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Archive for 8 novembre 2014

mafRoberto Mistretta

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Sono stati tutti arrestati (alcuni si sono costituiti) i cinque imputati del processo «Uragano» che per la Cassazione sono affiliati alla famiglia mafiosa di Milena e responsabili di richieste di «pizzo» ad alcuni imprenditori.
Nelle ore successive alla sentenza della Corte Suprema, i carabinieri hanno provveduto ad assicurare alla giustizia (come già detto qualcuno s’è costituito prima che i carabinieri bussassero alla sua porta), Gioacchino Cammarata, al quale sono stati inflitti 12 anni, Giuseppe Cammarata, condannato a 11 anni, Giuseppe Tona e i fratelli Calogero Amico e Salvatore Amico, tutti e tre condannati a 8 anni ciascuno.

LaICL070092720141107CLGli Ermellini hanno confermato la decisione della Corte d’Appello nissena.
Per l’accusa, la cosca di Milena avrebbe fatto il bello ed il cattivo tempo nel paese nei primi anni 2000, gestendo diverse attività illegali, comprese le estorsioni alle imprese. I cinque arrestati sono stati condannati per le richieste di «pizzo» all’imprenditore di Milena, Paolino Diliberto, che era parte civile nel processo con l’avvocato Sandro Valenza, mentre per le estorsioni alle imprese Nola e Tona sono stati condannati soltanto i fratelli Cammarata. Va ricordato che a conclusione del processo di primo grado il tribunale aveva confermato l’aggravante di essere capimafia, ma la Corte d’Appello aveva cancellato tale aggravante, stante che l’unico boss riconosciuto sarebbe stato Francesco Randazzo, deceduto alcuni anni fa.
Il blitz «Uragano» eseguito dai carabinieri, scattò il 13 dicembre del 2005. Una ventina inizialmente i soggetti coinvolti nell’indagine, ma alla fine i presunti responsabili di singoli episodi di estorsione vennero assolti o condannati a pene leggere, mentre altre accuse vennero prescritte.
A distanza di un mese esatto dall’operazione Uragano, fu incenerita l’auto in uso a Giuseppe Cammarata, (una Peugeot intestata ad altra persona).

sA marzo del 2006, la parte sana di Milena (la maggior parte), si ribellò ed organizzò la rivolta contro il pizzo nel Vallone nel corso dell’affollato convegno «Milena è il paese delle robbe, non della mafia», e tantissimi commercianti esposero la locandina dello stesso.

E a febbraio del 2010 il piccolo paese di Milena (3500 abitanti), salì alla ribalta nazionale per il servizio del settimanale antimafia S, circa la remissione in libertà di diversi soggetti arrestati nel 2005 proprio nell’ambito dell’operazione «Uragano», tutti condannati in primo grado ma scarcerati nel dicembre del 2009 per decorrenza dei termini di custodia cautelare in carcere.

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Allarme kebab: ecco cosa c’è dentro

.Allarme kebab: ecco cosa c'è dentro

In Inghilterra, alcuni studi della Food Standards Agency e di altre associazioni dei consumatori hanno stabilito che il Kebab, venduto nel paese, non contiene sempre e solo agnello, ma anche carne di origine sconosciuta, forse di topo, cane e gatto, che sono carni meno costose.

Il Kebab a base di carni strane – I piatti venivano serviti come agnello, ma in realtà erano composti anche da maiale, manzo, pollo, tacchino o carni che non sono state identificate, senza che sia stato possibile capire se vi era la presenza dell’agnello o di altro. L’indagine realizzata, ha mostrato che su 60 Kebab che vengono spacciati per agnello, 17 erano stati realizzati mischiando anche altri tipi di carne mentre 5 presentavano una materia prima non identificabile. Un altro studio, che ha analizzato 145 campioni di Kebab, ha determinato che 43 di questi non erano stati cucinati esclusivamente con agnello.

La rezione del governo – Diffusa la notizia, è stato interpellato il vice ministro britannico Nick Clegg, a cui è stato chiesto in onda sulla radio LBC se esiste la possibilità che al posto dell’agnello siano state usate carni meno costose, come quelle di cani, gatti o topi, come riportano diversi quotidiani internazionali, tra cui il The Telegraph. “Certo che mi preoccupo se stanno vendendo spiedini di ratto. Penso che le autorità sanitarie dovrebbero iniziare a lavorare su questo”, ha detto Clegg, mentre il governo ha avviato una procedura ufficiale di analisi per approfondire la vicenda. Oltre alla qualità discutibile delle carni utilizzate, gli autori dello studio avvertito che il kebab è generalmente un prodotto poco sano, a causa del suo alto contenuto di sale e grassi saturi.

