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Archive for 18 luglio 2014

E i 7 anni della precedente condanna erano solo… puttanate?

lexASSOLUZIONE COMPLETA IN APPELLO:

 

  1. PROSTITUZIONE MINORILE: IL REATO NON SUSSISTE
  2. CONCUSSIONE: IL FATTO NON COSTITUISCE REATO

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La verità non può essere una bugìa ripetuta

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vigiliSe gli automobilisti devono rispettare i limiti di velocità, i vigili devono rispettare la legge che vieta loro di nascondersi e tendere trappole sulle strade. Tutte le parti in causa devono comunque rispettare le regole e soprattutto la verità.

Pochi credono alla buona fede di quei sindaci che intendono giustificare l’uso degli autovelox con prevalenti motivi umanitari su interessi economici dei comuni che amministrano che – comunque – ci guadagnano! Molti – noi di MML compresi – nutrono qualche dubbio che gli autovelox siano stati inviati sulla scorrimento veloce Ag-Pa dai sindaci di Acquaviva, Campofranco, Sutera soltanto per ridurre il numero degli incidenti, dei feriti e dei morti.

I dubbi sono avvalorati dal modo di procedere vergognoso di quelle polizie municipali che – come documentano decine di foto –  invece di mettersi in bella mostra come chi svolge il suo dovere in favore della gente che viaggia, se ne stanno rintanati come fossero tanti banditi imboscati pronti ad assalire il malcapitato di turno.

“Aria chiara non ha paura dei tuoni” recita un nostro proverbio, tradotto nei fatti: “vigili corretti non hanno paura di farsi vedere mentre lavorano”.

Lillo Firetto

Lillo Firetto

Farsi vedere non è un “optional”, è un obbligo di legge che se non rispettato configura – come ha fatto notare il sindaco di Porto Empedocle / deputato regionale – il reato di “truffa ai danni degli automobilisti”. L’intervento sui giornali del sindaco/deputato ha colto nel segno se a stretto giro gli ha risposto sempre sulla stampa il collega sindaco di Sutera sostenendo la propria tesi di aver messo gli autovelox solo per scopi umanitari, seguito dalla comandante della polizia municipale della stessa città la quale ha dichiarato che gli agenti non si sarebbero imboscati. Affermazione non vera, come possono confermare un mucchio di foto e migliaia di automobilisti che percorrono la SV 189 giornalmente: i vigili si vedono solo  all’ultimo momento e se ne stanno ben nascosti alla vista.

paRdiA volte tacere è meglio che raccontare cose non vere. Vale per la comandante come per l’assessore Pardi di cui riportiamo un comunicato stampa in cui in sostanza ripete la solita solfa, insomma il replay dell’articolo precedente. Infatti risostiene la tesi del bravo sindaco preoccupato della salute pubblica e della poliziotta urbana secondo la quale le pattuglie lavorano ben visibili secondo legge. Pardi rimescola le frasi nel caramellato di buonismo di chi lo fa “per amore e non per soldi”. farlo per evitare di far morire le persone e non per soldi. Conclude con la solita toccatina e fuga al sindaco / deputato il quale, a suo modo di vedere, avrebbe fatto meglio a starsene zitto, senza mandare un esposto dei fatti al Prefetto di Caltanissetta. Insomma silenzio. E siccome Lillo Firetto ha avuto quel coraggio che è mancato ad altri politici che pur vedono ma tacciono, lo ha così ripreso: “quando nelle strade muoiono persone per eccesso di velocità, siamo lì a chiederci perché non ci fosse nessuno a controllare. Probabilmente se lo stesso autovelox fosse stato a Porto Empedocle, l’onorevole Firetto non avrebbe scritto sicuramente al Prefetto di Agrigento per farsi togliere l’autorizzazione.

vigili32Ebbene noi di MML – che andiamo scrivendo da anni le stesse cose che ha scritto l’onorevole sindaco, supportandole con testimonianze e foto delle varie imboscate – ci dichiariamo a suo fianco per il coraggio mostrato e per aver contribuito a dire “il re è nudo”. Così quei sindaci che vorrebbero nascondere dietro nobili motivi dei meno nobili interessi di cassa, sono serviti. Sulla buona fede dei quali comunque si può dubitare e anche credere.

Ma non abbiano alcun dubbio sui i vigili urbani che si imboscano: dovrebbero vergognarsi e comunque rifiutarsi di agire come banditi imboscati se comandati a prendere soldi dalle tasche degli ignari passanti, come ai tempi di Robin Hood.

