Una domenica importante, quella che verrà, per tutti i milocchesi residenti e non. Da domani infatti, il “paese delle robbe” rende onore ad uno dei Santi più amati dalla tradizione popolare: Sant’Antonio Abate.
La festa, è tra le più antiche di Milena; questo è dimostrato dalla statua lignea realizzata dallo scultore Francesco Biancardi nel 1896.
In passato tale ricorrenza veniva realizzata grazie ai fondi che si ricavavano dalla vendita dei prodotti agricoli che la popolazione di Milena offriva al Santo. Le “Prummissioni” in natura venivano a sua volta raccolte in tutto il paese con mule “parate” a festa con briglie, bisacce, selle nuove e portate direttamente il giorno della festa alle porte della chiesa, sempre mediante mule “parate” e con l’accompagnamento della banda.
Altro provento veniva dalla vendita del “porcellino di Sant’Antonio”. L’animale lasciato libero da piccolo veniva in seguito allevato da tutta la popolazione che lo riconosceva per un taglio che aveva all’orecchio. La tradizione si è poi persa nel tempo a quanto pare a causa della sparizione di un porcellino ad opera di ignoti.
Nella zona di San Miceli, ove ora sorge il campo sportivo si teneva la fiera del bestiame e per molti era l’occasione per comprare o vendere soprattutto mule ed ovini.
La festa oggi è inserita in un programma generale a cura dell’Amministrazione Comunale: “R…..estate nel Paese delle Robbe” ed ancora oggi è molto sentita dai Milocchesi emigrati che in gran numero giungono in questo periodo al paese natio.
I festeggiamenti in onore del Santo avranno inizio col Triduo di preparazione da giovedì 5 agosto, con la recita del Rosario meditato.
Anche quest’anno l’organizzazione è stata curata da un gruppo di giovani volontari: Luca Caldiero, Roberto Caldiero, Floriana Carruba, Daniele Mantione, Pierpaolo Vitellaro, Tania Magro, Marilena Magro, Salvatore Ferlisi, Manuela Ferlisi, Daniela Grizzanti, Annamaria Schillaci, Alessio Mantione.
Ed ecco il relativo programma: