di Alfonso Cipolla
“…un pioniere del tennis locale che ha partecipato a tornei provinciali e regionali, si vuole ricordare l’uomo “Angelino Valenza, come comunemente veniva da tutti chiamato, per le qualità umane e sociali ed educative che attraverso questo sport ha saputo donare agli allora giovanissimi praticanti” (Lorenzo Ladduca)
Un bel giorno del 1983 vedemmo presentarsi al campetto di tennis uno spilungone di circa sessanta anni.
Ciao, mi chiamo Angelo Valenza – si presentò – e sono un appassionato di tennis. Lo accogliemmo come un fratello più grande, divenne uno di noi. Diventammo subito amici.
Dopo qualche anno per i suoi meriti fu anche nominato socio fondatore e vicepresidente del Tennis Club Milena, costituito da una decina di appassionati nell’autunno del 1981 del quale sono stato presidente fino al 1990. Dopo mi nominarono presidente onorario per avere promosso e diffuso il tennis a Milena e nel Vallone, ma parte del merito fu anche di Angelino.
Ho appreso della sua morte da Castello Incantato, leggendo del Memorial dedicatogli dai suoi concittadini.
http://www.castelloincantato.it/?p=12472
Quanto scrivo è il mio modo di rendergli amicizia e giusto ricordo. Mai una parolaccia durante le partite e tutti i tornei organizzatia cui partecipò sempre. Soffriva quando non poteva giocare anche quelli riservati ai tennisti di Milena. Sì perchè Milena in quegli anni era il solo paese dotato di campetti di tennis e di una grande e strutturata società che aveva due punte di diamante tra i suoi dirigenti, Angelino Valenza e Gianni Cipolla che erano anche i soci-giocatori più avanti negli anni.
Il Tennis Club Milena con sede presso La Lanterna a quel tempo contava un centinaio di soci, molti erano dei paesi del circondario: Bompensiere, Montedoro, Mussomeli, Acquaviva, Campofranco, Mussomeli e persino Casteltermini. Angelino e il ten. dei carabinieri Morbelli erano assidui frequentatori e facevano la spola tra la città manfredonica e il paese delle robbe, mentre da Casteltermini affrontavano i tortuosi tornanti Contino e Romeo, Luigi, il giocatore più bravo di tutto il TCM, mio compagno indimenticabile di doppio, capace di battere tennisti di squadre superiori come quando a Campofranco nel corso di una Coppa Italia battemmo lo Sporting Gela tra lo stupore dell’intera provincia nissena. Bei tempi andati.
Angelino era un personaggio clou. Sempre in evidenza, non lesinava il contributo, anche economico, per il “suo” tennis club. Le uniche volte che si arrabbiava era perchè non riusciva a capire e a giustificare come mai un paese grande come Mussomeli snobbasse il tennis: ma per fortuna, diceva, ci siete voi e quì mi sento a casa mia.