Ma allora quel signore, quelli sceriffo almeno tartassavano gli abitanti della loro contea. Oggi vengono spogliati non solo i residenti ma anche gli sfortunati forestieri di passsaggio in quei territori diretti da sindaci e sorvegliati da poliziotti comunali che – secondo logica – nulla dovrebbero avere da spartire con una strada che non è comunale. Siamo mica giunti ai tempi di Rubin Hood?

Farebbero bene, anzi meglio, a dedicare le loro energie e il loro tempo cercando di sorvegliare le proprie strade comunali e i rispettivi rispettabili paesi dove il lavoro non manca certo. Ma se proprio vogliono interessarsi al chi sfreccia sulla SV 189, lo facciano come la dignità della loro divisa vuole e la legge stessa prescrive: alla luce del sole. Insomma, ci mettano la faccia.

 

 

L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE PARDI IN REPLICA AL SINDACO DI PORTO EMPEDOCLE

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(altro…)

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Addio sogni di gloria?

divergenze tra i componenti del direttivo societario

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MILENAMILOCCAIn forse l’iscrizione del Milocca Milena

Carmelo Locurto

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Il Milocca Milena, nonostante il presidente Piero Venturelli abbia assicurato che c’è tutta la volontà per evitare questa prospettiva, potrebbe non iscriversi al prossimo campionato di Prima categoria.

E’ questa la novità più importante emersa in occasione dell’incontro avuto da parte dei componenti del sodalizio milocchese. Una riunione nel corso della quale è emersa la prospettiva di una non iscrizione del Milocca Milena che, a quel punto, potrebbe perdere il titolo di Prima categoria, e riprendere tra due stagioni con la Terza categoria.
Una prospettiva che, al momento, è bene dirlo, è solo una ipotesi che tuttavia non è da escludere.

Venturelli

Venturelli

«Faremo il possibile per evitare che il Milocca Milena non si iscriva al prossimo campionato di Prima categoria, sempre che ci siano i presupposti», ha affermato il presidente Piero Venturelli. Pare che alla base di questa decisione potrebbe esserci il fatto che non ci sarebbe accordo tra i vari dirigenti. Il massimo dirigente del Milocca Milena ha fatto chiaramente intendere che nulla è stato ancora deciso in tal senso: «Nelle prossime settimane torneremo a riunirci per vedere se, nel frattempo, ci sono le condizioni o meno per iscrivere la squadra e prendere parte alla Prima categoria; per il momento tutto resta da decidere, anche se la situazione, al momento, non è delle più facili».
Il presidente del Milocca Milena ha comunque ribadito senza mezzi termini che, qualora la società dovesse fermarsi, lo farebbe solo per una stagione per poi ripartire dalla Terza categoria. Il Milocca Milena è nato la scorsa stagione dalla fusione tra il Milena, che militava in Prima categoria, ed il Milocca, neo promossa in Prima categoria.

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Di seguito la traduzione in italiano del video di Pat Condell

Why I support Israel.

imagesEJUCLK00Perché sto con Israele

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Tutto quello che basta sapere sul conflitto mediorientale è che gli ebrei vogliono la pace, mentre gli Arabi non la vogliono. Perché gli Arabi odiano gli ebrei per motivi religiosi e li vogliono vedere morti. Politica, territori: sono solo scuse.

images3SZ2UECUQuando faccio questo discorso, pare che io riesca sempre ad infastidire le persone giuste. Perciò penso proprio che lo farò di nuovo. Se fate parte di quel gruppo di persone, probabilmente siete sostenitori della campagna di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele. Una campagna che è comicamente inefficace, perché il mondo dipende dalla tecnologia israeliana (ed è lí che stanno i soldi) e non certo dalle arance e dagli avocado. Se sostenete la campagna BDS, intendete boicottare anche il chip nel vostro telefonino o nel vostro computer? Oppure il vostro scrupolo morale riguarda solo la frutta e la verdura che provengono da Israele?

Forse siete di quelle persone che ritengono di avere il diritto di togliere la parola ai relatori israeliani nelle università a forza di strepiti. O di disturbare concerti ed eventi sportivi che gli altri, dopo aver pagato, vorrebbero godersi in pace. O forse siete per la campagna di boicottaggio dei docenti universitari israeliani e quindi volete bloccare il libero scambio di informazioni e conoscenza. Tutto ciò è allo stesso livello morale dei roghi di libri e siete a quello stesso livello se fate parte di quel movimento di boicottaggio.

