La Madonnina della Lettera che veglia sulla Sicilia
di Marco Grassi
(guarda il video alla fine)
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Era il 12 Agosto del 1934 quando da Castel Gandolfo Pio XI, grazie ad un congegno ideato da Guglielmo Marconi, illuminò la stele della Madonna della Lettera. Un evento storico per la Città di Messina al quale anche le testate nazionali ed internazionali diedero massimo risalto.
Si compiva così uno dei desideri di Mons. A. Paino, che dedicò parte del suo episcopato alla ricostruzione spirituale e materiale della Città di Messina colpita dal tremendo terremoto del 1908 e per circa vent’anni lasciata miseramente in baracca.
Questa candida stele posta sull’estrema punta della falce portuale, sul cinquecentesco bastione San Salvatore ove sorgeva l’omonimo monastero sede dell’Archimandrita, con in cima la statua chiamata popolarmente “Madonnina del Porto”, diventerà uno dei principali simboli di Messina e dell’intera Sicilia. Veglia e benedice l’intera Città e tutti coloro che dalla Sicilia partono o giungono.
La stele, alta 53,50 metri e interamente rivestita con marmo di Trapani, fu progettata dall’ing. F. Barbaro. La statua in bronzo dorato, posta sopra un globo di tre metri di diametro, è alta sette metri. Fu realizzata dallo scultore messinese Tore Edmondo Calabrò che prese ispirazione dalla statua argentea di Lio Gangeri della Varetta del Sacro Capello in Cattedrale.