Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for 16 novembre 2014

al ci

Alfonso Cipolla

Pagare si deve, ma il giusto e a rate

Alfonso Cipolla

.

Perché  e a quale titolo scrivo questo appello ai consiglieri comunali, agli amministratori e al sindaco?

Innanzi tutto come cittadino di questo paese a cui sono profondamente legato; poi per la mia passione politica: infine perché spinto dalle pressioni di decine e decine di concittadini, per l’immaginario dei quali sono rimasto quello del rogo pubblico al parco urbano delle bollette care e ingiustificate della spazzatura, ai brutti tempi dell’Ato Cl1 presieduto dal discusso signor Cimino per altro finito in galera per aver usato a fini personali i soldi dei contribuenti che pagavamo i rifiuti.

Ne è passato di tempo da allora, mi sono ritirato dalla competizione elettorale in prima fila per i motivi che tutti conoscono, ma non ho mai smesso di lottare per difendere sotto altre forme e in altre vesti, i cittadini più deboli ; e lo faccio ancora una volta, tirato ib ballo per i capelli ormai bianchi dai miei concittadini.

tari5La mia professione facilita il contatto con i cittadini e le famiglie: oltre il rapporto medico-paziente, si diventa amici e anche confidenti, così si arriva a conoscere i sentimenti e le confidenze di tutti. Ma in questo caso delle bollette care e poco giustificate che tormenta l’intero paese, non occorre altro che farsi un giro per il paese, per raccogliere l’umore dei suoi abitanti che è nero, anzi nerissimo. Si lamentano tutti: cittadini privati, professionisti, artigiani e commercianti ed è proprio tra questa categoria in crisi che sta crescendo la protesta più alta.

tari6A molti di loro – a poche ore dalla scadenza – non sono state inspiegabilmente recapitate le bollette “pazze” !!!

Gli interessati -ufficialmente- non sanno  quanto invece si sa in paese: da giorni una nota pasticceria e un ancor più noto ristorante sarebbero stati tassati rispettivamente con 8 e 12 mila euro! Certamente il non aver loro già consegnato le bollette quando la scadenza è tra poco più di 48 ore, non depone a favore dell’Amministrazione la quale con questo mezzuccio sembra abbia voluto ammortizzarne le reazioni con una specie di promessa di una marcia indietro.

Restando nell’ambito commerciale appare incomprensibile il criterio adottato per alcuni esercizi commerciali per cui – sempre stando alle voci che filtrano dal municipio – ci sarebbero per esempio i bar del centro di grandi dimensioni che pagano moltissimo di più di qualche chiosco-bar di dimensioni inferiori! Ecco cosa accade quando si decide di far pagare in base ai metri quadrati e non anche in base al reddito effettivo; si può verificare che un piccolo locale paghi di meno dei grandi bar del centro che non navigano nell’oro e vivono solo su una ristretta cerchia di clienti, insomma al netto delle tasse stanno aperti senza alcun guadagno degno di questo nome.

tari1Di questi casi, da parte dei così detti responsabili, si sarebbe dovuto tenere conto prima della bollettazione senza attendere le giustificate proteste che verranno non appena il settore commerciale riceverà le temute bollette ripeto tenute inspiegabilmente nel cassetto a pochi giorni dal pagamento. Corre voce che gli amministratori abbiano provato quasi vergogna e che studino qualche trovata per ridurre queste megabollette.

Non si sogni però l’Amministrazione di ridurre (come sarebbe auspicabile e giusto) le bollette ai soli commercianti e farle pagare intere ai cittadini comuni!

Se ci sarà una riduzione valga per tutti e non sia spalmata sulla cittadinanza rimanente. Siamo tutti uguali. E allora bisogna domandare a chi di dovere: “Come mai aquesti cittadini finora non hanno ricevuto le bollette e quindi potranno essere giustificati nel non pagare lunedì prossimo la prima rata delle bollette, mentre tutti gli altri le dovremmo pagare?”. Bisogna concludere amaramente che nel nostro paese convivano cittadini di serie A e di serie B?”

MILOCCA - MILENA LIBERA

MILOCCA – MILENA LIBERA

Il blog Milocca – Milena Libera ha già dato spazio e voce alle lamentele che emergono e si sentono un po’ dovunque, nelle strade, nelle banche, nelle sale di attesa degli ambulatori, nei negozi, nelle case… in ogni posto.

