Perchè i cittadini di Caltanissetta li chiamano Maunzisi
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Gano di Maganza, o Magonza, è un personaggio della “Chanson de Roland”, poema del ciclo carolingio. Gano era patrigno di Orlando quindi cognato di Carlo Magno, avendo sposato la madre di lui, Berta, sorella di Carlo Magno, dopo la morte del padre Milone per mano dei Saraceni.
Pur essendo uno dei paladini del re, Gano tradisce la propria patria svelando ai Saraceni il modo per cogliere di sorpresa a Roncisvalle la retroguardia franca di ritorno dalla Spagna. A capo di essa c’è Orlando, suo figliastro e oggetto di odio, che esita a suonare l’olifante per chiedere soccorso, causando così la propria morte e quella dei suoi compagni. La retroguardia viene sconfitta, ma Gano avrà una punizione orribile per il suo tradimento: egli sarà squartato vivo e i suoi resti bruciati e sparsi al vento.
La storia e il personaggio di Gano daranno adito alla leggenda della presunta disonestà dei Maganziesi.
Secondo i “provinciali” di CL anche i nisseni avrebbero tradito, in quanto fedeli al Re borbone in uno degli scontri con mercenari e delinquenti della provincia (San Cataldo) antecedenti il vero ingresso dei garibaldini in città, che avvenne invece in un clima di festa e accoglienza che dimostra l’incoerenza dell’appellativo rivolto ai Nisseni (sarà forse l’invidia a dettarlo?).
Rimando infatti a questa pagina per una breve lettura del Risorgimento a CL:
https://milocca.wordpress.com/2011/11/04/il-patriota-che-accolse-garibaldi-a-caltanissetta/
La “falsita” lo “spirito di tradimento” la “innata e genomica inaffidabilità dei nisseni” è ampiamente nota . guai a fidarsi di un cartanisittisi
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