Ministra, tenga giù le mani dalle nostre amate suore
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“Ho letto che il ministro Kyenge sostiene che “il fatto che la legge obblighi a far vedere il viso deve valere per tutte le donne, comprese le suore”. Ora una domanda mi sorge spontanea, la ma suddetta signora dove ha mai visto una suora con il viso coperto? Le suore hanno sì il velo, ma che copre solo i capelli, e per di più se ne vedono anche pochine con la carenza di vocazioni. Allora prima di dire ulteriori sciocchezze che s’informi e si documenti, perchè ultimamente sembra che tutto quel che dice sia oro colato.
Paola Parmeggiani
Il ministro Kyenge ha perso un’altra buona occasione per stare zitta. Se non fosse per quella banda di sciagurati di leghisti che l’hanno buttata in caciara a forza di oranghi e banane, sarebbe già apparsa per quello che è: uno dei peggiori ministri del governo Letta, una bandierina messa lì per fare titolo e figura, un condensato di tutti i luoghi comuni buonisti e irresponabili che stanno rovinando questo Paese. Putrtroppo però le sortite alla Calderoli l’hanno trasformata in una specie di santino, un totem intoccabile, la madonna pellegrina del politicamente corretto. E così può sparare qualsiasi scemenza senza pagare dazio.
Ci spieghi, per esempio, che cosa c’entrano le suore, che senso ha tirarle in ballo. A parte il fatto che non c’è nessuna suora che gira il Paese con il burqa, ma se anche fosse come si permette, ministro Kyenge?
Le suore fanno parte della nostra storia, della nostra cultura, hanno allevato e cresciuto le nostre mamme, hanno custodito i beni di questo Paese, hanno curato i malati per generazioni, le suore sono la parte migliore dell’Italia, sono il tessuto culturale e di valori che l’ha tenuto in piedi, con le loro preghiere hanno accompagnato i nostri padri moribondi, con le loro mani hanno battezzato i nostri figli che rischiavano la vita in sala parto, hanno recitato infinite Ave Marie e insegnato il catechismo a schiere di ragazzotti indisciplinati.
Le suore sono le nostre radici, fanno parte di noi, anche di quelli che non credono o non credono più. E non c’enrano nulla con le musulmane col burqa, che al contrario appartengono a un altro mondo, a un’altra cultura, una cultura fra l’altro spietata con l’universo femminile, favorevole alla poligamia, alla violenza e alla sottomissione totale delle donne.
Ecco, se il ministro Kyenge vuole davvero fare qualcosa di utile all’integrazione faccia in modo che chi entra nel nsotro Paese lasci perdere quelle usanze. E, comunque, in ogni caso, tenga giù le mani dalle nostre amate suore. Non le permettiamo di offenderle.
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