Soltanto gli amministratori forse non le possonoascoltare in diretta, per il semplice fatto che da giorni e giorni non si fanno trovare nell’unico posto in cui dovrebbero stare: dentro il municipio; là dove non vi è traccia del sindaco, del sottosindaco e degli assessori, così si lamentano e dicono i cittadini che sempre più numerosi vanno al palazzo di città per portare le loro lamentele e chiedere il ribasso delle bollette e il pagamento in più rate.

tari4Il Pd di questo sentimento di rabbia e di queste legittime richieste si è fatto portavoce promuovendo una raccolta di firme con la quale i cittadini che non sono pecoroni potranno manifestare il loro dissenso e la loro proteste rafforzando il compito dei consiglieri della minoranza i quali avevano proposto – inascoltati – di non applicare almeno la Tasi in questa parte finale del 2014, visto che il bilancio del comune era in attivo.

Ora in paese circolano voci di rivolte fiscali e di scioperi, insomma non si vogliono pagare le bollette alla scadenza in attesa che queste siana ridotte d’importo e frazionate in più rate. La situazione può degenerare da un momento all’altro se non si ricorre ad una soluzione che prevenga ulteriori danni ai cittadini di Milena che decidessero di non pagare e quindi rischiare di pagare multe salatissime: ottenendo oltre al danno, la beffa.

In tanti potrebbero soffiare sul fuoco e spingere i milenesi ad azione inconsulte e forti. Anch’io potrei farlo ma non lo faccio per non creare ulteriori danni alla cittadinanza: siamo ancora in tempo per evitare disastri e danni ai milenesi solo che lo si voglia.

Se infatti il presidente del consiglio riunisse i capigruppo consiliari e organizzassero un consiglio comunale immediato e straordinario per far slittare il pagamento e aumentare il numero delle rate…

tari3Se il sindaco e gli assessori lunedì prossimo facessero una giunta per rinviare la scadenza e poi partecipassero ad un auspicabile incontro con la cittadinanza per raccogliere le proteste e le proposte, se incontrassero anche professionisti, artigiani, commercianti per vedere di ovviare a bollette impagabili e mal ripartite…

Se i cittadini nel frattempo si organizzassero in un comitato che li rappresenti e porti avanti le giuste rivendicazioni…

Allora sì che daremmo tutti esempio di maturità e di buon senso ma soprattutto eviteremmo disordini e danni alla cittadinanza che, ci vuol poco, è ai limiti della sopportazione. Ciò che manca in questo paese è la democrazia praticata, i momenti di pubblico confronto in cui i politici dialogano con gli amministrati e questi possono esprimere i pareri, le proteste e le proposte.

E sui costi della raccolta dei rifiuti ce ne sarebbero cose da dire e da ridire. Lo potremo fare se dall’Amminsitrazione giungerà un segnale di comprensione e di dialogo.

liberatiE, per favore, non spariamo sul pianista. Corrono o si fanno correre voci che il responsabile di tutto sia il capoarea amministrativo. Troppo comodo trovare un capro espiatorio, a buon mercato.

La verità è diversa e coinvolge la responsabilità di chi amministra la cosa pubblica che ha il dovere di tenere conto della situazione di crisi in cui versa il paese pieno di pensionati e disoccupati, con i giovani costretti ad emigrare e gli esercizi commerciali che stentano a restare aperti quando non chiudono.

In tali casi non si può pagare un kg d’immondizia molto ma molto di più della carne e si ha il dovere di trovare tutte le soluzioni per ridurre i costi: tutte, ma proprio tutte, anche quelle che possono sembrare le più rivoluzionarie. Non esclusa quella di far riaprire a furur di popolo la discarica di Serradifalco o la nostra: nessuna legge può essere talmente ingiusta da imporre tasse impagabili alla popolazione!

Pubblicità

Read Full Post »

Il Circuito delle Quattro Rocche

Giovanni Cassenti

.

cassenti-barba-corta1Giovanni CassentiNon mancarono tifosi alla conferenza stampa tenuta dal 1968 al suo arrivo in paese e gli chiesero se un giorno Milena sarà famosa cosa arriverà di buono a Milena riguardo allo sport. Sorridendo Barba Corta non dimenticò di anticipare una bella notizia.

“Ho letto nel libro degli astri che Milena sarà tappa di corsa automobilistica”.

Allo stupore che si leggeva in faccia a tutti, allora l’Indovino fu più preciso.

