Le festività in onore del Santo Patrono “San Calogero” a Campofranco (CL)
di* (abbiamo smarrito l’autore)
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L’ultima domenica di luglio, almeno una volta nella vita, i campofranchesi compiono a piedi scalzi il viaggio dalla propria dimora alla chiesa di S. Francesco, per i festino di S. Calogero ricco.
Da quasi tre secoli, da quel fatìdìco Il gennaio 1693, giorno di uno dei più tremendi terremoti dell’Isola, Campofranco ringrazia Calogero, santo taumaturgo famoso nella diocesi di Agrigento, per averlo preservato dalla rovina dei terremoto, ed impetra il suo aiuto per essere liberato da ogni male anche spirituale.
L’intero mese di luglio è dedicato ai santo; per trenta giorni, ogni sera, una folla di devoti assiste alla messa nella chiesa dell’antico convento francescano, recita il vespro e canta «Fedeli a Calogero, correte fidenti, mentr’Egli sa compiere sublimi portenti».

Circa le manifestazioni collaterali come l’offerta del grano e la sagra dei pupi di pane, la Pro Loco con il suo presidente Calogero Termini hanno superato i problemi economici che il comitato dei festeggiamenti aveva messo d’ostacolo: con le proprie forze e quelle chieste e ottenute dall’amministrazione comunale con il sindaco Totò D’Anna e l’assessore Vincenzo D’Anna, si è riusciti a non fare perdere le manifestazioni che andranno in scena in piazza San Francesco alle 21,30 al rientro di San Calogero all’interno del santuario.
«L’offerta del grano – afferma Calogero Termini – è unica nel suo genere con la rivisitazione del duro lavoro che i nostri contadini svolgevano nel passato e l’offerta dei fasci di frumento ai piedi del santuario, è l’immagine emblematica dell’evento. Per ringraziare San Calogero per il raccolto – prosegue Termini – i contadini offrivano ai più bisognosi delle forme di pane raffiguranti varie parti del corpo oggetto di avvenuta guarigione dai mali. In diversi stand vengono esposte queste forme di pane di varie dimensioni, dalla più piccola di 50 centimetri, alla più grande che può raggiungere anche i 2 metri di altezza». La Pro Loco grazie all’impegno del suo presidente e dei numerosi soci, ha fatto conoscere questa tradizione al resto d’Italia tanto da essere inserita nella manifestazioni da visitare nella rivista nazionale Bella Italia. Circa 2 mila chili di pane verranno distribuiti ai fedeli, devoti e turisti presenti.
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