Il fatto che questo genere di persone si fissino implacabilmente ed esclusivamente su Israele e ignorino completamente le vere violazioni di diritti umani che avvengono a questo mondo è la prova che questo è un movimento antisemita. E se prendete parte a questa campagna contro Israele, fate anche necessariamente parte di un movimento antisemita.

Se Israele fosse un paese cristiano o buddista non ci sarebbe nessuna campagna di boicottaggio e questo è risaputo. Infatti, non esiste nessuna campagna di boicottaggio a favore del Tibet, un paese invaso e violentato culturalmente dai Cinesi. I Cinesi, però, non sono ebrei. Non c’è una campagna BDS contro l’Arabia Saudita, dove le donne sono trattate come bestiame, perché i Sauditi non sono ebrei. E sono fortunati a non esserlo, sennò dovrebbero vietarsi di entrare nel proprio paese e sarebbe una seccatura!

Il conflitto mediorientale è stato intriso di odio islamico contro gli ebrei sin dal primo giorno. Eppure, l’influenza di questo fattore viene scrupolosamente tralasciata in ogni analisi politica. Ogni dottore che diagnosticasse una malattia con una simile incompetenza e disonestà meriterebbe di essere radiato e denunciato.

VITTIMISMOI leader palestinesi hanno avuto parecchie possibilità di aderire ad una soluzione pacifica al conflitto che prevedeva l’esistenza di due stati, ma l’hanno sempre rifiutata: perché non vogliono una soluzione che preveda l’esistenza di due stati. A loro non importa quanto soffra la propria gente: a loro interessa solo che tutti gli ebrei se ne vadano o muoiano. Il leader di Hezbollah ha affermato ufficialmente che non sarà mai felice finché ogni ebreo sulla terra non sarà morto. Una volta che ci si rende conto di questo atteggiamento mentale, qualsiasi cosa si pensi delle misure di sicurezza israeliane, la propria posizione, da un punto di vista morale, deve cambiare. Sappiamo che se gli Arabi deponessero le armi potrebbero ricavarne pace e prosperità per tutto il loro popolo e gli Israeliani non avrebbero bisogno di costruire barriere o di fare nessun’altra cosa che il mondo disapprova: potrebbero semplicemente continuare a fare quello che fanno meglio, ovvero dedicarsi all’innovazione tecnologica e rendere la vita di tutti noi migliore, inclusa quella degli Arabi.

imagesV4TFGWLND’altro canto sappiamo che se fossero gli Israeliani a deporre le armi, verrebbero massacrati: uomini, donne e bambini, senza distinzione. Gli Arabi sono addirittura contenti di mettere i propri bambini sulla linea del fuoco per attaccare gli ebrei per quanto li odiano. E quest’odio nasce dalla loro religione. Non è per via della politica o di questioni territoriali che una madre festeggia la morte del proprio figlio: solo la religione può arrivare a far fare certe cose. Ed una religione in particolare: quella che insiste sul diritto al ritorno al VII secolo.

Pensate al disastro che hanno fatto a Gaza, che è ormai diventata un girone infernale dell’islam duro e puro. Gli Israeliani, una volta, erano insediati a Gaza, ma vi hanno rinunciato per amore della pace. Hanno sradicato migliaia di coloni e dato la terra agli Arabi in cambio della pace. E che cosa ne hanno ricavato? Guerra, naturalmente! Gaza è subito diventata la rampa di lancio di missili iraniani lanciati contro donne e bambini israeliani da gente che si nascondeva dietro le proprie donne ed i propri bambini. Un doppio crimine di guerra su cui l’Occidente tace, cosí come tace su tutti i crimini di guerra degli Arabi. Questo è quanto hanno ottenuto gli Israeliani quando hanno rinunciato Gaza ed è quanto otterrano ancora se saranno cosí stupidi da rinunciare alla Cisgiordania.

Israele deve esistere, perché deve esistere uno stato ebraico. Nel corso di molti secoli, l’umanità ha dimostrato in maniera chiara e definitiva che non si può avere fiducia nel fatto che essa non perseguiterà gli ebrei. L’odio per gli ebrei sembra scritto fin dentro al nostro DNA, perché continua a riaffiorare. Qualsiasi ebreo si illuda che l’olocausto non accadrà di nuovo è uno sciocco: ci sono moltissime persone su questo pianeta che vorrebbero ce ne fosse un altro e molte di loro vivono nei paesi che circondano Israele. Quando gli eserciti arabi hanno attaccato in passato si sono vantati in anticipo di essere in procinto di commettere un genocidio e hanno continuato a vantarsene anche quando i loro culi doloranti venivano meritatamente presi a calci ripetutamente.

TERRA SANTAQuelli che vogliono boicottare Israele non hanno la benché minima idea di che cosa voglia dire vivere su una sottile striscia di terra circondata da gente che vuole spazzarne via l’intera popolazione. Gente che ha già tentato diverse volte in passato di farlo ed ha fallito, ma che tuttavia continuerà a tentare finché non ci riuscirà. Il che non avverrà praticamente mai, mentre noi in Occidente continuiamo a pagare per tutto ciò.

Che cosa fareste se foste il Primo Ministro israeliano? Come trattereste con gente che vuole vedere voi e il vostro intero popolo morti? Io so che farei in quel caso e me ne infischierei dell’opinione del mondo. E per quanto concerne le risoluzioni dell’ONU, le userei per accendermi i sigari. Per la verità, non fumo sigari, ma sarei disposto a cominciare solo per il gusto di usarle allo scopo: tanto me ne importa! Perché questa è una guerra di nudo e crudo odio religioso degli arabi mussulmani contro gli ebrei e gli ebrei sono costretti vincerla ogni volta. Agli Arabi basterebbe vincerla un’unica volta perché il mondo assistesse ad un altro olocausto e se ne restasse in disparte a guardare lo spettacolo.

Questa è la ragione per cui io sto dalla parte di Israele e per cui anche voi, se avete un briciolo di umanità, dovete stare dalla parte di Israele, indipendentemente dalla vostra fede politica.

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Pistacchi amici della  salute

la fucina

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Pistacchi prezioso aiuto naturale nella lotta contro il diabete di tipo 2. 

imagesE’ questa una delle principali notizie emerse dall’International Congress of Nutrition di Granada (Spagna), durante il quale un intero simposio, intitolato “Nuts in Health and Disease”, ha puntato i riflettori sui benefici ottenibili in termini di salute grazie al consumo di frutta secca a guscio.

A trarre i maggiori vantaggi dalle proprietà nutrizionali di questi alimenti è il sistema cardiovascolare, che viene protetto, ad esempio, dalla sindrome metabolica, dall’infarto e dall’ictus. In particolare, i risultati di nuovi studi supportati dall’International Nut and Dried Fruit Council sottolineano le potenzialità dei pistacchi nella prevenzione del diabete di tipo 2. Potenzialità che sono già al vaglio in altri studi, come le nuove ricerche incluse nel progetto Epirdem presentate durante il congresso da Monica Bulló, ricercatrice dell’Universitat Rovira i Virgili di Tarragona (Spagna). Fra gli obiettivi c’è quello di caratterizzare nei dettagli gli effetti dei pistacchi sul metabolismo del glucosio, sulla resistenza all’insulina e sul rischio di diabete.

imagesD16I77I3“La ricchezza di fibre unita alla particolare composizione dei grassi contenuti nel pistacchio – ha commentato Giorgio Donegani, presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare – può da un lato aiutare la modulazione della glicemia postprandiale e dall’altro contribuire efficacemente a un miglior profilo dei lipidi ematici, funzionale alla protezione cardiovascolare”. Infatti questo tipo di frutta secca è priva di colesterolo. Una porzione da 30 grammi – corrispondente a circa 49 pistacchi – contiene 13 grammi di grassi, di cui solo 1,5 saturi. Per il resto si tratta soprattutto di grassi monoinsaturi e polinsaturi, cui si aggiungono altri numerosi nutrienti, incluse molecole antiossidanti (vitamina E e carotenoidi), potassio e proteine.

Chi teme che si tratti di alimenti eccessivamente calorici per essere compatibili con un’alimentazione che non faccia ingrassare deve ricredersi. Se, infatti, è vero che una porzione di pistacchi apporta 160 calorie, il consumo di frutta secca non è associabile ad un aumento significativo della probabilità di accumulare chili in più. “I dati epidemiologici indicano che l’inclusione di frutta a guscio nella dieta rappresenta un rischio minimo per l’aumento di peso – ha spiegato Joan Sabaté, docente di Sanità Pubblica all’Università di Loma Linda (Stati Uniti) – e questo è supportato da studi clinici”. (Fonte)

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