“A meno che per la mia età non sbaglio a leggere qualche vocale, sono certo che c’è un progetto di un circuito di circa 15 km di cui quanto prima inizieranno i lavori verso la fine di giugno, tutto fuori pista per evitare sciagure, tutto nuovo.

cirnuIl circuito comprende Rocca Amorella, Rocca di Ponte, Rocca Grande e Rocca dei Morti con congiunzione Amorella. La strada sarà quanto più possibile piana con pochissimi dislivelli grazie a solo quattro ponti, che forse se ne vedono pochi anche all’estero, saranno collegate le cime delle Quattro Rocche.

Centinaia di muratori inizieranno la costruzione dei quattro ponti con grandi blocchi di pietra cosicché i tempi saranno brevi. Un bel progetto, una bella idea architettonica. Il circuito non servirà solo per farci le corse automobilistiche ma anche piacevole ai turisti che con le quattro ruote potranno vorranno fare qualche giro in una pista grandemente panoramica che sarà vanto per la Sicilia e un onore per Milena.

cr2Un giorno saranno anche le marche automobilistiche più famose a chiedere di farci le gare nel Circuito delle Quattro Rocche” ma la prima gara ufficiale sarà inaugurata riservata solo a piloti di Milena che hanno avuto incidenti e sono fortunatamente sopravvissuti questo perchè trasmettano la fortuna anche al circuito nuovo. Poi verranno i piloti più famosi a correre nell’alta pista con le loro macchine che romberanno in alto sulle cime come tante aquile per la felicità degli spettatori tifosi di corse con le automobili da competizione.

cr3Il comune, le banche e i promotori sportivi e turistici raccoglieranno una cifra superiore a 200 milioni e il primo premio sarà di 150 milioni. Si prevede pure di vendere biglietti della Lotteria “Quattro Rocche” che non faranno chiudere in perdita gli organizzatori e distribuiranno altri premi a chi li acquisterà.

La parte del leone la farà il Grande Starter che darà avvio alle corse e il suo Villaggio Masaniello. “Robba Ranni” infatti ci guadagnerà più di tutti perchè lì ci sarà l’inizio e la fine delle corse, così al villaggio non ci sarà più nemmeno un agricoltore: tutti diventeranno meccanici e venditori di pezzi di ricambio, ci sarà una pompa di benzina; ditte addette alla manutenzione della pista… Nasceranno garagi, bar, gelaterie, un albergo pure con ristorante, negozi di cartoline illustrate e souvenir…

piscuPoi da cosa nasce cosa. Sapendoci fare qualcun altro potrà affrontare la spesa di una grandissima Piscina di Plastica nel qual caso altri potrebbero imitarlo e non è escluso per il futuro che si possa dare il colpo di grazia a Taormina! E se un giorno si farà una pista per le corse dei cavalli non è escluso che si possa dare un altro colpo di grazia anche alla Favorita!

Ma queste cose dovrete chiederle a chi verrà dopo di me. Io per parte mia già vedo nella sfera di cristallo, dal lato opposto alla tribuna del Circuito, un grande spiazzo in cui il comune può sistemarci il campo Sportivo, in una località di aria purissima, vicino alla attuale rotabile che sovrasta le case di Masaniello.

La conferenza si chiuse tra lo stupore generale e qualcuno si prese di coraggio e chiese a Barba Corta se era sicuro che tutto questo bene di Dio sarebbe veramente realizzato nel paese.

La risposta dell’Indovino fu tanto chiara quanto sibillina: “Credete voi che a 68 anni io abbia la vista appannata e possa aver letto nei righi del Libro del Futuro, Milena per Milano?”

Read Full Post »

Michele Mancuso

Michele Mancuso

La casa non è un lusso. È un diritto.

.

La casa non è un lusso. È un diritto. Non si può pensare che sia giusto ridurre i cittadini a soli contribuenti che devono mantenere i costi degli sprechi altrui.

Prima la colpa era dell’Ato rifiuti che sprecava, adesso sarà delle Srr che faranno ciò per cui sono nate…. Sprecare! Siamo davvero stanchi. Certamente lo sono anche gli amministratori.

Per questo la proposta di Forza Italia è quella di essere tutti dalla stessa parte.

tasse-regionali1Intanto si blocchino i pagamenti valutiamo cosa si deve e in quanto tempo.

Non si può pretendere che i cittadini con tutte le difficoltà che hanno vengano abbandonati a se stessi. Non parliamo delle attività commerciali ed artigianali che rischiano di chiudere alla sola idea di affrontare i costi e le tasse.

