Pagano l’Eas e Caltaqua per la «cattiva gestione» della rete
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Caltaqua condannata al pagamento dei danni provocati ad alcuni cittadini di Milena per la cattiva gestione di una conduttura idrica che aveva finito per danneggiare un immobile di loro proprietà, l’Eas condannata al pagamento delle spese al Comune di Milena per averlo chiamato in causa in maniera infondata.
Questa la sentenza depositata l’altro ieri dal Giudice unico del Tribunale di Caltanissetta, la dott. ssa Maria Lucia Insinga, su una vicenda che appare destinata a rappresentare un importante precedente in materia di rapporti tra cittadini ed enti sul fronte della responsabilità per la cattiva gestione delle condotte idriche.
La vicenda risale al 2008 quando alcuni privati cittadini di Milena, difesi dagli avv. Luca Scuzzarella e Giorgio Borgetto, avevano chiamato in giudizio Caltaqua e l’Eas per chiedere il risarcimento dei danni, ammontanti a circa 95.000 euro, perché copiose infiltrazioni di acqua provenienti dalle condotte idriche avevano compromesso le fondazioni di un fabbricato di loro proprietà.
L’Eas, a sua volta, aveva chiamato in causa il Comune di Milena, difeso dal legale dell’Unione Terre di Collina, l’avv. Antonio Campione, in quanto proprietario delle condotte comunali. Caltaqua ed Eas, a loro volta, si erano rimpallate le responsabilità del caso. L’Eas, a sua volta, aveva chiamato in corresponsabilità il Comune di Milena, proprietario della rete idrica. Il Comune s’è tuttavia difeso sostenendo che la gestione delle condotte era stata da sempre devoluta prima all’Eas e poi a Caltaqua, con conseguente suo esonero di responsabilità.
Dopo avere deciso la propria giurisdizione invece che quella del Tribunale Superiore delle Acque, come chiedevano tutti i convenuti, il Giudice Unico ha dichiarato il diritto degli attori di essere risarciti da Caltaqua e la carenza di legittimazione passiva del Comune di Milena. Caltaqua, pertanto, dovrà pagare i danni e le spese legali ai privati mentre l’Eas, che ha chiamato infondatamente in causa il Comune di Milena, pagherà le spese legali.
era ora che si chiudesse questa vicenda che tanti danni ha portato non solo ai legittimi proprietari della casa ma a tutti i cittadini di Milena che da circa un decennio sono condannati ad una circolazione ad imbuto oltre che ai danni di immagine per il comune di Milena che sembrava , nella sua via principale, un paese diroccato, oltre ai danni agli esercizi commerciali in primis Bordenga,Oliva, Messina, e i tabacchi-edicola Maida. Speriamo che nel giro di un mese questo monumento al degrado possa essere rimosso e si possa costruire una bellissima casa oltre che migliorare e di molto la viabilità e la vivibilità del paese. Un plauso agli avvocati che hanno saputo far prevalere le ragioni della giustizia ed un invito agli amministratori a far si che questo monumento al degrado di Milena venga subito rimosso
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Finalmente!! Speriamo che davvero tolgano finalmente sta vergogna dal corso!
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Aspettimo che caltaqua aumenti di 10 euro la bolletta cosi sara la popolazione a pagare i lavori vogliamo scommettere ?
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Dal 2008 Milena per una controversia tra privati e enti ha dovuto sopportare disagi alla circolazione e al commercio per non dire di quelli che hanno dovuto lasciare la casa pericolante. Ora in casi motivati come questo non sarebbe giusto arrivare a sentenza al più presto possibile? Ci si interessa troppo dei pezzi grossi e si trascurano le persone comuni e i problemi di una intero paese. Non va bene.
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