Il recupero del monastero approda all’Ars e il Paese delle Robbe si ricopre di vergogna
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Interrogazione di Trizzino (M5S) e invito al Comune ad espropriare l’immobile pericolante
C. L.
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Milena. La questione legata al recupero, alla salvaguardia e alla valorizzazione dello storico ex monastero di San Martino è approdata all’Assemblea regionale grazie all’iniziativa promossa dell’on. Giampiero Trizzino, presidente della IV Commissione “Ambiente e territorio” alla Regione Siciliana. Il deputato del Movimento Cinque Stelle, sollecitato dai rappresentanti del M5S di Milena, ha predisposto un’interrogazione urgente, invitando nel frattempo anche l’amministrazione comunale milocchese a procedere con un’espropriazione per pubblica utilità dello stabile.
«Si tratta di una struttura meravigliosa ma abbandonata, che in qualunque altro posto al mondo avrebbe rappresentato motivo di orgoglio e vanto, contenitore ideale per promuovere il turismo ed il territorio». Da qui l’idea del Movimento Cinque Stelle di Milena di far giungere il grido del popolo milocchese all’Assemblea regionale, attraverso la disponibilità del portavoce Trizzino. Quest’ultimo ha così anche invitato l’amministrazione di Milena a procedere con una espropriazione per pubblica utilità dello stabile.
«Auspichiamo un pronto intervento dell’Amministrazione comunale in tale direzione, affinché si possa innanzitutto espropriare San Martino, in modo da procedere spediti con le fasi burocratiche successive a livello regionale», ha rilevato il Movimento Cinque stelle di Milena.
Nella lettera al sindaco Peppuccio Vitellaro, l’on. Trizzino ha sollecitato «la messa in atto della procedura di espropriazione dell’ex Convento; alla luce delle gravi condizioni di degrado in cui versa l’immobile, e considerando l’indubbio valore storico e culturale allo stesso riconosciuto, si ritiene che la procedura di espropriazione per pubblica utilità costituisca atto urgente che il comune di Milena deve, in tempi brevi, porre in essere al fine di avviare i lavori di restauro e manutenzione del monastero-fattoria di San Martino, considerando anche i pericoli per la pubblica incolumità che derivano dai continui crolli che interessano il manufatto».
In questo senso, l’on. Trizzino ha anche richiamato l’articolo 95 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ” Codice dei beni culturali e del paesaggio”, secondo cui «l’espropriazione per pubblica utilità è consentita laddove risponda ad un importante interesse a migliorare le condizioni di tutela dei beni di interesse culturale».
prima striscia la notizia, ora i grillini mettono in evidenza le cose che non vanno, ma non si potrebbero evitare certe vergogne pensandoci in tempo?
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Mi fa piacere sapere che si è fatta chiarezza sul fatto che San Martino non è un bene pubblico ma è di proprietà dei privati e dunque, prima di entrare dentro il rudere per fare lavori bisogna espropriarlo. E’ anche vero che l’espropriazione di un suolo va indennizzata e dunque dovremmo – noi milocchesi – pagare l’acquisto di questo sito. Io, personalmente, un euro non lo spenderei! Ricordo infatti che, pure quando sono state organizzate le serate del 1° Maggio a San martino eravamo lì in 20 o 30 persone!
Secondo me, sarebbe stato certamente più intelligente e appropriato chiedere al Governo Regionale perché da quattro anni ha bloccato al Comune di Milena i fondi per il rimborso degli abbonamenti dei nostri ragazzi creando un buco in bilancio da 400.000 € che il Comune di Milena – cioè noi milocchesi – abbiamo dovuto pagare di tasca nostra, atteso che, il Comune non stampa moneta ma riceve parte delle imposte che noi paghiamo.
Gentile On. Trizzino e cari amici 5 stelle: vogliamo parlare di quanto deve spendere il Comune per acquistare San Martino e non far cadere un muro? Oppure di quanto deve spendere il Comune per garantire un servizio agli studenti nonostante i gravissimi tagli della Regione?
Io, caro On. Trizzino non ho i suoi voti e neppure la sua preparazione, ma dal basso della mia ignoranza chiederei al Governo regionale di garantire il trasporto dei ragazzi di Milena che devono fare (unico comune in Sicilia) 45 Km al giorno per andare a studiare. Faccia lei…
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Cosa penserà Trizzino dei milenesi che sono degli ignoranti e degli incolti che non hanno a cuore la loro storia e le loro radici? Che senso ha mettersi al bivio tra salvare San Martino e pagare il trasporto degli studenti? Si possono e si devono fare entrambe le cose. Non amare la propria storia poi è vergognoso. Per fortuna a Milena immaturi di questo tipo ne girano pochi, purtroppo però alcuni vanno e vengono dal comune. Un grazie di cuore ai grillini di Milena e all’on.le Trizzino per la loro sensibilità verso San Martino.
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Io non difenderei mai l’amministrazione attuale di Milena.
Il Convento a noi non serve è vero.
Xò non si devono dimenticare che il nostro paesino è al massimo della retrocessione mai verificatasi prima.
Vergognatevi convento no; ma almeno kl minimo indispensabile.
Il paese è abbandonato; i vigili caro Sindaco mandali villaggi villaggi anziché di farli dormire o fargli guarda o culi alle scuole. ……..
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Sono d’accordo, facciamo entrambe le cose: monastero e abbonamenti. Pero cari 5 stelle fateli davvero tutte e due. Avete fatto San Martino, ora fate quella sui nostri poveri pendolari. Sequesto onorevole fa solo San Martino avrà avuto ragione il commentatore di prima. Ma a proposito: qualcuno ha raccontato all’onorevole i gravi problemi delle famiglie che pagano l’abbonamento ai figli pendolari? O gli e’ stato raccontato solo di San Martino? Boooo….
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San martino, pendolari ne parlate ma delle bollette che sono così care che non si possono pagare non se ne parla? Qualcuno faccia qualcosa contro queste bollette.
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il nostro caro blog potrebbe fare qualcosa contro il carobollette o il suo direttore ha dimenticato le grandi lotte del passato?
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