Fonte: Yahoo

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È di Rossella Formica il tema più bello d’Italia

Vincenzo Pane

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Rossella Formica

Rossella Formica

Il suo tema sulla giustizia civile è stato considerato il migliore a livello nazionale. Una grande soddisfazione per la studentessa nissena Rossella Formica, che frequenta il quarto anno all’istituto professionale Galileo Galilei, autrice dell’elaborato sull’argomento la cui traccia era «per quali motivi – a tuo parere – l’ordinamento prevede che un cittadino, per la tutela dei suoi diritti in giudizio, debba obbligatoriamente (salvo i casi di modestissimo valore) essere assistito da un avvocato? ». Argomento di grande attualità e che tocca da vicino la professione dell’avvocato, una tra le più gettonate dai giovani studenti di giurisprudenza.

Ad esprimere soddisfazione anche la dirigente scolastica del «Galilei» Loredana Schillaci e gli avvocati Francesco Panepinto, presidente della camera civile nissena ed Umberto Cascino, che ha curato il progetto riguardante il concorso sulla giustizia civile. Si tratta della traccia scelta per il concorso che viene indetto ogni anno dall’Unione nazionale delle camere civili in occasione della Giornata europea della giustizia civile; il lavoro di Rossella Formica era stato scelto dalla Camera civile nissena come il miglior elaborato per l’anno 2013/2014 ed inviato a rappresentare Caltanissetta nel concorso nazionale.

giustizia1952_imgLa prossima Giornata della giustizia civile si svolgerà sabato mattina – a Caltanissetta verrà celebrata nell’aula magna del palazzo di giustizia a partire dalle 10:30 – e Rossella Formica sarà premiata dai vertici della Camera civile nissena con un iPad, come autrice del miglior lavoro a livello locale. Ma per la giovane studentessa le soddisfazioni non sono finite qui, visto che l’Unione nazionale della camere civili le consegnerà il premio in denaro di mille euro nel corso di una manifestazione che si terrà il 12 dicembre nella sede della Corte di Cassazione, a Roma in piazza Cavour. Quest’anno l’argomento su cui saranno chiamati a scrivere gli studenti delle scuole superiori che decideranno di partecipare sarà: «La giustizia deve essere indipendente, imparziale ed accessibile. Qual è, a tuo parere, il significato di tali termini? ». E’ inoltre prevista la simulazione di un processo civile, al quale assisteranno diversi studenti degli istituti superiori della città, sul tema della “Reintegra in possesso”.
Interverranno, nel corso dell’incontro, il presidente della corte d’appello di Caltanissetta Salvatore Cardinale, il presidente del tribunale Claudio Dall’Acqua, il presidente dell’ordine degli avvocati di Caltanissetta Giuseppe Iacona il presidente della camera civile nissena Francesco Panepinto, ed il consigliere di corte d’appello e magistrato formatore della scuola superiore della magistratura Giovanbattista Tona.

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alto

Un bolzanino di un metro e cinquanta che cavolo di alto atesino è?

zap&ida

 

 

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Sicurezza delle caldaie multe salate per chi non ottempera

Impiantisti della confartigianato

Impiantisti della confartigianato

Dal 15 ottobre è in vigore il nuovo libretto di impianto e contestualmente la registrazione di tutti gli impianti presenti nelle abitazioni (non più solo caldaie e sistemi di riscaldamento, ma anche climatizzatori, impianti solari e così via), prevedendo una diagnosi completa per verificare sicurezza, salubrità, igiene ed efficienza energetica degli stessi impianti. La novità è contenuta nel nuovo DPR 74/13 che prevede nuova modulistica tecnica e l’obbligo di registrare gli impianti sul Catasto Termico soltanto per via telematica.
«Purtroppo – dice Marco Spiaggia, presidente degli impiantisti termoidraulici di Confartigianato – chi era tenuto a fornire chiarimenti ai cittadini finora non si è ancora attivato e sull’innovazione c’è una certa confusione. La cosa principale da spiegare è comunque che la novità non deve essere considerata come un nuovo balzello, ma rappresenta una garanzia di sicurezza e risparmio».
Il responsabile d’impianto (di riscaldamento e climatizzazione) è l’occupante dell’abitazione a qualunque titolo, quindi il proprietario nel caso di abitazione privata e l’inquilino in caso di affitto. Fatta eccezione in un condominio con riscaldamento centralizzato, dove la responsabilità è dell’amministratore.
«Per effettuare i nuovi controlli di sicurezza – aggiunge Spiaggia – è necessario rivolgersi a manutentori o installatori in possesso dei necessari requisiti, ovvero che siano abilitati ai sensi del D. M. 37/08, per operare su impianti di riscaldamento e/o di climatizzazione e registrati presso il Catasto Termico Regionale».
Per chi non effettua questi interventi è prevista una sanzione che va dai 500 euro ai 3 mila euro. Anche per l’installatore che comunica in maniera errata o incompleta l’esito del controllo è prevista una multa che va dai mille ai 6 mila euro. La periodicità dei controlli per l’efficienza rimarrà a discrezione delle Regioni. Mentre per la manutenzione e la verifica della sicurezza spetterà al tecnico indicare la frequenza dei controlli, anche se in genere si tratterà di una revisione annuale.

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Fatemi sapere

Angelo Zaffuto

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gggChi ha frequentato qualche riunione dei “Grillinisseni”, poi moVimento 5 stelle Caltanissetta, dal 2007 in poi, ricorderà che vi era un minimo di organizzazione interna: c’era l’ assemblea (con “attivisti” e “simpatizzanti”), dove si discuteva in libertà, si votava ogni decisione ed il tutto avveniva nella massima trasparenza.
Questa premessa è dovuta perché, dallo scorso 12 Giugno, così come già avvenuto in altri meetup d’Italia che hanno eletto dei rappresentanti in Comune, anche a Caltanissetta, su proposta dell’Onorevole Giancarlo Cancelleri, l’assemblea degli attivisti ha deciso… di non decidere più.
Votazione che non ho condiviso, esprimendo il mio voto contrario insieme ad un’altra persona, ma che ho rispettato e rispetto, come tutte le decisioni prese, in sette anni, dall’assemblea sovrana, anche se quella era l’ultima.
Lo scorso 3 Novembre 2014, si è svolta la consueta riunione mensile del moVimento 5 stelle Caltanissetta che, come previsto da quando il meetup ha due rappresentanti in Consiglio Comunale, funge essenzialmente da report dei suddetti nei confronti della cittadinanza.
ghQuella sera, a causa di problemi personali, non ho potuto essere presente ma confidavo, come avvenuto in quasi tutte le altre occasioni, di poter rivedere il report dei portaVoce su YouTube. Il giorno seguente, invece, ho saputo che, senza alcuna telecamera che registrasse l’accaduto, le circa 20 – 25 persone presenti, intorno a mezzanotte, hanno intavolato una discussione riguardante il sottoscritto ed i fastidiosi articoli del mio blog. Alla riunione, tra i presenti, i due portaVoce in Consiglio Comunale e l’Onorevole Giancarlo Cancelleri, oltre agli assistenti parlamentari: il suo e le due dell’Onorevole Azzurra Cancelleri.
Una maggioranza schiacciante (dei pochi presenti) ha deciso per la mia espulsione ma, in virtù di quanto spiegato prima, la votazione è chiaramente una farsa e la decisione è solo ed esclusivamente dei 4 eletti, o della maggioranza degli stessi. Questi sono i fatti nudi e crudi.
ggNon essendo stato presente alla riunione mi aspettavo di ricevere, oltre alla e-mail automatica di cancellazione dal meetup cittadino, una comunicazione di qualsiasi tipo dove i portaVoce che hanno deciso, inscenando una votazione senza alcuna valenza, spiegavano le ragioni di tale espulsione, ed invece niente, il silenzio più assoluto. Di conseguenza sono portato a dedurre che le ragioni della mia espulsione sono legate ai miei quesiti sulla mancata pubblicazione, così come avevano promesso gli eletti all’Ars nel moVimento, di tutte le documentazioni online dei 108 che avevano partecipato alla graduatoria. Pubblicazione mai effettuata; sul mancato seguito delle due richieste di remissioni di mandato per due deputate regionali del moVimento che, dal 20 Settembre scorso, non sono ancora state messe online per essere votate, come, invece, era previsto; sul “Microcredito” di Banca Etica finanziato con le restituzioni di parte degli stipendi dei deputati regionali del moVimento 5 stelle; sul perché dell’oscuramento dei video dell’assemblea pubblica dello scorso 6 Ottobre, messo in atto dall’Onorevole Azzurra Cancelleri; video in cui alcuni di questi punti trovavano, finalmente, un chiarimento. Inoltre immagino possano aver inciso anche le mie perplessità, espresse pubblicamente, sulla nomina del Dr. Eugenio Alessi a Segretario Generale del Comune di Bagheria.

Zaffuto

Angelo Zaffuto

Sintetizzando, l’aver posto delle domande, anziché far scaturire delle risposte, ha portato i portaVoce, o la maggioranza di essi, a decidere per la mia estromissione.
Al momento l’unica certezza è che, nella riunione del 3 Novembre scorso, è stato fatto un “processo” senza l’imputato e senza che l’ordine del giorno lo prevedesse. Se i portaVoce nisseni lo consentiranno e, visto che non è arrivata alcuna risposta ed alcun chiarimento (su nulla), io sono disponibile per la prossima assemblea pubblica (ben pubblicizzata, anche nel suo ordine del giorno ed aperta a tutta la cittadinanza), che dovrebbe essere prevista per il primo Dicembre prossimo (primo lunedì del mese). Potremo discutere della mia espulsione, di fronte a tutti i cittadini che vorranno intervenire ed al cospetto di una telecamera che registrerà l’intera assemblea da pubblicare, poi, su YouTube, come hai vecchi tempi.
Fatemi sapere
Angelo Zaffuto

 

 

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