Crescono le bollette e anche le proteste
.
La protesta in paese sale come una marea montante. Le bollette a detta dei cittadini che se le sono viste recapitare – sono “esagerate” e non in linea con quanto si sentiva dire, infatti quest’anno si paga molto di più degli anni passati. Le bollette aumentano mentre i soldi di stipendi e pensioni diminuiscono, due fattori che portano ad una miscela esplosiva come la rabbia di tutti i cittadini, di qualsiasi ceto e parte.
Ormai lo sfogo esce dalle pareti di casa e dai quartieri e si trasferisce con sempre maggiore forza nei luoghi d’incontro come bar, banche, sale di attesa, negozi, per le strade e nelle piazze. Tanta rabbia che confluisce in un’unico punto: “non possiamo pagare e non paghiamo”. A questa decisione si oppone la consapevolezza che purtroppo pagare si deve e quindi interviene la ragione e ci si appiglia a qualche altra soluzione che non comporti le sanzioni previste dalla legge.
Al nostro blog ogni giorno arriva una valanga di proteste-proposte che così possiamo sintetizzare.
“Ci spieghino perché è così cara se lo stesso governo ha detto che con la riforma delle tasse si doveva pagare meno dell’anno passato”.
“Questi amministratori non conoscono come ce la passiamo male? Perché non hanno previsto il pagamento a rate?”
“Per stare un mese a Milena quest’anno pago oltre 200 euro. Non verrò più e forse vendo la casa di nascita” dice un emigrato ad Aix-les-Bains. Un concittadino che ha un fratello in Svizzera proprietario di una casa a Milena, ne riporta la rabbia: “Pagare 380 euro, 150 euro più dell’ann0 scorso, è una vergogna!”
“Ma con quali criteri fanno pagare questa tassa: si dovrebbe pagare “a persona” che abita in una casa e non a metro quadro” si sfoga uno la cui madre vedova abita da sola una casa di quasi 100 mq.
Qualcuno più informato si chiede e ci chiede: “Perché negli altri paesi non si paga o si paga di meno e fa l’esempio di Campofranco e Santa Caterina.
E via dicendo altre osservazioni che riguardano le spese enormi sostenute dalla cittadinanza per la raccolta dei rifiuti solidi urbani: troppi impiegati che costano troppo, la mancanza di una discarica unica in cui potrebbero scaricare i comuni che fanno parte di Terre di Collina (Milena, Bompensiere, Montedoro, Serradifalco e Delia) mancanza inspiegabile che fa dire “a cosa serve Terre di Collina? ed invocarne lo scioglimento”. Tutte osservazioni razionali che meriterebbero un giusto approfondimento.
Ma non è tempo di ragionamenti lunghi quanto di pronte soluzioni. Sono sempre di più quanti invocano azioni popolari forti “come quella volta che andammo a strappare le bollette care della spazzatura”. L’incredibile di questa vicenda è che – eccetto l’animatore di quella vera e propria rivolta – tutti gli altri politici che stavano con lui, ora non sono più all’opposizione ma al governo del paese. “Basta conquistare il municipio per dimenticare il tempo quando si aveva a cuore la difesa dei più deboli?” domandano a decine ogni giorno e invocano la scesa in campo di chi “sapeva difendere il popolo dalle bollette troppo care e ingiuste”.
Anche il giusto sfogo intanto è proibito alla gente che va in comune per lamentarsi con il sindaco. Non lo trovano. Nemmeno altri assessori. E allora vanno in cerca del vicesindaco costretto a far fronte ai numerosi protestanti. Bersagliati anche i consiglieri di maggioranza.
Giunge notizia che la minoranza consiliare stia pensando a qualche incontro con la cittadinanza, forse anche ad un consiglio comunale straordinario aperto ai cittadini, mentre il Pd pare abbia pronta una raccolta di firme per chiedere l’abbassamento della tassa e la rateizzazione della stessa in sei rate.
Ma bisogna affrettarsi perché la scadenza del pagamento si avvicina e – per dirla prafasando il poeta patriota Arnaldo Fusinato in “Ode a Venezia” – “Le corde stridono / la voce manca… / il pan ci manca / sul ponte sventola / bandiera bianca” dove per bandiera bianca s’intenda la resa dei cittadini più poveri che non potranno pagare quella tassa così cara a politici e amministratori.
Perplessità emergono anche sulla differenziata, proposte arrivano sulla riapertura della locale discarica per ridurre sensibilmente i costi della raccolta dei rifiuti ed altre idee su come organizzarsi per una protesta più efficace possibile. Di ciò e di altro MML vi terrà puntualmente informati e cercherà nel possibile di far pressione sui consiglieri comunali perchè arrivino ad un’intesa comune che sia favorevole alla cittadinanza.
–