Caro Pd, un piano comune

Gianfranco Miccichè
L’ Udc non intende perdonare lo sgarbo della sua esclusione. E il cantiere per cucire l’ intesa è già all’ opera. E cerca un’intesa per contrastare Raffaele Lombardo, e spazzare le altre alleanze con l’ Mpa diventate fragili.
Il bersaglio da colpire è Gianfranco Micciché, considerato l’ altro artefice del cambio di maggioranza. Il gruppo Udc lo “festeggia” inviandogli a casa una bottiglia di Coca Cola con un bigliettino che recita: «La Coca Cola eccita e disseta allo stesso tempo, non c’ è bisogno di altro». «Volgare goliardia», è la risposta di Micciché, affidata al deputato del Pdl Franco Mineo. La nuova stagione sull’ altra sponda punta dunque all’ alleanza all’ Ars tra il partito di Casini, anche in Sicilia all’ opposizione, e il Pd, pronto alla guerra più di prima che conterebbero su 41 deputati su 90, 29 del Pd e dai 12 Udc.

Rudy Maira

Michele Mancuso
Lo scontro si trasferirà presto nelle altre istituzionali siciliane», dice Russo. Giovedì prossimo un comitato regionale a porte chiuse dell’ Udc definirà i passi per camminare per la prima volta all’ opposizione in Sicilia.
E per rivedere le alleanze alle province a guida Udc. «A rischio sono le alleanze alle province di Palermo, Ragusa e Trapani, e nel centinaio di Comuni guidati da noi guidati».
In serata a Caltanissetta l’ Udc di Rudy Maira ha chiesto al presidente del consiglio provinciale, il Pdl Michele Mancuso, «eletto anche con i voti dell’ Udc», di dimettersi dopo alcune sue affermazioni («il governo regionale non ha bisogno di lupi travestiti da agnelli»).
Se alcuni segnali arrivano dal Pd, c’è gelo tra Saverio Romano e il presidente del Pd siciliano Giuseppe Lumia, per le accuse sull’ ingresso in giunta di Marco Venturi, ritenuto vicino ai democratici. Lumia apre a metà: «Con l’ Udc di Romano non si può costruire niente, siamo distanti nel modo di fare politica, sugli obiettivi, sulla lotta alla mafia. Con l’ Udc di D’ Alia si può dialogare».
– ANTONELLA ROMANO
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