Milena deve rialzarsi e lo deve fare partendo dalla volontà dei cittadini.

Al tempo stesso ci aspettiamo un consiglio comunale aperto dove ognuno possa esprimente il proprio parere e dare il proprio contributo.

Non si deve strumentalizzare una situazione già grave, ma è doveroso lottare per risolvere una problema davvero insostenibile per la cittadinanza.

Il caro rifiuti va rifiutato per prima dalla stessa amministrazione. Chi oggi è al governo della città deve responsabilmente dare ascolto e voce alla gente!

Read Full Post »

18

Read Full Post »

Mentre oggi i giovani vivono un’eterna adolescenza nell’antichità alla stessa età c’era chi partiva per cambiare il mondo

Alessandro Magno e Giuliano l’Apostata trentenni nella storia

Silvana Grasso

Silvana Grasso

Silvana Grasso

.

Dalle canoniche «età» della vita, dall’ infanzia alla vecchiaia, passando per adolescenza giovinezza maturità, nell’ ultimo trentennio è pressoché scomparsa la giovinezza, nel senso che i giovani, e di questo la crisi attuale non è affatto unico responsabile, vivono un’eterna adolescenza, per transitare poi direttamente alla maturità. A trent’anni molti adolescenti-giovani stazionano ancora in casa, frequentano l’ Università, eterni figli di famiglia, accuditi assecondati da genitori premurosi che, qualche volta, sembrano lievemente contrariati dalla coabitazione, ma è più un vezzo che una seria contrarietà.

A poco più di trent’ anni, nel 323 a. C., anno della sua morte, Alessandro era già «magno», le sue conquiste avevano ampliato a dismisura l’ orizzonte politico-culturale e quel mondo «barbaro» che i greci avevano liquidato con disprezzo e sussiego veniva a pieno titolo integrato nella cultura greca.

Giuliano

Giuliano

Sei secoli dopo, poco più di trent’ anni, visse pure l’ Imperatore Giuliano, chiamato l’ Apostata dai cristiani che in lui videro un traditore e non un eclettico raffinato neopagano. L’ imperatore, nato nel 331 d. C. a Costantinopoli e morto a Maranga, in Mesopotamia, nel 363 d. C., di indole schiva, riservata, incline al pensiero alla filosofia ad un genuino neopaganesimo, vocato esclusivamente agli otia, fu suo malgrado costretto ai negotia da una «ragion di stato», matrigna a vocazioni d’ humanae litterae, a gravidanze filosofiche, materna solo a trono corone e onori.
Dopo il massacro del padre, un fratellastro di Costantino, e di altri membri della famiglia, sotto custodia dell’ imperatore Costanzo II, suo zio, il ragazzo Giuliano adottò i classici greci e latini come interlocutori unici della sua silenziosa solitaria quotidianità. Adottò i miti d’ Omero come favole magnifiche che nessuno gli raccontava, bambino-vecchio nella segregazione dell’ aspra Cappadocia, a Macello, cui lo accompagnava, quasi carceriere, un insensibile precettore. Bambino- vecchio senza carezze di madre, di padre, senza carezze che non fossero la lettura, la scrittura.
Sua madre d’ elezione fu, quindi, quella cultura umanistica che lo protesse dall’ anaffettività dei suoi «educatori», dalla secchezza emotiva di chi gli era parente per sangue, non certo per amore.
Amore assoluto fu invece quello per Atene, cui approdò nel 354 d. C., città magica che stava recuperando in spiritualità quel che aveva perso in potenza potere e «storia». Amore a prima vista, amore totale, amore infinito. Atene fu ossigeno, il suo ossigeno. Atene fu passato e presente. Atene fu madre e maestra.
Nulla avrebbe voluto il giovane Giuliano se non che restare a vita nella sua Atene e respirarvi i suoi «antenati» letterari, filosofici, poetici. Se non che abbandonarsi alle Muse, al silenzio, alla contemplazione, alla meditazione. Senza malsane immissioni politiche, né storiche. Vivere di mito nel Mito avrebbe voluto, vivere scrivendo, vivere meditando. Unico otium-negotium, il pensiero.

