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Archive for 30 agosto 2010

Gheddafi a Roma tra ragazze e amazzoni: “Convertitevi”. E scoppia la polemica.

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Ieri per il dittatore Muammar Gheddafi, giunto a Roma verso le 13.30, è stata la giornata delle hostess, le 500 ragazze raccolte tramite un’agenzia e condotte nella villa dell’ambasciatore libico per una sorta di seminario sull’Islam.

 “Convertitevi e seguite l’ultimo dei Profeti, Maometto” ha perorato Gheddafi. Tre di loro l’hanno preso in parola confermando la conversione in una cerimonia informale, con tanto di velo in testa. E ancora, il colonnello avrebbe informato le ragazze che l’Europa dovrebbe diventare tutta musulmana.

E scoppia la polemica, tanto più che per oggi si prevede un secondo incontro-seminario. Anche da destra, dove Francesco Storace tuona “Qualcuno ricordi a Gheddafi che l’Europa è cristiana. Gli show sulla fede sono intollerabili”.

Protesta l’opposizione, per vari motivi: dal Pd Livia Turco auspica che si ponga la questione dei migranti, Rosy Bindi commenta “il governo Berlusconi si presta ad offrire un palcoscenico a chi per fare la sua propaganda pretende di circondarsi di belle ragazze”.

Maldipancia sottotraccia anche in seno alla maggioranza, mentre Silvio Berlusconi, che stasera offrirà al Colonnello una cena di grandi numeri con altre 800 persone, ieri si è tenuto lontano da Roma: era a vedere il trionfo al debutto del Milan a San Siro, con presentazione ufficiale di Ibrahimovic. Dell’amico Gheddafi avrebbe solo detto “è folklore”.

Alle ragazze è stato chiesto di dire che andavano gratis, ma 500 fanciulle non si tengono muto; qualcuna non ha gradito l’incontro, altre spiegano di aver avuto 70 euro, altre 100 netti.

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Da circa una settimana – ci segnala un cittadino coscenzioso ma un pò guardone – una coppietta sta stazionando dentro il cimitero di Milena

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Comunque lì dentro meglio entrarci da morti…

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I due entrano ed escono con grande tranquillità dal portone, si appartano all’ombra nei viali meno in vista e, certe volte, si distendono sguaiati addirittura nel locale accanto alla camera mortuaria!

La coppia è tranquilla solo apparentemente… Ma voi che frequentate il cimitero, non fidatevi per nessun motivo e non provate in nessun modo ad avvicinarvi troppo ai due o guardarli fissamente perchè potreste farli veramente arrabbiare e allora nessuno garantirebbe la vostra incolumità… se non un nodoso bastone.

Ma se volete stare tranquilli non recatevi mai da soli al cimitero almeno fino a quando a quei due – alcuni dicono siano quattro! – il sindaco non permetterà più di circolare a qualsiasi ora liberamente dentro l’ultima dimora.

La coppia è veramente insolita. Ma non pensate sia la solita che non ha paura d’appartarsi tra le tombe gentilizie per dar sfogo ai peggiori estinti, pardon, istinti… Comunque si tratta sempre di qualcosa di poco umano, si potrebbe pur dire di… animalesco!

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di Mario Barresi

Francesco Lentini

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Rosolini. Lo zu’ Ninu alla sua coppola non riesce proprio a rinunciare. L’acquistò tanti anni fa in un elegante negozio di Modica, e adesso – anche con l’afa di un appiccicoso agosto che non vuole proprio levarsi di torno – la indossa fiero. Lo incontriamo, a cento passi dalla piazza centrale del paese.

