Oggi Nonna M. compie 85 anni
A Lei gli auguri più affettuosi da MML e dai suoi affezionatissimi lettori
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Ecco cosa scriveva Nonna M. sul suo diario che mai e poi mai credeva che un giorno sarebbe stato letto al di fuori della cerchia familiare o addirittura pubblicato. Ringraziamo lei e i figli per averla convinta a condividere pubblicamente quelle parti della sua vita che poi è stata la vita comune del nostro paese nel Novecento.
Ho scritto questi ricordi senza pretesa di essere apprezzata o gradita dagli altri, ma principalmente per me stessa. Mi ha aiutato a sconfiggere la solitudine e a tenere sveglia la memoria che adesso fatica col passato prossimo.
I primi ricordi sono legati ai Genitori, ai Nonni e all’ambiente. (li scrive con lettera maiuscola, in segno di rispetto come insegnavano allora i maestri).
Nel XX secolo in cui sono nata, il progresso ha fatto passi da gigante. Tante scoperte e tante invenzioni che nessuno poteva immaginare. A partire dai primi mezzi meccanici di locomozione a finire sulla Luna. Nel mezzo la Radio, il Cinema, la Televisione e il Computer. In medicina: i vaccini e la penicillina, i raggi X, l’ecografia e la Tac tra le più importanti scoperte per curarci.
Sono nata durante il Regime Fascista del quale ho assistito alla fine, ho visto la 2° Guerra mondiale e la guerra fredda, la caduta del Comunismo, la distruzione delle Torri Gemelle e il terrorismo che ha avvelenato tutto quanto di buono è stato fatto nel dopoguerra quando tutti aspettavamo la pace nel mondo.
Così ritrovo serenità nei miei ricordi. E penso a tante cose belle della mia fanciullezza.
Al mio primo lettino con le sponde e una testa di Angelo disegnata sulla testiera. Era collocato ai piedi del lettone che la mattina scavalcavo per rifugiarmi tra Mamma e Papà. In seguito venne trasferito nell’alcova, e li c’era al capezzale un quadro raffigurante un grande Angelo che seguiva un bambino che attraversava un torrente sopra un ponticello di legno. Di fianco al lettino c’era un arazzo con la Madonna che allattava Gesù, e sotto c’era la firma “Utrillo”.
Ai giochi a girotondo e nascondino con i cugini e le amichette. La bambola, l’armonica a bocca, il tamburino e il pupazzo che faceva le acrobazie, quando veniva caricata la corda a molle.
Al pollaio, con il gallo e le galline che accorrevano per il becchime. La raccolta delle uova e poi in primavera la chioccia con tanti pulcini che beccava nell’orto.
Al viaggio in campagna a dorso del mulo con Papà per andare a raccogliere la frutta.