
l'ostetrica Carmela Falcone, Maria Rosa De Gregorio, la piccola Vittoria Gentile e il dott. Sestilio Cipolla
Essendosi dimostrato un medico professionalmente capace, il giovane Sestilio Cipolla divenne il nostro medico di famiglia; e in diverse occasioni intervenne per malattie dei nostri bambini: Vittoria affetta da tifo, Virgilio per una nefrite; Giovanni vittima di una forma di diarrea che lo costringeva a frequenti soste per abbassarsi e liberarsi anche sul pavimento dalla fastidiosa incombenza.
Egli aspirava alla carica di medico condotto ed ufficiale sanitario al posto dell’anziano dottor Sapienza; ed alla morte di questi avvenuta nel 1937, gli succedeva. Seppe in seguito comportarsi bene, disimpegnandosi con competenza. Durante la guerra, il dottor Cipolla diventò segretario del fascio al posto del maestro Salvatore Jurato di Comiso richiamato alle armi e ritornato in Milena alla vigilia dell’invasione americana.
Il dottor Cipolla aveva dato prova della sua bravura in occasione della nascita di nostra figlia Vittoria proprio nel ’37. Mia moglie era primipara e lui un medico –non ginecologo- di fresca esperienza.
Fu soltanto dopo due giorni e due notti di ansiosa aspettazione, trascorsi passeggiando, sorbendo caffè e fumando una sigaretta dopo l’altro, che il medico riuscì ad agevolare il parto senza far uso dei “ferri” già predisposti.

La moglie di Vito Matranga, Anna Palumbo mentre lavora il lino. Dopo avere abitato nella casa accanto di Giovanni Tona, Gentile si trasferì in questa casa.
Coincidendo il parto con la vittoriosa avanzata dei nostri in quelle terre d’Africa, dove mezzo secolo fa eravamo stati vinti dal Negus Menelik, misi avanti il grammofono con la “marcia trionfale dell’Aida” e decisi con fermezza: “Si chiamerà VITTORIA”.
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Guarda una foto storica rarissima.
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