E basta percorrere un paio di isolati per trovare ciò che stiamo cercando. «Ecco, chista è a casa dell’americanu cu ttri ghiammi». E il dito, un po’ tremante, indica una casa abbandonata in via Lo Bello, all’angolo con via Manzoni. Siamo a Rosolini. Il punto di partenza di una storia straordinaria. Ma anche grottesca e affascinante, triste e speranzosa, morbosa e umana. Eppure vera. Quella dell’uomo con tre gambe: Francesco “Frank” Lentini, il bimbo-mostro nato a Rosolini alla fine dell’800 e divenuto nel ‘900 una ricca star negli Stati Uniti.
Figlio del contadino Natale Lentini e di Giovanna Falco, Francesco nacque con tre gambe, quattro piedi (uno dei quali attaccato al polpaccio della terza gamba), sedici dita dei piedi e due paia di organi genitali. «Entrambi perfettamente funzionanti», chiosano con siculo orgoglio i nipoti dello zio Frank d’America, che vivono ancora a Rosolini.

E allora proviamo a raccontarvi questa storia, utilizzando le “voci narranti” di Pietro e Pippo Lentini, uno imprenditore, l’altro ex impiegato comunale.

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Lei sbavaglia

 

La Cancelliera tedesca Angela Merkel, in piena controtendenza con Francia e Italia, emana un decreto che protegge i giornalisti anche in merito ad eventuale pubblicazione di notizie coperte dal segreto di Stato. 

Ex cittadina della DDR evidentemente comprende meglio di altri l’importanza della libertà di stampa.

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Caltanissetta, 30/08/2010

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“I vili atti intimidatori rivolti all’ex assessore comunale Salvatore Alaimo e all’ex consulente finanziario del Sindaco Vincenzo Scammacca non possono che essere fermamente condannati”. Questo il breve quanto duro intervento dell’On. Torregrossa relativamente alle minacce giunte ai rappresentanti della ex amministrazione comunale di Serradifalco.

“Ad Alaimo, Scammacca e alle loro famiglie – aggiunge l’esponente della Pdl locale – va la nostra solidarietà”.

On. Raimondo Torregrossa

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Antonio Di Marco : CONVENTO DI SAN MARTINO

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di Pasquale Trobia

Alessandro Pagano

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On. Pagano, oggi ho deciso di farle da segretario ma non temano i suoi collaboratori, non ho alcuna intenzione di insidiare il loro – sia pur precario – posto di lavoro.

Desidero ricordarle, infatti che dal 21 al 25 agosto, le sono state indirizzate ben quattro lettere, tra cui la mia, tutte rimaste senza riscontro. Il 26 agosto una quinta lettera, oltre o riprendere l’argomento, sollecitava una risposta. Certo non erano certo lettere affettuose né le manifestavano stima alcuna. Erano lettere alle quali – ce ne rendiamo conto – è difficile rispondere (mi permettano i firmatari delle altre lettere di usare il plurale e di parlare, quindi, anche a loro nome).
Lei, onorevole, visto che appartiene al “partito dell’amore e del fare” ha voluto dimostrare, in modo tangibile, al suo “datore di lavoro” nonché Presidente del Consiglio on. Berlusconi, l’amore che gli porta.

Glielo ha dimostrato consentendogli di pagare soltanto 8,6 milioni invece dei circa 350, che il Gruppo Mondadori avrebbe dovuto pagare al fisco se non fosse intervenuto il suo emendamento del 28 aprile 2010, presentato in “seduta notturna”.

Mentre la città piange, lei si preoccupa della Mondadori. Questo suo inqualificabile interessamento i Nisseni non l’hanno gradito e glielo hanno dimostrato inviando al quotidiano «La Sicilia» le lettere, citate in premessa, che lei ha deliberatamente ignorato.
Adesso ci risponda, onorevole. Ma non ci dia una risposta qualsiasi, buttata lì tanto per dire qualcosa. Ci dia una risposta convincente e senza usare il linguaggio politichese a cui non crediamo più da un pezzo. Non è facile. Pensa di potercela fare?

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VOLO RADENTE NEI PRESSI DELL’AEROPORTO DI CATANIA

Stranezze in via San Giovanni La Rena…

Altra foto…

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