imagesCA3I12N7Ma il sogno di Giuliano dura appena un anno. Lo richiama lo zio Costanzo, lo manda in Gallia. Ha già deciso per lui, dove quando come.
Quel distacco dalla sua «patria» emozionale, Atene, fu lo strappo dalle viscere della madre, fu lo strappo di Polissena dal seno di sua madre Ecuba. Fu pianto, fu pianto e dolore infinito. Ma non vi fu orfanezza, non vi fu abbandono, non vi fu lutto. Restò con lui a vita la Madre, nella sua effimera vita, vita di pochi anni, solo in altre geografie, meno assolate, nient’ affatto elegiache. Nella placenta di quella madre restò fino alla morte, restò oltre la morte. Perché bellezza poesia pensiero non furono, né sono, edibili neppure dalla morte che tutto divora.
Anzi proprio l’ educazione liberale di quella speciale Madre gli fece accogliere, come missione irrinunciabile, quella di pacificare e riorganizzare la Gallia. Missione che fu passione, otium che divenuto negotium non abdicò mai alla sua natura ascetica e contemplativa, quasi visionaria. La sua straordinaria versatilità letteraria divenne straordinaria versatilità «politica», governativa, fino a quando Costanzo II, geloso dei suoi successi, lo rimuove dalla Galli, lo manda in Oriente, forse meditandone il delitto, ma la Provvidenza della sua morte salva Giuliano, ormai unico imperatore.
Non coltivò il sogno d’ un potere sconfinato, ma coltivò il sogno d’ una cosmica palingenesi. D’ una resurrezione del cosmo che vedesse tornare sulla Terra quella Giustizia che aveva segnato la fine dell’ età dell’ oro, fuggendo tra le stelle, in orrore ai vizi e alla corruttela degli uomini. Coltivò il sogno d’ una radicale trasformazione dello Stato a livello politico, religioso, culturale, trasformazione che doveva assolutamente riappropriarsi dell’ eredità spirituale di Roma e Atene.

imagesCAABKEIWProgetti enormi, progetti destinati davvero a cambiare la Storia, altro che i progettini grattaevinci del nostro Governo, pensati la mattina tra un morso alla brioche e una leccata di nutella, digeriti a mezzogiorno tra maccheroni al sugo, evacuati la sera! Altro che l’ adolescente Renzi!
Il ritorno al paganesimo di Giuliano fu «eclettico», non fu integralista, come non fu immune da critiche, ma questo, si sa, fa parte della storia di chi se lo conquista un posto nella Storia, di chi con coraggio e virtù non esita a esporre il petto allo strale acuminato e dolorosissimo dell’ ingratitudine. Anche gli Antiocheni che, largamente, aveva aiutato si mostrarono indifferenti ed ingrati al suo programma, non lesinarono battute di scherno al suo ascetismo e, persino, alla sua barba da filosofo.

(altro…)

Read Full Post »

Angelo Manta segretario del Pd Milena

Angelo Manta segretario del Pd Milena

La Tari è troppo esosa. «Petizione per abbassarla»

Carmelo Locurto

.

Una petizione popolare per chiedere all’Amministrazione di Milena di ridurre la tassa sui rifiuti e di consentirne il pagamento in 6 rate.

È l’iniziativa che in queste ore ha messo in atto la segreteria cittadina del Pd dopo l’emissione delle bollette Tari sui rifiuti. Bollette che hanno fatto registrare dissenso tra numerosi cittadini che, oltre a lamentarsi della presunta esosità della tassa, hanno anche paventato il rischio di non poter pagare le bollette. Secondo i cittadini, la bolletta della Tari, rispetto alla Tares 2013, avrebbe registrato un notevole aumento sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche.

IMMAGINE MANIFESTO TARIIl segretario cittadino del Pd Angelo Manta, intervenendo su questo spinoso stato di cose, ha sottolineato: «I cittadini di Milena, in un momento di profonda crisi, non sono disposti ad accettare che i costi spropositati derivanti dalla scellerata gestione del servizio dei rifiuti, di cui il sindaco di Milena è corresponsabile, si traducano in una tassazione sproporzionata e ingiustificata; vogliono sapere che cosa pagano nello specifico e perché gli importi sono notevolmente aumentati».

Angelo Manta ha annunciato che il Pd di Milena ha avviato una petizione popolare nella quale si chiede senza mezzi termini all’Amministrazione comunale l’abbassamento della tassa rifiuti ed il suo successivo pagamento in 6 rate.

