Maltempo, ora scoppia il caso Roma città nel caos per soccorsi in ritardo Oggi allerta Tevere per un’altra piena
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Il tratto di tangenziale che costeggia il Tevere, nella zona nord della città, è la cartolina ideale di un fine settimana drammatico per la Capitale.
Fondo stradale disastrato, un intero tratto chiuso per uno smottamento e, al disotto della sede stradale, detriti di accampamenti abusivi, circoli sportivi sommersi. Con il fiume in piena che fa ancora paura, soprattutto nell’area di Ponte Milvio. Roma passa questo fine settimana a leccarsi le ferite.
Contando le centinaia di persone sfollate, i milioni di euro di danni – dieci secondo le prime, prudenti, stime – subiti da case, negozi e campi, le strade impraticabili o a rischio di chiusura, i trasporti pubblici a singhiozzo, la protezione civile e i vigili del fuoco impegnati in migliaia di interventi. La macchina dei soccorsi, però, è partita in ritardo: il bollettino meteo arrivato alla protezione civile parlava di «criticità ordinaria e piogge diffuse». Ma la realtà è stata ben diversa, e ne ha fatto le spese proprio la tempestività dei soccorsi. Il conto definitivo lo si potrà fare soltanto da domani: quando Roma, meteo permettendo, cercherà di tornare verso la normalità.
Fonte: Il Messaggero
Il fiume straripa e il satrapo Marino trova il tempo di fare cancellare il murales bellissimo del Papa. In Sicilia diremmo di lui: Cosa vacanti, cosa vuota, persona inutile: per dire colui che perde tempo in cose non utili di terziaria importanza, di fronte ad attuali grandi emergenze. Che la prossima piena delle urne se lo porti.
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chi è il PADRE del sindaco marino?
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