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Archive for 15 luglio 2014

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PAESI COLLEGATI A MILOCCA – MILENA LIBERA NEGLI ULTIMI 5 GIORNI

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Maschi, femmine e trans alla prova del Dna

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Femminiello napoletano

Sembra che in natura il gender non esista. Ma, dopo Stati Uniti e Inghilterra anche in Italia, su Facebook si può scegliere la propria identità di genere tra 58 opzioni. Eccone alcune.

  • FEMMINIELLO. Caratteristica napolitana di uomini che si travestono da donna.
  • BIGENDER. Persone che si sentono di appartenere al genere maschile e a quello femminile.
  • TRANSESSUALE. Persona in transizione da un sesso all’altro.
  • FLUIDO. Persona che decide di volta in volta a quale genere appartenere.
  • AGENDER. Persona che si sente priva di genere sessuale.

Viviamo in tempi di confusione totale e non è agevole trovare risposte tra le persone viventi, per cui alla fine della nostra breve discussione, si potrebbe ricorrere all’esame del Dna. Ma andiamo con ordine.

Partiamo da un punto incontestabile, come sostiene Antonio Socci:Non c’è un solo essere umano – anche fra i più fanatici sostenitori dell’ideologia gender – che non sia nato da un uomo e una donna“.

Questa considerazione dà ragione alla Natura che crea femmine e maschi. Per quanto riguarda la razza alla quale apparteniamo, uomini e donne. Essi accoppiandosi, danno continuazione alla razza umana. Almeno così accade dall’inizio del mondo ad oggi.

Continua Socci sostenendo che la scienza (dalla fisiologia alla psicologia, dalla biologia alla neurologia) ci dice che l’esser maschi e femmmine non implica solo una diversità degli apparati genitali: già quando si nasce i maschi hanno il pene e i testicoli e le femmine la vagina, ma è tutto il corpo che è diverso e diverso è il funzionamento del cervello, come è diversa la psiche.

imagesI206ESJPL’ideologia gender pretende invece di affermare che la Natura non esiste e che il genere è semplicemente un fatto culturale, una scelta.

E’ come dire la fine del mondo conosciuto fino ad oggi, in una parola il finimondo.

Il bello è che molti “progressisti” che vogliono la Natura incontaminata nei fiumi, sui monti e nel mare… poi negano persino che esista una Natura per l’uomo! Molti di coloro che vedono come fumo negli occhi i pomodori geneticamente modificati, poi magari sono a favore sulla sperimentazione sugli embrioni umani!

E’ questo il mondo in cui vogliamo vivere? Un’Italia in cui genitore 1 e genitore 2 vorrebbero sostituire a mamma e papà?

Una risposta possibile sull’esistenza o sull’inesistenza del gender può essere data solo dalla scienza, attraverso la prova del Dna che oggi è l’esame più moderno e titolato. Ebbene secondo il Dna una persona o è femmina o maschio. Tertium non datur. Il Terzo sesso non esiste.

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EURO01GRimborsi per Delia e Bompensiere

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La Giunta dell’Unione Terre di Collina, presieduta dal sindaco di Milena Peppuccio Vitellaro, ha deliberato la liquidazione ai Comuni di Delia e Bompensiere delle somme previste nel programma di incentivazione all’economia dei Comuni aderenti all’Unione medesima.

L’importo complessivo, come si ricorderà, per i cinque comuni aderenti era stato di 65 mila euro.

Il Comune di Delia e quello di Bompensiere hanno presentato i relativi rendiconti. Il Comune di Delia per 6 mila euro, quello di Bompensiere per 3.500 euro.

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SALE

 

1800474_601601499916782_1252270350_nIL DEBITO PUBBLICO

Il debito pubblico tocca a maggio i 2.166,3 miliardi. L’Adusbef: “Il governo Renzi chiude il quarto mese di presidenza con un debito pro capite pari a 36.225 euro”

LA DISOCCUPAZIONE

54.000 aziende chiusa e 500.000 posti di lavoro persi

IL NUMERO DEI POVERI

imagesRGOEH2VOLe persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila). Nel 2013 aumentano le persone in condizioni di povertà assoluta l’indice passa dal 6,8% al 7,9% coinvolgendo circa 303mila famiglie e 1 milione 206mila persone in più rispetto all’anno precedente. Lo rileva l’Istat spiegando che a determinare l’aumento è soprattutto il Mezzogiorno dove si passa dal 9,8 al 12,6%. La crisi morde, quindi, soprattutto nel Mezzogiorno, dove il numero delle persone in stato di povertà assoluta è salito di 725 mila unità nel 2013, toccando quota 3 milioni e 72 mila.

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Le riflessioni di Richelieu

“Gela capitale della Gallia”

Richelieu

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Donegani

Donegani

Speziale

Speziale

Come mai i politici gelesi di primo piano, deputati regionali, aspiranti tali ed ex, non si sono mobilitati più di tanto per il referendum che doveva sancire l’uscita di Gela dalla Provincia (pardon, Libero Consorzio) di Caltanissetta per entrare in quello di Catania?

fasulogaglianoReferendum lasciato alla propaganda del Comitato promotore Gela-provincia (sarebbe stata un’altra cosa) e consumato con uno striminzito 36% dei votanti, che, al di là del 99% dei voti per il SI, ha dimostrato quanto, sostanzialmente, ai gelesi, dopo decenni di polemiche campanilistiche feroci, in fondo, di lasciare Caltanissetta non importi gran chè?

Semplice: perché i politici gelesi nella provincia/collegio elettorale di Caltanissetta hanno la certezza di essere i più votati e quindi gli eletti, cavalcando il campanilismo frustrato e la solidarietà per qualunque “paesano” (così dicono da quelle parti) che si candidi a qualcosa.

Cesare, Arancio, Federico

Cesare, Arancio, Federico

Non così sarebbe stato in provincia di Catania e nel mare magnum del suo collegio elettorale regionale, o peggio, nel collegio circoscrizionale per il Parlamento, che taglierebbe alle spalle ai gelesi l’intero retroterra della Sicilia occidentale per immergerli in un contesto più ampio, metropolitano e policentrico, incontrollabile al sistema delle alleanze nord-sud che da sempre hanno costruito la base per la colonizzazione politica del territorio di Caltanissetta.

“Meglio primo in un villaggio della Gallia che secondo a Roma” diceva Giulio Cesare, secondo Plutarco, prima della guerra civile.

Che Pino Federico, Giuseppe Arancio, Lillo Speziale, Tonino Gagliano, Miguel Donegani, Angelo Fasulo & C. abbiano letto Plutarco da giovani? In fondo, i deputati eletti nel villaggio di Caltanissetta sono uguali a quelli di Catania, e qui sono certamente più sicuri.

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