Il segretario cittadino del Pd ha spiegato: «Considerato che, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel 2014 è prevista una spesa 589.600 euro, i cittadini, con una petizione popolare, chiedono al sindaco di conoscere i contenuti, obbligatori, del piano finanziario della tassa sui rifiuti con particolare riferimento al modello gestionale e organizzativo, ai livelli di qualità del servizio ai va commisurata la tariffa, alla ricognizione degli impianti esistenti, all’indicazione degli scostamenti rispetto all’anno precedente e alle relative motivazioni». Già diversi cittadini in queste ore hanno firmato la petizione. Angelo Manta ha poi concluso: «Con questa petizione popolare è nostra intenzione chiedere all’Amministrazione di diminuire e rateizzare la tassa».

Read Full Post »

antichi usi

Latte a domicilio appena munto dalla capra

F. S.
.

caprairUn personaggio che mi ha molto colpito da piccolo, e che ricordo ancora oggi a distanza di tanti anni, era il capraio che veniva a bussare alla porta di casa per vendere il latte. L’uomo arrivava ogni mattina, puntuale, accompagnato dalla sua capra che lo seguiva docilmente.
Al suo arrivo si scendeva ad aprire il portone portando una tazza grande, “un cicaruni”. Il capraio mungeva allora il latte direttamente dalle mammelle della capra in alcuni contenitori cilindrici di alluminio di diversa grandezza, a seconda se se ne voleva un quarto, mezzo litro o un litro; dopo di che lo versava nella tazza.
Così facevamo colazione e col latte caldo caldo, appena munto, che mia madre o mia nonna bolliva mescolandolo con il caffè insieme con del pane duro, come si diceva, del giorno prima.
Erano altri tempi, quando la città, specie il centro antico, era ancora vicino alla campagna con una cultura contadina che ancora caratterizzava molti momenti della vita, i rapporti umani e la semplicità del “mangiare”.
Ricordo, per esempio, un capraio che abitava quasi di fronte casa mia, che spesso si sedeva sugli scalini della sua porta a mangiare pane e formaggio.
C’era infatti tra i contadini un modo alquanto particolare di mangiare pane e formaggio. Il capraio, tra il pollice e l’indice della mano sinistra, appoggiandolo al palmo della mano, teneva un grosso pezzo di pane; tra l’indice e il medio teneva saldamente un pezzo di formaggio; mentre tra l’anulare e il mignolo infilava un pezzo di cipolla.
Con la mano destra teneva un coltello.
Così, per mangiare, prima tagliava e metteva in bocca un pezzetto di pane, poi tagliava un pezzetto di formaggio e lo aggiungeva al pane, dopo di che tagliava un pezzettino di cipolla che rendeva più saporito il boccone.
Un modo di fare colazione all’aperto, soprattutto quando il bel tempo lo consentiva.

Read Full Post »

Sette dosi di hashish e uno spinello nei bagni di un istituto scolastico

V.P.

.

controlli dei carabinieri con il cane «bak»

controlli dei carabinieri con il cane «bak»

Sette dosi di hashish ed uno spinello già confezionato nascosti dietro il termosifone dei bagni maschili del plesso scolastico che ospita sia l’istituto per geometri “Leonardo Da Vinci” che l’alberghiero “Di Rocco” di via Turati.

Ha dunque avuto successo la perquisizione dei carabinieri nelle due scuole; attività che fa parte di una serie di controlli che i militari dell’arma stanno svolgendo nelle scuole di tutta la città ed in provincia. Anche stavolta è stato decisivo l’intervento di un cane, il pastore tedesco Bak del gruppo cinofilo dei carabinieri di Palermo, che spesso affiancano i carabinieri di Caltanissetta e del resto della Sicilia in questo tipo di controlli.
I militari dell’arma si sono recati nell’edificio che ospita i due istituti nelle prime ore del mattino ed hanno trovato la massima collaborazione da parte di docenti e dei dirigenti scolastici; prima sono state controllate le aule dove non è stato ritrovato nulla e poi sono stati controllati i luoghi dove si riuniscono gli studenti durante le pause e quindi i servizi igienici, dove è stato trovato lo stupefacente grazie al fiuto del cane Bak.
Già nelle scorse settimane erano stati eseguiti altri controlli che avevano avuto esito positivo ed il capitano Domenico Dente, che guida la compagnia dell’arma di Caltanissetta, ha annunciato che i controlli proseguiranno nel resto delle scuole in un’ottica di prevenzione della diffusione del fenomeno del consumo di stupefacenti.

Read Full Post »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 25,14-30

.

untitledIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Un uomo, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.
A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì.
Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro.
Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due.
Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;
per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo.
Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;
avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse.
Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.
Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».

Read Full Post »

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: