Gheddafi a Roma tra ragazze e amazzoni: “Convertitevi”. E scoppia la polemica.
Ieri per il dittatore Muammar Gheddafi, giunto a Roma verso le 13.30, è stata la giornata delle hostess, le 500 ragazze raccolte tramite un’agenzia e condotte nella villa dell’ambasciatore libico per una sorta di seminario sull’Islam.
“Convertitevi e seguite l’ultimo dei Profeti, Maometto” ha perorato Gheddafi. Tre di loro l’hanno preso in parola confermando la conversione in una cerimonia informale, con tanto di velo in testa. E ancora, il colonnello avrebbe informato le ragazze che l’Europa dovrebbe diventare tutta musulmana.
E scoppia la polemica, tanto più che per oggi si prevede un secondo incontro-seminario. Anche da destra, dove Francesco Storace tuona “Qualcuno ricordi a Gheddafi che l’Europa è cristiana. Gli show sulla fede sono intollerabili”.
Protesta l’opposizione, per vari motivi: dal Pd Livia Turco auspica che si ponga la questione dei migranti, Rosy Bindi commenta “il governo Berlusconi si presta ad offrire un palcoscenico a chi per fare la sua propaganda pretende di circondarsi di belle ragazze”.
Maldipancia sottotraccia anche in seno alla maggioranza, mentre Silvio Berlusconi, che stasera offrirà al Colonnello una cena di grandi numeri con altre 800 persone, ieri si è tenuto lontano da Roma: era a vedere il trionfo al debutto del Milan a San Siro, con presentazione ufficiale di Ibrahimovic. Dell’amico Gheddafi avrebbe solo detto “è folklore”.
Alle ragazze è stato chiesto di dire che andavano gratis, ma 500 fanciulle non si tengono muto; qualcuna non ha gradito l’incontro, altre spiegano di aver avuto 70 euro, altre 100 netti.