli la risposta… migliore!
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Il 16 di questo mese era l’ultimo giorno utile per pagare la prima rata della Tarsi per chi voleva evitare di pagare “la multa” per il ritardato pagamento. MML non ha voluto di proposito influenzare la cittadinanza prendendo una posizione netta del tipo “si paga” o “non si paga”, per il semplice motivo che ogni cittadino poteva benissimo andare ad informarsi sia presso il proprio consulente, o consultando il sindacato di riferimento o, meglio ancora andando direttamente alla fonte, recandosi cioè al municipio presso gli uffici competenti.
Abbiamo voluto anche evitare la prevedibile accusa di cavalcare il malcontento generale che è tanto, troppo.
Oggi dopo alcuni giorni vogliamo renderci utili informando i cittadini che non hanno voluto o potuto pagare in tempo. Da quanto si dice in giro sarebbero molti a non aver pagato, soprattutto tra i pensionati e i disoccupati.
Cominciamo con il dire che non rischiano nulla i concittadini che non hanno avuto recapitate le bollette, come per esempio alcuni commercianti che – abbiamo già riferito – erano destinatari di bollette esagerate, meglio chiamarle “pazze” come quelle di 12mila euro ad un notissimo ristorante e di 8mila ad un altrettanto celebre bar-pasticceria del centro. Resta da farsi la domanda sul perché non abbiamo ritirato le bollette molto più care degli anni passati recapitate a tutti gli altri cittadini.
Ma andiamo al nocciolo: quanto pagherà di più chi non ha potuto/voluto pagare la Tari entro il 16? Abbiamo svolto una piccola indagine consultando personale idoneo e siamo in grado di riferirvi le voci diverse che abbiamo raccolto sulle sanzioni previste per la categoria degli evasori: “voci” perché nulla ci è stato dato per certo!
Alcuni sostengono che chi non ha pagato (o non pagherà) non rischierebbe niente in quanto non esisterebbe un riscontro sull’effettiva ricevuta delle bollette.
Altri dicono che si dovrebbe pagare la tassa più le sole spese di notifica che arriverà per raccomandata se e quando l’ente esattore si accorgerà del mancato versamento.
Altri ancora affermano che la legge non ammette ignoranza e che scatterebbe una penale del 2% per ogni giorno di ritardo nel pagamento.
Altri lasciano intravedere uno spiraglio e informano che coloro che hanno ricevuto una bolletta molto più cara degli anni passati potrebbero non pagare la bolletta senza incorrere in sanzioni, informando gli uffici comunali.
Come potete ben vedere in paese non “gira” una voce unica e ciò aumenta il caos e i cittadini possono sentirsi autorizzati a fare ciò che sembra loro più conveniente. A questo punto riteniamo indispensabile un intervento chiarificatore.